Normativa e prassi

14 Febbraio 2022

Cfp non dovuti a imprese turistiche: i codici per riportarli al “Turismo”

Per sostenere le attività legate al divertimento e al turismo, il decreto “Rilancio” (articolo 182, comma 1, Dl n. 34/2020) ha istituito un fondo presso il ministero del Turismo, dal quale sono state attinte le risorse da distribuire alle imprese in difficoltà per l’emergenza epidemiologica. Ora, dopo i controlli sulla reale spettanza dei contributi – controlli autorizzati dal Dm del 24 agosto 2021 dello stesso ministero – l’Agenzia, con la risoluzione n. 7/E del 14 febbraio 2022, istituisce i codici tributo che riporteranno al Turismo, gli importi non spettanti, con i dovuti interessi e sanzioni.

Tanto premesso, per consentire la restituzione spontanea del contributo a fondo perduto non spettante, erogato mediante accredito su conto corrente dalla stessa Agenzia, nonché il versamento dei relativi interessi e sanzioni, tramite modello F24 Elide, la risoluzione odierna istituisce i codici tributo:

  • 8140 – “Contributo a fondo perduto per imprese turistico-ricettive – Restituzione spontanea – CAPITALE – art. 6, c. 3, DM 24 agosto 2021, prot. n. SG/243
  • 8141” – “Contributo a fondo perduto per imprese turistico-ricettive – Restituzione spontanea – INTERESSI – art. 6, c. 3, DM 24 agosto 2021, prot. n. SG/243
  • 8142” – “Contributo a fondo perduto per imprese turistico-ricettive – Restituzione spontanea – SANZIONE – art. 6, c. 3, DM 24 agosto 2021, prot. n. SG/243”.

Nel modello vanno esposti in corrispondenza delle somme riportate nella colonna “importi a debito versati”, indicando, nella sezione “CONTRIBUENTE”, nei campi “codice fiscale” e “dati anagrafici”, il codice fiscale e i dati anagrafici del debitore. Nella sezione “ERARIO ED ALTRO”, invece, devono essere riportati, nel campo:
– “tipo”, la lettera “R”
– “elementi identificativi”, nessun valore
– “codice”, uno dei codici tributo appena istituiti
– “anno di riferimento”, l’anno in cui è stato riconosciuto il contributo, nel formato “AAAA”
– “importi a debito versati”, l’importo del contributo a fondo perduto da restituire, ovvero l’importo della sanzione e degli interessi, in base al codice tributo indicato.

Cfp non dovuti a imprese turistiche: i codici per riportarli al “Turismo”

Ultimi articoli

Normativa e prassi 7 Novembre 2025

Immobili, le indennità di servitù dal 2024 rientrano nei redditi diversi

La nuova formulazione della norma di riferimento impone la tassazione delle somme percepite per la costituzione di diritti reali di godimento, anche se derivanti da esigenze di pubblica utilità L’indennità di servitù, corrisposta a titolo di saldo in relazione alla costituzione del diritto reale di godimento, come nel caso di una linea elettrica a servizio di un immobile ubicato in un’area interessata da un esproprio finalizzato alla realizzazione di un progetto di pubblica utilità, va tassata come reddito diverso.

Normativa e prassi 7 Novembre 2025

Liquidazione Iva di gruppo, focus sull’esonero dalla garanzia

In una risposta ad interpello l’Agenzia fa luce sui requisiti per fruirne con riguardo alle eccedenze di imposta a credito compensate tra le società che fanno parte del perimetro di liquidazione Con una risposta a un interpello, l’Agenzia fornisce chiarimenti sui requisiti per l’esonero dalla presentazione della garanzia per le eccedenze di credito Iva utilizzate in compensazione nell’ambito della liquidazione dell’Iva di gruppo (articolo 73 comma 3 del Dpr n.

Attualità 7 Novembre 2025

False comunicazioni dell’Agenzia anche a tema rimborsi

In caso di dubbi sulla veridicità delle comunicazioni ricevute apparentemente dalle Entrate, è sempre consigliabile consultare la pagina apposita sul sito istituzionale o rivolgersi all’assistenza Con l’avviso del 7 novembre, è descritta una falsa comunicazione in circolazione che, sfruttando illecitamente il logo dell’Agenzia delle entrate, informerebbe su un presunto rimborso fiscale €1495,39.

Attualità 6 Novembre 2025

Nuova campagna di phishing, sulla dichiarazione delle criptovalute

Una mail fraudolenta induce il destinatario a utilizzare un servizio telematico inesistente dell’Agenzia per effettuare la dichiarazione del proprio patrimonio in valuta virtuale L’Agenzia delle entrate segnala l’ennesimo caso di phishing finalizzato a ottenere i dati degli utenti.

torna all'inizio del contenuto