2 Maggio 2018
Fabbricati “D” non accatastati:i coefficienti 2018 per Imu e Tasi
Normativa e prassi
Fabbricati “D” non accatastati:
i coefficienti 2018 per Imu e Tasi
Devono essere utilizzati per determinare la base imponibile, per il calcolo dei due tributi locali, degli immobili posseduti da imprese che li hanno distintamente contabilizzati in bilancio
A stabilire i nuovi valori, validi per il 2018, è il decreto Mef del 19 aprile, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 30 aprile.
In linea generale, la base imponibile dell’Imu è costituita dal valore dell’immobile determinato secondo le regole previste per la soppressa Ici dall’articolo 5, commi 1, 3, 5 e 6, Dlgs 504/1992 (articolo 13, comma 3,m Dl 201/2011) e la base imponibile della Tasi è quella prevista per l’applicazione dell’Imu (articolo 1, comma 675, legge 147/2013).
Più precisamente, in base a quanto previsto dal ricordato articolo 5, comma 3, la base imponibile dei fabbricati, non iscritti in catasto e perciò senza rendita certa, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, viene determinata ogni anno, fino all’attribuzione della rendita, applicando al valore che risulta dalle scritture contabili, al lordo delle quote di ammortamento, i coefficienti ministeriali definiti con apposito decreto.
Questi i coefficienti di riferimento per calcolare Imu e Tasi per il 2018:
per l’anno 2018 = 1,01 | per l’anno 1999 = 1,53 |
per l’anno 2017 = 1,01 | per l’anno 1998 = 1,55 |
per l’anno 2016 = 1,01 | per l’anno 1997 = 1,59 |
per l’anno 2015 = 1,02 | per l’anno 1996 = 1,64 |
per l’anno 2014 = 1,02 | per l’anno 1995 = 1,69 |
per l’anno 2013 = 1,02 | per l’anno 1994 = 1,74 |
per l’anno 2012 = 1,05 | per l’anno 1993 = 1,78 |
per l’anno 2011 = 1,08 | per l’anno 1992 = 1,79 |
per l’anno 2010 = 1,09 | per l’anno 1991 = 1,83 |
per l’anno 2009 = 1,10 | per l’anno 1990 = 1,91 |
per l’anno 2008 = 1,15 | per l’anno 1989 = 2,00 |
per l’anno 2007 = 1,19 | per l’anno 1988 = 2,09 |
per l’anno 2006 = 1,22 | per l’anno 1987 = 2,26 |
per l’anno 2005 = 1,26 | per l’anno 1986 = 2,44 |
per l’anno 2004 = 1,33 | per l’anno 1985 = 2,61 |
per l’anno 2003 = 1,37 | per l’anno 1984 = 2,79 |
per l’anno 2002 = 1,42 | per l’anno 1983 = 2,96 |
per l’anno 2001 = 1,46 | per l’anno 1982 e anni precedenti = 3,13 |
per l’anno 2000 = 1,51 |
pubblicato Mercoledì 2 Maggio 2018

Ultimi articoli
Attualità 27 Settembre 2023
Diversificazione aliquote Imu: aperto il canale web per i Comuni
È disponibile, all’interno dell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale, l’applicazione informatica “Gestione Imu” attraverso la quale i comuni possono individuare le tipologie in base alle quali diversificare le aliquote dell’Imu ed elaborare e trasmettere il relativo prospetto.
Dati e statistiche 27 Settembre 2023
Rapporto del secondo trimestre 2023: lo spaccato del contezioso tributario
Pubblicato sul sito del Dipartimento delle finanze nella sezione “Rapporti trimestrali sul contenzioso tributario” il rapporto relativo al secondo trimestre 2023 corredato delle appendici statistiche.
Normativa e prassi 26 Settembre 2023
Riserve in sospensione d’imposta, credito al consolidato con limiti
I crediti fiscali sorti per il recupero dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei cespiti da parte di una società partecipante a un consolidato possono essere trasferiti alla consolidante per l’utilizzo in compensazione “orizzontale”, purché sia rispettato il limite stabilito dalla normativa, pari cioè a due milioni di euro (articolo 34 della legge n.
Attualità 26 Settembre 2023
Tax credit videogiochi, dal Mic l’elenco definitivo dei beneficiari
Pubblicato oggi, 26 settembre 2023, sul sito della Dg Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura, il decreto direttoriale del 25 settembre, che comunica l’esito dell’istruttoria conclusiva sull’ammissibilità delle richieste definitive (a consuntivo) riguardanti l’attribuzione del credito d’imposta per la produzione di videogiochi di nazionalità italiana e di valore culturale.