20 Dicembre 2018
Fisco e contabilità di pari passoper il provento da lodo arbitrale
Normativa e prassi
Fisco e contabilità di pari passo
per il provento da lodo arbitrale
L’allineamento temporale deriva, in sostanza, dalle recenti modifiche normative riguardanti i soggetti, diversi dalle micro-imprese, che redigono il bilancio in base al codice civile
La società che pone il quesito ha affidato a un’impresa, mediante appalto, la costruzione, la fornitura, l’installazione e il completamento degli interni di un immobile commerciale. Nel contratto è stabilito che tutte le eventuali relative controversie derivanti dal rapporto tra le parti saranno risolte in conformità alle regole di arbitrato della Camera di commercio internazionale (Icc rules).
L’impresa affidataria dei lavori decide la risoluzione unilaterale del rapporto e non esegue la decisione del conseguente lodo arbitrale, che riconosceva illegittima la sua condotta e quantificava il risarcimento spettante alla società appaltante. L’istante fa presente di non essere una micro-impresa e che redige il bilancio in base alle disposizioni del codice civile.
Per la società, visto che il lodo arbitrale è stato reso noto nel corso del 2017, il relativo provento va contabilizzato nell’esercizio sociale concluso al 31 dicembre 2017, perché in tale periodo si è avuta la certezza del diritto al risarcimento e la sua quantificazione, elementi che integrano, in pratica, la competenza economica/contabile/civilistica/tributaria. Tale soluzione temporale, quindi, propone l’istante, può essere estesa anche all’imputazione fiscale.
Sostanzialmente d’accordo l’Agenzia delle entrate, che ritiene corretta la rilevanza fiscale del risarcimento in riferimento al periodo d’imposta 2017, in base al principio di derivazione rafforzata che, a partire dal 2016, informa il bilancio Ita Gaap (articolo 13-bis, Dl 244/2016).
L’Agenzia precisa, comunque, che il parere è efficace soltanto nel caso in cui gli elementi risultanti dall’interpello siano corrispondenti alla realtà e chiarisce che la risposta non ha effetti su eventuali controlli e accertamenti fiscali. Inoltre, la soluzione presuppone che i principi contabili di riferimento siano stati correttamente applicati.
pubblicato Giovedì 20 Dicembre 2018

Ultimi articoli
Normativa e prassi 3 Ottobre 2023
Assegno unico per figli a carico? La Cu va sempre compilata
I sostituti d’imposta devono compilare la sezione dedicata ai “Dati relativi al coniuge e ai familiari a carico” della Certificazione Unica 2024, anche nell’ipotesi in cui il dipendente sostituito percepisca, al posto della detrazione, l’Assegno unico e universale (Auu).
Attualità 3 Ottobre 2023
Bonus cinema, il Mic fa spazio a nuovi beneficiari degli incentivi
Online, sul sito della direzione generale Cinema e Audiovisivo, cinque decreti direttoriali riguardanti il riconoscimento di crediti d’imposta ed eleggibilità culturale, altri tre, con stessa data, contengono gli esiti delle istruttorie effettuate sull’ammissibilità delle richieste di bonus relativi alla programmazione, agli investimenti nelle sale cinematografiche e alle industrie tecniche.
Normativa e prassi 2 Ottobre 2023
Composizione negoziata della crisi: sì alla dilazione variabile del dovuto
Il contribuente che accede al procedimento di Composizione negoziata della crisi, disciplinato dal ”Codice della Crisi e dell’Insolvenza” può richiedere la dilazione del debito fiscale da ristrutturare, non iscritto a ruolo, sulla base di un piano di rateizzazione che preveda, in luogo di rate costanti, quote variabili di importo crescente per ciascun anno.
Normativa e prassi 2 Ottobre 2023
Dl Energia, un pacchetto di misure a sostegno di famiglie e imprese
È in vigore dal 30 settembre il decreto “Energia “(Dl n.