Attualità

6 Giugno 2018

Quinta assemblea Un-Ggim Europe:informazioni geospaziali in comune

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Quinta assemblea Un-Ggim Europe:
informazioni geospaziali in comune

Gli esperti dei diversi Paesi si sono confrontati per definire politiche condivise e la pianificazione di programmi di sviluppo all’interno dei quadri politici globali, regionali e nazionali

Quinta assemblea Un-Ggim Europe:|informazioni geospaziali in comune

Il Comitato di esperti intergovernativo “United Nations Committee of Experts on Global Geospatial Information Management (Un-Ggim)”, è stato istituito presso le Nazioni unite, per la definizione di politiche condivise e la pianificazione di programmi di sviluppo per la produzione, la disponibilità e l’uso di informazioni geospaziali, all’interno dei quadri politici globali, regionali e nazionali.
Sotto il mandato dell’Onu, le entità regionali operative sono quelle coordinate nell’area Asia-Pacifico, nelle Americhe, negli Stati arabi, in Europa e in Africa.
 
Un-Ggim: Europe è nato ufficialmente il 1° ottobre del 2014, con il coinvolgimento operoso e crescente degli Stati membri del vecchio continente e una struttura di governance di un “piano generale di lavoro” che identifica le questioni europee per la gestione delle informazioni geospaziali, definendo le azioni necessarie per l’attuazione e l’allineamento della legislazione di settore, esistente nei Paesi membri.
La Commissione sostiene le varie iniziative in corso, la condivisione di best practices; propone le azioni da attuare all’interno degli attuali quadri giuridici, istituzionali e operativi europei, che si occupano della gestione delle informazioni geografiche spaziali.
Gli obiettivi principali del Comitato di esperti europeo puntano a evitare la duplicazione di sforzi e attività, migliorare la risposta congiunta alle esigenze e ai requisiti degli utenti, incoraggiare l’interoperabilità dei dati, armonizzare e condividere le informazioni geospaziali e la loro gestione nell’ambito dei Paesi membri.
 
L’Agenzia delle entrate (che dal 2012 ha incorporato le funzioni dell’Agenzia del territorio, compresa quella di Organo cartografico dello Stato), insieme agli altri enti cartografici italiani, partecipa ai lavori dell’Un-Ggim: Europe e fa parte del Comitato nazionale coordinato da Ezio Bussoletti, capo delegazione italiana presso l’Un-Ggim. Il Comitato di esperti si avvale della collaborazione di Eurogeographics, associazione internazionale senza scopo di lucro (di cui l’Agenzia del territorio è membro associato dal 1° luglio 2010), con sede a Bruxelles, alla quale aderiscono anche istituzioni operanti nel settore cartografico, catastale e della registrazione immobiliare di molti Paesi europei.
 
L’agenda del Fifth Plenary Meeting of Un-Ggim: Europe
Il Fifth Plenary Meeting di Un-Ggim:Europe, si è svolto a Bruxelles ieri e oggi, e ha riunito i senior executives in rappresentanza delle autorità nazionali e gli esperti di tutta Europa che gestiscono le informazioni e le statistiche geospaziali, all’interno degli Stati membri.
Il meeting ha fornito ai partecipanti una panoramica delle attività di successo svolte dal Comitato delle Nazioni unite nel corso dell’ultimo anno. L’agenda delle due giornate di lavori ha previsto cinque sessioni, avviate dallo svedese Bengt Kjellson, chair of the Executive Committee Un-Ggim: Europe, che ha introdotto i temi, gli obiettivi del meeting, oltre che salutato le delegazioni presenti.
 
Le sessioni si sono orientate sui temi fondamentali dell’integrazione e della fruibilità delle informazioni statistiche e geospaziali regionali e nei workshops in programma, tenuti dai diversi relatori internazionali (Uk, Finlandia, Francia, Germania, eccetera), sono state presentate le esperienze, le tendenze future e le prospettive globali e regionali nella gestione delle informazioni, specifici casi di studio, oltre che il quadro legale e politico per la governance dei dati.
 
