28 Dicembre 2018
Utenze con codice fiscale ignoto: nell’e-fattura, il codice contrattuale
Normativa e prassi
Utenze con codice fiscale ignoto:
nell’e-fattura, il codice contrattuale
L’invio degli identificativi univoci dovrà avvenire tramite Pec a partire dal 3 gennaio e almeno venti giorni prima della data di trasmissione dei documenti al Sistema di interscambio
Il provvedimento 28 dicembre 2018 dà attuazione alle disposizioni introdotte dal decreto legge 119/2018 che, in deroga alle regole tecniche stabilite con il provvedimento del 30 aprile 2018, consentono alle utilities di emettere e-fatture verso consumatori finali con i quali siano stati stipulati contratti prima dell’1 gennaio 2005 e dei quali non sia stato possibile identificare il codice fiscale.
In particolare, il provvedimento odierno prevede che gli operatori che erogano servizi di pubblica utilità comunichino all’Agenzia delle entrate il codice identificativo univoco del rapporto contrattuale con il cliente di cui non dispongono del codice fiscale, da utilizzare per compilare la fattura elettronica da trasmettere allo SdI.
La comunicazione andrà inviata mediante posta elettronica certificata all’indirizzo procedura.cf.sdi@pec.agenziaentrate.it, firmata digitalmente dal soggetto passivo che emette la fattura ovvero, nel caso si tratti di una persona giuridica, dal suo rappresentante legale o da un soggetto che da quest’ultimo abbia ricevuto procura speciale.
Al messaggio Pec andranno allegati una dichiarazione, redatta in conformità al facsimile (allegato 1), e un file, predisposto secondo le modalità di cui all’allegato 2.
I codici identificativi dovranno essere inviati a partire dal prossimo 3 gennaio e almeno venti giorni prima della data di trasmissione delle fatture elettroniche al Sistema di interscambio.
In fase di prima applicazione, per le comunicazioni trasmesse entro il 31 gennaio 2019, le fatture elettroniche potranno essere trasmesse allo Sdi a partire dal 20 febbraio 2019. Per i soggetti passivi Iva con liquidazione periodica mensile, le e-fatture emesse nel mese di gennaio 2019 andranno trasmesse al Sistema di interscambio entro il 28 febbraio 2019.
pubblicato Venerdì 28 Dicembre 2018

Ultimi articoli
Attualità 26 Maggio 2023
Correzioni di istanza Civis: falso, la mail contiene un malware
L’Agenzia delle entrate avvisa che è in corso di diffusione una campagna di phishing attuata tramite false comunicazioni trasmesse via e-mail.
Attualità 26 Maggio 2023
Comunicazione Fatca senza Tin: no problem, nessuna sanzione
L’Internal revenue service degli Stati Uniti (Irs), infatti, con una notice dello scorso 30 dicembre, informata delle difficoltà che le istituzioni finanziarie italiane riscontrano nella raccolta del codice fiscale statunitense (Tin), ha precisato, con riferimento alla comunicazione dei dati relativi agli anni dal 2022, 2023 e 2024, che la mancata acquisizione e comunicazione del Tin, in relazione a un conto già esistente al 30 giugno 2014, non determinerà di per sé gravi conseguenze.
Attualità 25 Maggio 2023
Statistiche delle dichiarazioni Irpef, il Mef pubblica i dati 2021
Sul sito del Dipartimento delle finanze sono disponibili i dati su dichiarazioni Irpef dei titolari di partita Iva, reddito prevalente delle persone fisiche e Isa.
Normativa e prassi 25 Maggio 2023
“Decreto bollette” ai titoli di coda, palazzo Madama rinnova la fiducia
Art. 2 – Riduzione dell’Iva e degli oneri generali nel settore gas per il secondo trimestre dell’anno 2023 (modificato) Destinati, per l’anno 2023, 1,5 milioni di euro a favore dei Comuni in condizioni di predissesto, con popolazione da 25mila a 35mila abitanti, il cui piano di riequilibrio finanziario è stato approvato dalla Corte dei conti nel 2015 per l’anno 2014 e fino al 2023 e che, a seguito della sentenza 18/2019 della Corte costituzionale, si sono visti ridurre – dai trenta anni riconosciuti dalla norma della legge di stabilità 2016 poi dichiarata illegittima (articolo 1, comma 714, legge 208/2015) ai dieci anni ordinariamente previsti dal Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (articolo 243-bis, Dlgs 267/2000) – l’intervallo temporale a disposizione per restituire le anticipazioni di liquidità da parte dello Stato, di cui hanno usufruito accedendo al “Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali” (articolo 243-ter, Tuel).