Analisi e commenti

5 Luglio 2023

Regimi speciali Iva Oss e iOss – 13 le proposte della riforma doganale

La Commissione europea, all’interno della recente riforma dell’Unione doganale e coerentemente con il pacchetto Vat in the digital age, propone dal 2028 l’estensione del regime speciale Ioss, di quello “postale” e della figura del fornitore presunto a tutte le vendite a distanza di merci importate da un territorio terzo o da un Paese terzo, indipendentemente dal valore intrinseco della spedizione.

La riforma doganale verde e digitale
Lo scorso 17 maggio, la Commissione europea ha presentato delle ambiziose proposte (sintetizzate nella tabella) per avviare una profonda riforma dell’Unione doganale comunitaria, al fine di pervenire a un mercato unico più sicuro e competitivo, la più importante dal momento della sua istituzione avvenuta nel 1968.
Proposte legislative, che dovranno, comunque, essere trasmesse al Parlamento e al Consiglio europeo per la necessaria approvazione e al Comitato economico e sociale europeo per una consultazione.

Proposta
 
Ambito Contenuto
COM (2023) 257
 
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo
Riforma doganale: portare l’unione doganale al livello successivo
COM (2023) 258 Proposta di
Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio
che istituisce il codice doganale dell’Unione e l’autorità doganale dell’Unione europea e abroga il regolamento (Ue) n. 952/2013
COM (2023) 259
 
Proposal for a
Council Regulation
 
amending Regulation (EEC) No 2658/87 as regards the introduction of a simplified tariff treatment for the distance sales of goods and Regulation (EC) No 1186/2009 as regards the elimination of the customs duty relief threshold
COM (2023) 262
 
Proposal for a
Council Directive
 
amending Directive 2006/112/EC as regards VAT rules relating to taxable persons who facilitate distance sales of imported goods and the application of the special scheme for distance sales of goods imported from third territories or third countries and special arrangements for declaration and payment of import VAT

In sintesi
La riforma si pone degli obiettivi ambiziosi, quali:

  • ridurre e semplificare le procedure doganali a carico delle imprese, in particolare per gli operatori commerciali ritenuti più affidabili
  • dotare di risorse e strumenti le autorità doganali per valutare adeguatamente e bloccare le importazioni a rischio
  • utilizzare la trasformazione digitale per semplificare le attuali procedure doganali, fondate sulle dichiarazioni tradizionali, con un approccio più intelligente e basato sui dati.

Le proposte rispondono alle attuali pressioni in cui operano attualmente le dogane comunitarie, tra cui un enorme aumento dei volumi commerciali causato, in particolare, dalla crescita esponenziale del commercio elettronico.
Con riferimento a detto ambito:

  • le piattaforme digitali rivestiranno un posto fondamentale nel garantire l’adempimento degli obblighi doganali, in quanto saranno responsabili, al momento dell’acquisto, del pagamento dei dazi doganali e dell’Iva. Pertanto, i consumatori non saranno più colpiti da costi nascosti o incombenze indesiderate al momento della ricezione del pacco
  • verranno potenziati i regimi speciali Ioss e “postale” nonché la figura del fornitore presunto.

Le modifiche “doganali” previste dall’e-commerce Vat package
Il pacchetto Iva per l’e-commerce, al via dal primo luglio 2021, ha previsto per quanto concerne l’ambito doganale:

  • l’eliminazione dell’Iva per le “piccole importazioni” (prodotti di valore compreso fra 10 e 22 euro)
  • il mantenimento dell’esenzione dai dazi doganali per i “beni di modesto valore” (aventi un valore intrinseco non superiore a 150 euro) importati nella Comunità.

È stata, altresì, apportata maggiore trasparenza e celerità al processo di sdoganamento e sono stati introdotti dei regimi speciali, comunque opzionali, più snelli, per permettere la dichiarazione e il pagamento dell’imposta in un solo Stato membro relativamente a tutte le importazioni di “beni di modesto valore” effettuate nel territorio comunitario.