Lo stesso presidente dell’Executive Committee ha sostenuto fortemente la presenza al plenary meeting dell’esperienza cartografica e catastale italiana, invitando, per l’Agenzia delle entrate, Franco Maggio – responsabile della direzione centrale Servizi catastali, cartografici e di pubblicità immobiliare – a tenere una relazione nell’ambito della sessione n. 4 (chair: Colin Bray, dal titolo “Role of geospatial technology and innovation”), appositamente programmata per mettere in evidenza gli scenari offerti dalle organizzazioni a più diffusa tecnologia, maggiormente spinte all’innovazione, che gestiscono sistemi cartografici catastali con caratteristiche più aderenti ai contenuti delle raccomandazioni impartite da Un-Ggim: Europe (cfr la pubblicazione “Core Data Spatial Theme Cadastral Parcels – Recommendations for Content – 2018”), nel settore della produzione di dati georeferenziati.
 
La partecipazione ai lavori del meeting è stata un’ulteriore opportunità e vetrina internazionale per valorizzare le innovative modalità di gestione del sistema informativo catastale e della cartografia catastale italiana. Lo sviluppo evolutivo di infrastrutture tecnologiche e un consolidato sistema di interscambio dei dati, pone ormai l’amministrazione catastale italiana, dal 1960 individuata come una dei cinque organi cartografici dello Stato, all’avanguardia per l’attuazione della società e cittadinanza digitale, conformemente agli standard europei e in sinergia con le altre istituzioni italiane preposte alle politiche di governo e di sicurezza del territorio.
 
Il patrimonio di informazioni del sistema catastale italiano
Franco Maggio, nell’intervento dal titolo “Italian cadastral system – innovative ways in the management and use of the Italian Cadastral Cartography”, ha esposto un quadro generale introduttivo di informazioni sulle peculiarità dei contenuti del sistema catastale italiano. Come il suo supporto alle funzioni civili e amministrative, per la registrazione, l’identificazione e l’aggiornamento delle proprietà immobiliari, e alle funzioni fiscali, con l’assegnazione alle proprietà del valore reddituale.
Per fare questo l’amministrazione catastale si è fortemente impegnata sulla strada dell’innovazione tecnologica, nel costituire un nuovo “Sistema integrato del territorio” (Sit), che gestisce le informazioni immobiliari in modo georeferenziato e interoperabile, anche con sistemi e database esterni, a garanzia di informazioni geospaziali sempre più efficienti e qualitativamente affidabili.
 
Del resto, le quantità in gioco non sono poche se si considera che, a oggi, negli archivi del Sit sono contenute le informazioni, geolocalizzate in modo univoco, di circa 85,5 milioni di particelle catastali e sono censiti circa 18 milioni di fabbricati. Per oltre 73,5 milioni di unità immobiliari urbane sono disponibili le informazioni amministrative e censuarie, aggiornate on line, in prevalenza direttamente dai tecnici professionisti abilitati, incaricati dai titolari dei diritti reali o dai possessori, attraverso la trasmissione del modello unico informatico catastale, con la piattaforma telematica Sister.
Annualmente, sono circa 400mila gli atti trasmessi per l’aggiornamento geometrico della cartografia catastale, redatti con il software Pregeo, e circa 1,4 milioni le unità immobiliari urbane di nuova costruzione o variate con la presentazione degli atti di aggiornamento, redatti con il software Docfa.
Il Sit, inoltre, è integrato con un sistema di orto immagini digitali ad alta definizione (con dettaglio dell’immagine Gsd=20 cm/pix).
 
Sviluppo, innovazione e accesso ai servizi della cartografia catastale italiana
La parte centrale dell’intervento si è focalizzata sulle innovazioni del sistema di cartografia catastale, oggi costituito da un patrimonio completo e omogeneo di mappe a grande scala, disponibile in formato vettoriale sull’intero territorio nazionale, reso esclusivo nel suo genere per la capacità di raffigurare, rispetto alle altre cartografie ufficiali dello Stato, anche il tematismo del “possesso” dei beni immobili.
La cartografia catastale è gestita da un’applicazione Gis, denominata Wegis (Web Enable Gis), che opera in un ambiente web. Questo software consente di interrogare i database cartografici, di fornire su richiesta degli utenti (tecnici professionisti, cittadini) gli abstract delle mappe vettoriali catastali, di aggiornare la cartografia catastale nel formato vettoriale tramite funzioni di digitalizzazione o integrando i documenti di aggiornamento presentati dai tecnici professionisti.
 
