Normativa e prassi

9 Febbraio 2021

Emissione delle note di variazione. Nel concordato preventivo è limitata

In un concordato preventivo in continuità con la figura dell’assuntore e contestuale “liberazione” del debitore originario, il creditore può emettere la nota di variazione in diminuzione dell’Iva nei confronti del debitore originario, per la quota percentuale del credito falcidiato, dal momento in cui il decreto di omologa del concordato diventa definitivo. Solo in questo momento, infatti, la parte di credito falcidiato diventa irrecuperabile, essendo preclusa al creditore la possibilità di effettuare l’istanza volta a decretare il fallimento del debitore originario, nel caso in cui l’assuntore non sia in grado di far fronte all’obbligazione concordataria.

In tale evenienza, non si applicano i principi indicati con i precedenti documenti di prassi (circolari n. 77/2000 e n. 8/2017)

È il tema trattato nel principio di diritto n. 4 del 9 febbraio 2021.

Assumendo l’assuntore la posizione di soggetto terzo, rispetto ai rapporti originari, che subentra, a titolo particolare, nelle singole posizioni debitorie e acquista le attività già facenti capo al soggetto, non potrà, anche se inadempiente o fallito, essere destinatario delle note di variazione ai fini Iva, sia quelle riferibili alle somme falcidiate dal concordato, da destinare al debitore originario, sia quelle riferibili al debito concordatario che il medesimo si è impegnato a corrispondere, e per il quale, in caso di fallimento, il creditore potrebbe essersi insinuato.

L’Iva relativa al debito concordatario non corrisposto dall’assuntore fallito, non recuperabile mediante le note di variazione, può, invece, essere chiesta a rimborso “dal giorno in cui si è verificato il presupposto per la restituzione” (articolo 30-ter, comma 1, decreto Iva) e, quindi,  dalla data in cui diviene definitivo il piano di riparto dell’attivo del fallimento o, se inesistente, dalla data di chiusura della procedura fallimentare dell’assuntore.

Emissione delle note di variazione. Nel concordato preventivo è limitata

Ultimi articoli

Analisi e commenti 19 Aprile 2024

Nuovo Statuto del contribuente, i limiti dell’azione amministrativa

Il decreto legislativo n. 219 del 30 dicembre 2023, in attuazione della delega fiscale, ha disciplinato espressamente il principio di proporzionalità nel procedimento tributario, introducendo il nuovo articolo 10-ter nello Statuto del contribuente.

Analisi e commenti 19 Aprile 2024

Circolare “Decreto Adempimenti” – 2 i tempi di invio delle dichiarazioni

Cambiano i termini per la presentazione delle dichiarazioni fiscali.

Normativa e prassi 18 Aprile 2024

Flat tax incrementale 2023, il codice tributo per andare in cassa

Istituito il codice tributo “1731” per versare, tramite modello F24, la flat tax incrementale, l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali riconosciuta dalla legge di Bilancio 2023 (articolo 1, commi da 55 a 57, della legge n.

Analisi e commenti 18 Aprile 2024

Circolare “Decreto Adempimenti” – 1 le novità sul modello 730

Con la circolare n. 8 dell’11 aprile 2024, l’Agenzia delle entrate ha fornito indicazioni operative, tra l’altro, in merito alla presentazione della dichiarazione dei redditi mediante modello 730, a seguito delle novità introdotte dal decreto legislativo n.

torna all'inizio del contenuto