Stefania Bernini
9 Aprile 2018
Pinuccio La Vigna: un collega, un amico, un eroe dei nostri tempi
Attualità
Pinuccio La Vigna: un collega,
un amico, un eroe dei nostri tempi
Una persona non di chiacchiere ma di sostanza, si prodigava per risolvere i problemi e non diceva mai di no; senza mettersi in mostra, era un riferimento importante all’interno dell’ufficio
Pinuccio era anche un vigile del fuoco volontario ed era intervenuto con la sua squadra per domare un incendio a San Donato Milanese e durante l’intervento è rimasto vittima di un incidente.
Pinuccio La Vigna era in amministrazione dal 1997. Lavorava presso l’ufficio Risorse materiali della direzione regionale della Lombardia, dove collaborava per garantire il funzionamento degli uffici dislocati nel territorio della regione, consentendo il sereno lavoro di oltre 5mila colleghi.
La sua quotidianità era scandita dalle richieste di manutenzione più svariate, cui rispondeva con prontezza e professionalità. Con un forte senso di responsabilità e un approccio pratico non comune superava e risolveva piccoli e grandi problemi: dalla vetrata distrutta da un atto vandalico, alla necessità di garantire l’accesso agli uffici mantenendo in funzione gli ascensori, al ripristino del riscaldamento, alla necessità di fronteggiare allagamenti e altre criticità più o meno imprevedibili.
Un lavoro al servizio degli altri che si era trasformato in una passione: quella per la salute e la sicurezza del prossimo.
Pinuccio era vigile del fuoco da molti anni e svolgeva questa attività con dedizione e mettendo a disposizione, oltre che il suo tempo, il suo coraggio e la sua competenza.
Pinuccio era una persona non di chiacchiere ma di sostanza, che si prodigava per risolvere i problemi e non diceva mai di no. Non amava mettersi in mostra ma nonostante ciò era un riferimento importante all’interno dell’ufficio.
Era l’Eta Beta dell’ufficio, con la sua cassetta degli attrezzi ben fornita e con un sorriso sornione sempre sul volto nel momento in cui toglieva gli imbranati dai guai.
Condivideva la sua passione per la natura e la bicicletta con i colleghi Alessandro, Cristina, Francesco, Domenico, Riccardo, Salvatore, Angelica facendo con loro escursioni in montagna.
Il suo attaccamento per la natura lo portava ad amare il lavoro a contatto con la terra e, appena poteva, andava ad aiutare per un orto, per una potatura, per la vendemmia.
Amante della buona cucina e ascoltatore raffinato, amava l’opera lirica e scriveva recensioni.
Viveva un momento particolarmente felice della sua vita, alla ricerca di nuova casa con la sua compagna.
Un uomo buono e generoso.
Un uomo ricco di sfaccettature e complesso, come lo siamo tutti.
Un collega, un amico, un figlio, un compagno… un uomo normale, Pinuccio, e un eroe dei nostri tempi.
pubblicato Lunedì 9 Aprile 2018

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