19 Giugno 2020
Sempre di meno in tribunale per le contestazioni tributarie
Diminuzioni generalizzate per le controversie tra Fisco e contribuenti nel periodo gennaio-marzo 2020 rispetto alla stessa finestra temporale dello scorso anno. I nuovi contenzioni sono scesi, complessivamente, del 4%, e le liti pendenti del 6 per cento. Inoltre, il 98,34% degli atti e documenti processuali è stato trasmesso online alle Commissioni attraverso l’applicazione telematica PTT. A comunicarlo le statistiche e le analisi del contenzioso tributario disponibili in rete sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze.
In particolare, amministrazione finanziaria e contribuenti hanno portato in tribunale, nel primo trimestre 2020, in entrambi i gradi di giudizio, 48.849 controversie, dato che riflette una flessione del 3,91% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Riguardo alle definizioni delle cause tributarie, dal Mef osservano che anche in questo campo il Coronavirus si è fatto sentire determinando un forte calo dei processi conclusi (-30,04%) causato dalla sospensione dei processi, e il conseguente aumento delle liti pendenti rispetto al trend registrato al 31 dicembre 2019.
Nel dettaglio, dal 1° gennaio al 31 marzo 2020, sono state 35.526 (-5,84%) le nuove controversie aperte davanti alle Commissioni tributarie provinciali e 29.688 i ricorsi definiti (-31,16%) in primo grado.
Di segno contrario gli appelli davanti alla Commissioni tributarie regionali, aumentati, nello stesso trimestre, dell’1,66% e pari a 13.323, le cause concluse sono state 11.133, il 26,89% in meno rispetto al primo trimestre 2019.
In primo grado, l’esito dei contenziosi è stato nel 48% dei processi completamente a favore dell’ente impositore, per un valore complessivo di 1.350,99 milioni di euro, nel 27% dei casi il giudizio ha dato completa ragione al contribuente, per un valore di 541,60 milioni di euro, pronunce intermedie per circa l’11% dei contenziosi, per un valore complessivo di 401,08 milioni di euro.
Percentuali simili per il secondo grado di giudizio. L’ente impositore ha infatti vinto in appello nel 49% dei casi, per un valore complessivo di 851,54 milioni di euro, il 30% delle decisione è stata invece completamente a favore del contribuente per un valore complessivo di 1.084,12 milioni di euro, le controversie senza “vincenti e perdenti” ben definiti circa il 9%, per un valore complessivo di 204,36 milioni di euro.
Largo uso, ormai, del Processo tributario telematico che nel primo trimestre 2020 è stato utilizzato nel 98,34% dei casi per presentare atti e documenti relativi alle nuove controversie. Nel dettaglio, presso le Ctp, il 98,30% degli atti processuali è stato deposito tramite il canale telematico, mentre presso le Ctr la percentuale si attesta al 98,47 per cento.

Ultimi articoli
Normativa e prassi 21 Ottobre 2025
Compensi ai progettisti esteri: niente Iva, ma ritenuta al 30%
L’Amministrazione pubblica italiana, in qualità di sostituto d’imposta, è tenuta a operarla al momento del pagamento del premio corrisposto L’Agenzia delle entrate, con la risposta n.
Attualità 21 Ottobre 2025
Split payment 2026, il Mef aggiorna gli elenchi
Eventuali errori o mancate inclusioni negli elenchi potranno essere segnalate fornendo idonea documentazione con l’apposito modulo di richiesta disponibile sul sito del Df Disponibili sul sito del Dipartimento finanze gli elenchi degli enti, fondazioni e società aggiornati al 20 ottobre 2025 tenuti ad applicare lo split payment per il 2026.
Attualità 21 Ottobre 2025
Guida all’acquisto della casa: online la nuova edizione aggiornata
In un’unica pubblicazione sono illustrati i principali aspetti fiscali e le agevolazioni che interessano chi sta pensando di comprare una nuova abitazione È online sul sito dell’Agenzia delle entrate, nella sezione “L’Agenzia informa”, l’edizione aggiornata della guida all’acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni fiscali.
Normativa e prassi 20 Ottobre 2025
Certificazioni uniche, le regole per la richiesta massiva dei dati
In via sperimentale, per il primo anno gli intermediari avranno a disposizione le Cu 2025 relative all’anno d’imposta 2024.