15 Gennaio 2019
Ape: l’Inps va ai tempi di recuperocon il nuovo codice tributo “Apve”
Normativa e prassi
Ape: l’Inps va ai tempi di recupero
con il nuovo codice tributo “Apve”
A fronte di parte degli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza, l’ente previdenziale assegna un credito d’imposta annuo
L’Inps recupera il credito rivalendosi sulle ritenute da versare mensilmente all’Erario nella sua qualità di sostituto d’imposta.
I costi suddetti, relativi a finanziamento e assicurazione, sono quelli sostenuti da chi va in pensione prima di averla maturata (Ape volontaria), per i quali la legge di bilancio per il 2017 ha istituito, in via sperimentale, dal 1º maggio 2017 al 31 dicembre 2019, l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (articolo 1, comma 166, legge 232/2016), ovvero un prestito corrisposto in quote mensili da un istituto finanziatore, ai soggetti in possesso dei requisiti previsti dal successivo comma 167, fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia di cui all’articolo 24, commi 6 e 7, del Dl 201/2011. Per inciso, si precisa che le somme erogate in quote mensili non concorrono a formare il reddito ai fini Irpef.
La restituzione del prestito, garantita da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza, partirà dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, con rate di ammortamento mensili per una durata di vent’anni.
Per il recupero delle somme riconosciute a titolo di credito d’imposta, quindi, l’Inps potrà utilizzare in compensazione con il modello “F24 Ep”, indicando il nuovo codice tributo “Apve” nella sezione “Erario” (valore F), in corrispondenza delle somme indicate nel campo “importi a credito compensati” ovvero, nei casi in cui l’Inps debba procedere al riversamento del credito, nella colonna “importi a debito versati”. Il campo “riferimento B” dovrà indicare l’anno d’imposta cui si riferisce il credito, nel formato “aaaa”. Il campo “riferimento A” non deve essere valorizzato.
pubblicato Martedì 15 Gennaio 2019
Ultimi articoli
Normativa e prassi 15 Gennaio 2025
Direttamente in versione definitiva, debuttano i modelli Iva e Cu 2025
Motori accesi per la modulistica dell’Agenzia delle entrate che, dopo le bozze di 730 e 770, presenta oggi, 15 gennaio 2025, questa volta in versione definitiva, i modelli Iva (ordinario e base) e Cu (ordinario e sintetico) 2025.
Normativa e prassi 15 Gennaio 2025
Fringe benefit per i dipendenti, ok alla carta di debito nominativa
In materia di fringe benefit da destinare ai dipendenti, i beni e i servizi previsti dal piano di welfare aziendale possono essere cumulativamente indicati in un unico documento di legittimazione, purché il loro valore complessivo non ecceda il limite previsto dalla legge, superato il quale il vantaggio concorre per intero a formare il reddito da lavoro dipendente ed è soggetto a tassazione, come stabilisce l’articolo 51, comma 3 del Tuir.
Attualità 14 Gennaio 2025
Modelli 730 e 770 per il 2025, online le versioni provvisorie
Disponibili da oggi, sul sito dell’Agenzia delle entrate, le bozze dei modelli 730 e 770, corredate dalle relative istruzioni.
Normativa e prassi 13 Gennaio 2025
Preliminari su diritti di superficie, nuova norma, vecchia trascrizione
I contratti preliminari di concessione del diritto di superficie su terreni relativi all’installazione e l’esercizio di impianti da fonti rinnovabili accedono al regime della trascrizione regolato dal codice civile come tutti gli altri contratti preliminari.