20 Luglio 2018
L’Agenzia delle entrate a Tbilisidiscute di evasione ed elusione
Attualità
L’Agenzia delle entrate a Tbilisi
discute di evasione ed elusione
Il contributo fornito dall’Amministrazione italiana ha riguardato l’impatto delle misure Beps, adottate per evitare l’erosione delle basi imponibili, sull’attività di controllo
Si è svolta a Tbilisi, in Georgia, la conferenza “High-level regional event on developments in international tax cooperation”, cui hanno preso parte i rappresentanti dei ministeri delle Finanze, delle amministrazioni fiscali, dei parlamenti e delle banche centrali dei paesi dell’Europa dell’Est e dell’Asia centrale. L’incontro è stato organizzato dall’Ocse, dal Global forum on transparency and exchange of information for tax purposes e dalla Georgia.
Nel corso della conferenza è stato fatto il punto sugli sviluppi della cooperazione internazionale e sulle misure di contrasto all’erosione delle basi imponibili. Si tratta di una sfida particolarmente significativa, soprattutto per i paesi in via di sviluppo, in cui le asimmetrie che caratterizzano i diversi sistemi tributari rappresentano un ostacolo per il reperimento delle entrate tributarie necessarie a garantire la fornitura dei servizi pubblici essenziali.
L’incontro tra le amministrazioni è stato un’occasione per registrare le testimonianze dei paesi che hanno aderito al Global forum sulla trasparenza fiscale e all’Inclusive framework nell’ambito del progetto Ocse/G20 sulle misure di contrasto ai fenomeni di “Base erosion and profit shifting (Beps)”, impegnandosi ad adottare nuovi standard internazionali e a rafforzare l’attuazione della cooperazione fiscale.
L’Agenzia delle entrate è intervenuta alla conferenza con un contributo in merito all’impatto delle misure Beps sulle attività di controllo e accertamento. In particolare, il vicedirettore Paolo Valerio Barbantini ha sottolineato come le misure sinora adottate abbiano fornito all’Amministrazione nuovi strumenti per un’analisi efficace dei profili di rischio delle imprese multinazionali, quali lo scambio automatico di ruling o i rendiconti paese per paese (Country by country reporting). Barbantini ha segnalato come l’Italia, nel rispettare la prima scadenza dello scorso 30 giugno 2018, abbia inviato a 47 Paesi un rilevante numero di rapporti. Lo stesso vicedirettore ha evidenziato, inoltre, l’allineamento ai risultati dell’Azione 14 del progetto Beps, con il potenziamento degli strumenti deflattivi delle controversie internazionali (Mutual agreement procedure -Map), con effetti positivi per le imprese e per gli investimenti.
Infine, Barbantini ha illustrato le recenti novità legislative in materia di transfer pricing, alla cui implementazione, attraverso una consultazione pubblica, hanno contribuito tutti gli attori istituzionali in stretta sinergia con gli esperti in materia del settore privato.
pubblicato Venerdì 20 Luglio 2018

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