Normativa e prassi

14 Ottobre 2020

Aghi e provette: per l’esenzione Iva serve la classificazione merceologica

Per individuare il corretto trattamento ai fini Iva degli strumenti per accesso vascolare, è necessario l’apposito accertamento tecnico dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che ne determini l’esatta classificazione merceologica. Se in base a tale indagine i beni non risultano agevolabili, la relativa cessione deve essere assoggettata all’aliquota ordinaria oppure a una delle aliquote di cui alle tabelle allegate al Dpr n. 633/1972 (decreto Iva).

È, in sintesi, il contenuto della risposta n. 470/E del 14 ottobre 2020 fornita dall’Agenzia delle entrate all’istanza di interpello presentata da una società operante nel campo delle forniture all’ingrosso di articoli medicali. Il dubbio riguarda il regime Iva applicabile alla cessione di alcuni beni – provette sterili sottovuoto e aghi – utilizzati sia per esami diagnostici su sangue (come le ordinarie analisi di glicemia, colesterolo, emocromo, test coagulativi) e altri liquidi biologici (liquor, urine, Dna eccetera) sia per i test sierologici finalizzati alla diagnosi Covid-19.
In particolare, viene chiesto se, per la cessione di tali dispositivi, sia possibile beneficiare del regime di favore dettato dal Dl n. 34/2020 (decreto “Rilancio”), anche se gli strumenti non sono utilizzati esclusivamente per il contenimento dell’emergenza epidemiologica. Del resto, sostiene l’istante, è di fatto impossibile accertare, al momento dell’acquisto da parte dell’azienda sanitaria, se il bene ceduto è destinato al trattamento di pazienti Covid-19 o a pazienti con altre patologie.

La norma richiamata dalla società interpellante è l’articolo 124 del Dl n. 34/2020, che ha introdotto una disciplina Iva agevolata per le cessioni di determinati beni considerati necessari per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica (tra essi, la “strumentazione per diagnostica per Covid-19”, la “strumentazione per accesso vascolare” e le “provette sterili”): quelle effettuate fino al 31 dicembre 2020, sono esenti, senza pregiudizio del diritto alla detrazione in capo al cedente; quelle effettuate a partire dal 1° gennaio 2021, scontano l’imposta con l’aliquota del 5%.
In materia, è intervenuta l’Agenzia delle dogane e dei monopoli con la circolare n.12/D/2020, in cui ha precisato che l’elenco dei beni agevolabili contenuto nella norma è tassativo e ne ha individuato i codici Taric da utilizzare per la loro importazione. Tra i codici indicati con riferimento alla “strumentazione per accesso vascolare” e alla “strumentazione per diagnostica per Covid-19” non figurano quelli specifici per gli aghi, nonostante questi ultimi siano presenti nell’elenco esemplificativo, allegato alla decisione delle Commissione Ue del 3 aprile 2020, che li inserisce alla voce “10. Medical Consumables”, insieme ai “vascular access kits”.

Pertanto, sia per gli aghi sia per le provette sterili, occorre procedere alla loro corretta classificazione merceologica. A tal fine, il contribuente deve richiedere apposito accertamento tecnico all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Direzione Dogane – Ufficio tariffa e classificazione – Via Mario Carucci 71, 00143 Roma.
Se sulla base dell’accertamento tecnico gli articoli non dovessero risultare agevolabili ai sensi dell’articolo 124 del “decreto rilancio”, la loro cessione andrà assoggettata all’aliquota ordinaria o a una delle aliquote di cui alle tabelle allegate al Dpr n. 633/1972.

Aghi e provette: per l’esenzione Iva serve la classificazione merceologica

Ultimi articoli

Dati e statistiche 6 Maggio 2024

Bollettino entrate tributarie, on line gennaio-marzo 2024

Il 1° trimestre del 2024 si apre con un aumento del 10,3% del gettito delle entrate tributarie che totalizzano oltre 124.

Attualità 6 Maggio 2024

Dichiarazioni 2024: i software per compilarle e controllarle

La navigazione in questo sito internet e l’utilizzo dei relativi servizi comporta la ricezione di cookie tecnici e, previo tuo consenso, di cookie di profilazione di terze parti, così da assicurarti la migliore esperienza di navigazione e permetterti, in linea con le tue preferenze, di visualizzare alcuni contenuti disponibili sul nostro canale YouTube direttamente all’interno del presente Sito.

Normativa e prassi 3 Maggio 2024

Integratori alimentari con Iva al 10%, serve la classificazione delle Dogane

L’aliquota Iva ridotta, pari al 10%, non può applicarsi in via generalizzata alle vendite di integratori alimentari, essendo riconosciuta solo se i prodotti sono classificabili nella voce doganale 2106 della nomenclatura combinata di cui al regolamento Cee 2658/87, allegato 1.

Normativa e prassi 3 Maggio 2024

Depositi fiscali e recupero Iva, che fare per il surplus d’imposta

L’azienda che acquista gasolio per autotrazione immesso in un deposito fiscale, senza addebito Iva al momento della transizione, in base al regime introdotto dalla legge di bilancio 2018, e provvede al versamento cumulativo dell’imposta sulla stima delle estrazioni previste, recupera l’eventuale eccedenza Iva nei periodi successivi fino a esaurimento del credito.

torna all'inizio del contenuto