30 Giugno 2021
Scambio di comunicazioni, Fatca al traguardo annuale
Oggi, 30 giugno, è l’ultimo giorno utile a disposizione degli intermediari finanziari italiani per procedere all’invio delle comunicazioni Fatca, relative all’anno 2020, relative ai dati dei conti dei non residenti. La trasmissione dei dati va effettuata esclusivamente in via telematica utilizzando l’infrastruttura informatica Sid (Sistema di interscambio dati).
Vediamo, nello specifico, di cosa si tratta, chi sono gli intermediari tenuti a effettuare la comunicazione e quali sono i contribuenti interessati.
La comunicazione Facta nasce con l’accordo intergovernativo tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America per l’attuazione del Foreign Account Tax Compliance Act firmato a Roma il 10 gennaio 2014 (vedi articolo “Fatca: firmato oggi a Roma l’accordo tra Italia e Stati Uniti”).
La normativa statunitense, in acronimo “Fatca”, è stata adottata per contrastare l’evasione fiscale di contribuenti americani all’estero. L’accordo è stato ratificato dalla legge n. 95/2015 e le successive disposizioni attuative, le modalità e i termini per l’effettuazione delle comunicazioni sono state definite dal Dm 6 agosto 2015, modificato dal decreto del Mef del 20 giugno 2019 (vedi articolo “Italia-Usa: cambia il termine per la comunicazione Facta”). L’accordo prevede un reciproco scambio automatico di informazioni di natura finanziaria riguardante sia i conti detenuti negli Usa da soggetti residenti in Italia sia di quelli posseduti in Italia da cittadini e residenti americani.
Tenuti a effettuare la comunicazione sono i Reporting Italian Financial Institution, (Rifi) – vale a dire banche, società di gestione accentrata, Poste italiane Spa, Sim, Sgr, imprese di assicurazione, gli organismi di investimento collettivo del risparmio, le società fiduciarie, le forme pensionistiche complementari nonché gli enti di previdenza obbligatoria, gli istituti di moneta elettronica e gli istituti di pagamento, le società veicolo di cartolarizzazione, i trust, le società di holding company, i centri di tesoreria che hanno le caratteristiche degli Investment Entity, gli emittenti di carte di credito, le stabili organizzazioni in Italia di istituzioni finanziarie estere – entità sponsor e fornitori terzi di servizi di cui si avvalgono le “Rifi”, così come previsto dall’accordo Italia-Usa finalizzato a migliorare la compliance fiscale internazionale per ottemperare agli adempimenti di trasmissione dei dati all’Irs (Internal Revenue Service) statunitense.
Nella comunicazione vanno riportati i dati del 2020 sul titolare statunitense del conto e sul conto stesso, compresi gli importi dei pagamenti corrisposti a istituzioni finanziarie non partecipanti (Npfi).
Nello specifico si tratta di conti deposito, conti di custodia, quote nel capitale di rischio o di debito dell’istituzione finanziaria, contratti di assicurazione con valore maturato e quelli di rendita. Tra i dati oggetto di trasmissione vi sono, invece, il numero del conto con relativo saldo, nonché l’identificazione del titolare e della giurisdizione estera di residenza, l’individuazione dell’istituzione finanziaria che effettua la comunicazione, l’importo totale lordo di interessi e dividendi, gli introiti derivanti dalla vendita o dal riscatto di attività finanziarie accreditati sul conto.
La trasmissione dei dati, il cui riferimento temporale è stabilito dal decreto attuativo alla data del 15 maggio di ogni anno, va effettuata esclusivamente in via telematica utilizzando l’infrastruttura informatica Sid (Sistema di interscambio dati), secondo le modalità indicate dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 25 marzo 2013 sulle “Modalità per la comunicazione integrativa annuale all’archivio dei rapporti finanziari“.
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