4 Ottobre 2018
Attività di ricerca negli Usa,redditi da dichiarare in Italia
Normativa e prassi
Attività di ricerca negli Usa,
redditi da dichiarare in Italia
L’esenzione prevista dalla Convenzione contro le doppie imposizioni non si estende agli adempimenti che il contribuente è tenuto a effettuare nel Paese di residenza fiscale
Nel caso sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione, i redditi sono stati percepiti nel 2017. L’interpellante, richiamando la Convenzione Italia-Usa contro le doppie imposizioni (articolo 20), ritiene di non doverli dichiarare in Italia.
Di avviso contrario, invece, è l’Agenzia. L’istante, infatti, è iscritto all’Aire dall’8 novembre 2017 e, quindi, in base alla disciplina prevista dal Tuir (articolo 2), per il 2017 deve essere considerato fiscalmente residente in Italia, essendo stato iscritto nelle anagrafi della popolazione residente per la maggior parte del periodo d’imposta. Di conseguenza, tutti i redditi da lui percepiti nel 2017, ovunque prodotti, devono essere dichiarati in Italia.
Sebbene la disposizione della Convenzione richiamata dall’interpellante stabilisca, al ricorrere di specifiche condizioni, l’esenzione dall’imposizione delle remunerazioni relative all’attività di insegnamento o di ricerca nel Paese contraente in cui la stessa è svolta (in questo caso gli Usa), non si può estendere tale beneficio anche agli adempimenti fiscali che il contribuente è tenuto a effettuare nel proprio Paese di residenza fiscale (l’Italia), qualora sia diverso dallo Stato in cui è svolta l’attività.
Ne deriva, quindi, che per il 2017, il contribuente deve indicare nella dichiarazione dei redditi da presentare in Italia anche il reddito estero derivante dall’attività di ricerca svolta negli Usa.
pubblicato Giovedì 4 Ottobre 2018
Ultimi articoli
Normativa e prassi 7 Novembre 2025
Immobili, le indennità di servitù dal 2024 rientrano nei redditi diversi
La nuova formulazione della norma di riferimento impone la tassazione delle somme percepite per la costituzione di diritti reali di godimento, anche se derivanti da esigenze di pubblica utilità L’indennità di servitù, corrisposta a titolo di saldo in relazione alla costituzione del diritto reale di godimento, come nel caso di una linea elettrica a servizio di un immobile ubicato in un’area interessata da un esproprio finalizzato alla realizzazione di un progetto di pubblica utilità, va tassata come reddito diverso.
Normativa e prassi 7 Novembre 2025
Liquidazione Iva di gruppo, focus sull’esonero dalla garanzia
In una risposta ad interpello l’Agenzia fa luce sui requisiti per fruirne con riguardo alle eccedenze di imposta a credito compensate tra le società che fanno parte del perimetro di liquidazione Con una risposta a un interpello, l’Agenzia fornisce chiarimenti sui requisiti per l’esonero dalla presentazione della garanzia per le eccedenze di credito Iva utilizzate in compensazione nell’ambito della liquidazione dell’Iva di gruppo (articolo 73 comma 3 del Dpr n.
Attualità 7 Novembre 2025
False comunicazioni dell’Agenzia anche a tema rimborsi
In caso di dubbi sulla veridicità delle comunicazioni ricevute apparentemente dalle Entrate, è sempre consigliabile consultare la pagina apposita sul sito istituzionale o rivolgersi all’assistenza Con l’avviso del 7 novembre, è descritta una falsa comunicazione in circolazione che, sfruttando illecitamente il logo dell’Agenzia delle entrate, informerebbe su un presunto rimborso fiscale €1495,39.
Attualità 6 Novembre 2025
Nuova campagna di phishing, sulla dichiarazione delle criptovalute
Una mail fraudolenta induce il destinatario a utilizzare un servizio telematico inesistente dell’Agenzia per effettuare la dichiarazione del proprio patrimonio in valuta virtuale L’Agenzia delle entrate segnala l’ennesimo caso di phishing finalizzato a ottenere i dati degli utenti.