Quanto a opportunità di accesso e fruibilità dei servizi di consultazione cartografica da parte della collettività, l’Agenzia, sulla base del sistema cartografico catastale, eroga quotidianamente servizi, rendendo disponibili informazioni puntuali o massive, ai singoli cittadini, al settore professionale, a vari enti e alle pubbliche amministrazioni locali, oltre che alle amministrazioni centrali che lo richiedono. Questi servizi sono resi accessibili, secondo diverse profilature, da strumenti e piattaforme tecnologiche, quali il portale web istituzionale, il “Portale per i Comuni”, il “Sistema di interscambio”, quest’ultimo dedicato alle amministrazioni o agli enti che dispongono di sistemi informativi di connessione più evoluti.
 
I servizi d’interoperabilità della cartografia catastale
La parte conclusiva della relazione del direttore centrale Franco Maggio si è indirizzata alle recenti esperienze applicative e d’interoperabilità delle informazioni geografiche catastali italiane, disponibili in tutti i sistemi di coordinate spaziali.
Grazie all’ormai riconosciuto livello di accuratezza, aggiornamento e dettaglio dei dati, oltre che integrazione con le informazioni amministrativo-censuarie, l’utilizzo della cartografia catastale trova impiego in molteplici campi: urbanistico, di gestione del territorio, per la fiscalità locale; nel sistema di protezione civile, nella sicurezza ambientale e gestione delle emergenze, in occasione di eventi sismici o di crisi idrogeologiche.
Molto efficace è stato l’utilizzo della cartografia catastale nel dopo terremoto nell’Italia centrale del 2016-2017, per la tematizzazione dei danni provocati dalla sequenza sismica nell’area di cratere (cfr il sistema europeo “Copernicus”).
 
L’Agenzia delle entrate, sul proprio sito internet, di recente ha dato libero accesso a nuovi servizi d’interoperabilità della cartografia, che garantendo la conoscenza e la disponibilità delle informazioni territoriali, danno attuazione alle previsioni della direttiva Inspire (INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe), l’infrastruttura per l’informazione territoriale in Europa, istituita con la direttiva 2007/2/Ce (recepita in Italia nel 2010).
Un primo servizio è basato sullo standard internazionale “Web map services” (Wms) 1.3.0, che con l’utilizzo di un qualsiasi software Gis (Geographic information system), consente la libera consultazione dinamica e online di un set di dati territoriali e le relative condizioni d’uso.
Il sistema è molto versatile e utilizzabile anche su dispositivi mobile (tablet e smartphone), con posizionamento satellitare sulla mappa catastale. Con il “Geoportale cartografico catastale” è inoltre possibile l’accesso libero dei cittadini alla visualizzazione dinamica delle particelle catastali d’interesse, contenute nella cartografia.
Per migliorare la qualità dei dati consultabili, il settore Servizi cartografici dell’Agenzia coordina sul territorio un set di attività finalizzate all’eliminazione di residuali errori, eventualmente presenti nelle mappe, di georeferenziazione, discontinuità o deformazioni, nonché di scarsa qualità delle mappe provenienti dai catasti preunitari.
I nuovi servizi d’interoperabilità dei dati cartografici coprono l’intero territorio nazionale, a eccezione dei territori nei quali il catasto è gestito, per delega dello Stato, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano.
 
Conclusioni dei lavori
Il Fifth plenary meeting of Un-Ggim: Europe si è concluso efficacemente con l’esame dei report per l’anno in corso del gruppo di lavoro costituito per contribuire ai quadri di riferimento geodetico globale (Grg Europe), del gruppo di lavoro sui temi di core data che si sta concentrando sulle proposte di raccomandazioni sui temi principali dei dati, attraverso l’ampia consultazione con la comunità geospaziale (relatore, Francia) e del gruppo di lavoro sui temi di data integration che sviluppa metodologie in materia di monitoraggio dei dati geospaziali, basati su specifici indicatori, mettendoli a disposizione delle autorità europee responsabili del monitoraggio (relatore, Germania).
 
In chiusura, l’approvazione del piano di lavoro 2018-2021 e le nomine in seno all’Executive committee, la cui presidenza passa allo sloveno Tomaz Petek.

Michele Lizzi

pubblicato Giovedì 7 Giugno 2018

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