9 Gennaio 2020
Bollettino Entrate tributarie: in rete gennaio-novembre 2019
I primi undici mesi del 2019 hanno portato nelle casse dell’erario 404,9 miliardi (-9.847 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). La cifra non è basata su dati omogenei dal momento che il calendario ha fatto slittare al 2 dicembre il versamento del secondo acconto delle imposte autoliquidate, in quanto il 30 novembre era sabato.
Le entrate tributarie di novembre, infatti, con un gettito Irpef pari a 2.359 milioni di euro (-5.470 milioni di euro) e Ires pari a 3.324 milioni di euro (-11.342 milioni di euro), hanno registrato un calo di 15.279 milioni di euro (-25,3%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Sul sito del Df è disponibile il Bollettino gennaio-novembre 2019, le appendici statistiche e la relativa Nota tecnica con la sintesi del documento.
Imposte dirette
Le imposte dirette si attestano a 213.054 milioni di euro, con una diminuzione pari a 13.609 milioni di euro (-6,0%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il gettito Irpef mostra una flessione dell’1,2% (-2.031 milioni di euro) che riflette anche l’andamento negativo delle ritenute Irpef sui lavoratori autonomi (– 9,8%).
Segno positivo per il gettito delle ritenute Irpef da lavoro dipendente del settore privato (+2.398 milioni di euro, pari a +3,3%) e delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+2.103 milioni di euro, pari a +3,2%).
Lieve crescita per l’imposta sostitutiva sui redditi e delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+78 milioni di euro, +1,0%).
Ancora negativo, invece, il trend dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-717 milioni di euro, -69,7%) dovuta principalmente all’andamento negativo dei mercati per l’anno 2018.
Imposte indirette
Positivi i dati delle imposte indirette, che ammontano a 191.858 milioni di euro con un rialzo del 2% (+ 3.762 milioni di euro). Il risultato è legato a un aumento del gettito Iva (+3.250 milioni di euro, +2,8%) e, in particolare, alla componente di prelievo sugli scambi interni che registra un incremento di 3.626 milioni di euro (+3,6%).
Segno negativo invece per le importazioni che registrano un calo di 376 milioni di euro (-2,9%).
L’imposta sulle assicurazioni rileva un incremento del 13,6% mentre l’imposta di bollo registra un calo di 421 milioni di euro (-6,4%) dovuto anche alle nuove disposizioni sul versamento dell’imposta sulle fatture elettroniche, in vigore dal 1° gennaio 2019. Negativo anche il Registro con una flessione di 234 milioni di euro (-5,2%).
Entrate derivanti dai giochi, accertamento e controllo
Nei primi 11 mesi dell’anno, le entrate dai giochi ammontano a 14.068 milioni di euro (+6,4%), mentre quelle provenienti dall’attività di accertamento e controllo sono pari a 10.881 milioni di euro (+1.401 milioni di euro, +14,8%) di cui: 5.769 milioni di euro (+23,4%) sono dovuti alla imposte dirette e 5.112 milioni di euro (+6,4%) a quelle indirette.

Ultimi articoli
Normativa e prassi 20 Maggio 2022
Credito per sostegno del Made in Italy. Come si accede all’agevolazione
Con il provvedimento 20 maggio 2022 firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, sono definiti criteri e modalità per fruire del bonus previsto per il settore dell’agricoltura italiana a favore delle reti di imprese agricole e agroalimentari che intendono attuare investimenti per la realizzazione o l’ampliamento delle infrastrutture informatiche destinate al potenziamento del commercio elettronico.
Normativa e prassi 20 Maggio 2022
Visure online planimetrie catastali: come accedono gli agenti immobiliari
Con il provvedimento del direttore, del 20 maggio 2022, l’Agenzia delle entrate dà attuazione alla recente disposizione normativa, contenuta nella legge n.
Normativa e prassi 20 Maggio 2022
Servizi online open a tutori e rappresentanti
Tutori, curatori speciali, amministratori di sostegno, genitori di figli minorenni e persone di fiducia possono accedere ai servizi online dell’Agenzia in nome e per conto di persone impossibilitate a farlo direttamente o in difficoltà.
Normativa e prassi 20 Maggio 2022
Se il ritardo è fisiologico, e lo è, il premio va a tassazione ordinaria
Il datore di lavoro che corrisponde – negli anni a disciplina invariata – ai propri dipendenti un premio legato all’efficienza aziendale, non nei termini previsti dalla trattativa sindacale ma, a causa della complessità della valutazione dei risultati raggiunti, in un momento successivo, deve assoggettare le somme alla tassazione ordinaria.