In particolare sono stati previsti il sistema:
1. dell’Import one stop shop (Ioss) relativo alle vendite a distanza di beni importati
2. dello special arrangement for declaration and payment of import Vat (cosiddetto “postale”) utilizzato in alternativa all’Ioss, ma solo nell’ipotesi in cui l’immissione in libera pratica venga effettuata nello Stato membro in cui i beni sono consegnati. Regime adottato generalmente da operatori del settore, ad esempio, corrieri postali o espressi e altri agenti doganali (vedi articolo “Regimi speciali Iva Oss e Ioss – 5 la riscossione si fa più spedita”).

In aggiunta, al fine di limitare le frodi nel settore delle importazioni e ridurre gli oneri amministrativi per i venditori, le Amministrazioni fiscali e i consumatori, è stata novellata la figura del “fornitore presunto” ovvero la piattaforma digitale che facilita vendite a distanza di beni viene obbligata, al ricorrere di determinate condizioni, a contabilizzare e corrispondere l’Iva su dette cessioni.
Attualmente il fornitore presunto trova applicazione per le:
1) vendite a distanza di beni importati da territori terzi o Paesi terzi per le spedizioni di valore modesto (direttiva Iva, articolo 14 bis, paragrafo 1)
2) cessioni di beni all’interno della Comunità (vendite a distanza intracomunitarie di beni e determinate cessioni nazionali) effettuate da un soggetto passivo non ivi stabilito nei confronti di un soggetto non passivo (articolo 14 bis, paragrafo 2).

Le novità: Ioss, regime “postale” e fornitore presunto senza limiti
La proposta legislativa COM (2023) n. 262 modifica, con decorrenza primo marzo 2028, la direttiva Iva, rivedendo il testo degli articoli 14a, paragrafo 1, 369l e 369y, al fine di eliminare la limitazione oggettiva, dovuta alla previsione della soglia dei 150 euro (definiti “beni di modesto valore”), per l’applicazione della figura del fornitore presunto e dei regimi speciali Ioss e “postale”.
Pertanto, tali sistemi troverebbero applicazione a tutte le vendite a distanza di merci importate da un territorio terzo o da un Paese terzo, indipendentemente dal valore intrinseco della spedizione, anche se i prodotti soggetti ad accisa continuerebbero a restare esclusi dai regimi.
Tali previsioni dovrebbero contribuire a promuovere il concetto di registrazione unica ai fini Iva in ambito unioniale, limitando ulteriormente i casi in cui un soggetto passivo è tenuto a identificarsi in un altro Stato membro.
Iniziativa, che risulta coerente e in continuità con la proposta ViDa la quale persegue al terzo pilastro l’obiettivo di ridurre gli oneri di conformità sostenuti dai soggetti passivi mediante una single Vat registration (Svr) in the Eu (vedi articolo “Ue, riforma digitale dell’Iva. Tre proposte dalla Commissione”).

fine
La prima puntata è stata pubblicata mercoledì 9 giugno 2021
La seconda puntata è stata pubblicata mercoledì 16 giugno 2021
La terza puntata è stata pubblicata mercoledì 23 giugno 2021
La quarta puntata è stata pubblicata mercoledì 30 giugno 2021
La quinta puntata è stata pubblicata mercoledì 7 luglio 2021
La sesta puntata è stata pubblicata mercoledì 14 luglio 2021
La settima puntata è stata pubblicata lunedì 25 ottobre 2021
L’ottava puntata è stata pubblicata giovedì 4 novembre 2021
La nona puntata è stata pubblicata lunedì 21 febbraio 2022
La decima puntata è stata pubblicata venerdì 18 marzo 2022
L’undicesima puntata è stata pubblicata venerdì 15 aprile 2022
La dodicesima puntata è stata pubblicata lunedì 19 settembre 2022

Regimi speciali Iva Oss e iOss – 13 le proposte della riforma doganale

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