Bilancio e contabilità

5 Maggio 2020

Entrate tributarie 1° trimestre 2020: il gettito raggiunge quota 98,8 mld

Nel complesso, con oltre 98 miliardi, le entrate tributarie del primo trimestre di quest’anno mostrano un segno positivo (+1,4%). Il risultato è dovuto principalmente al buon andamento dei primi due mesi dell’anno che ha mitigato la naturale diminuzione  di gettito del mese di marzo, pari a 2.217 milioni di euro (-7,3%) a seguito delle misure adottate dal Governo per l’emergenza Covid-19.
Sul sito del Df è disponibile il Bollettino di gennaio-marzo 2020, le appendici statistiche e la relativa nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.

Sempre nel mese di marzo variazione negativa pari a 2.521 milioni di euro (-15,1%) per le imposte indirette. Positive, invece, le imposte dirette che hanno registrato un incremento di 304 milioni di euro (+2,2%). Il calo delle imposte indirette è principalmente imputabile al risultato dell’Iva sugli scambi interni (-1.488 milioni di euro) dovuto al rinvio dei versamenti Iva per i soggetti fiscalmente domiciliati nelle zone colpite dall’emergenza sanitaria con ricavi e compensi non superiori a 2 milioni (Dl n. 18/2020).

Al risultato comunque positivo del trimestre hanno contribuito, nel mese di febbraio, i versamenti dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+741 milioni di euro) che riflettono le buone performance dei mercati finanziari nel corso del 2019 e l’imposta sostitutiva dei fondi pensione (1.129 milioni di euro), il cui incremento è determinato dal trend positivo dei rendimenti medi ottenuti nel 2019 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.

Imposte dirette
Raggiungono quota 57.484 milioni di euro, con una crescita di 3.626 milioni (+6,7%) rispetto allo stesso periodo del 2019. In particolare, l’Irpef ha prodotto un gettito di 51.000 milioni (+1,4%). L’incremento è riconducibile principalmente all’andamento delle ritenute Irpef sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+8,46 milioni di euro, pari a +3,8%), mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno registrato una flessione di 69 milioni  (-0,3%).
Tra le altre imposte dirette vanno anche segnalati gli incrementi dell’imposta sostitutiva sui redditi e le ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+785 milioni).

Imposte indirette
Le imposte indirette, con 41.396 milioni, registrano una diminuzione di 2.226 milioni (-5,1%) dovuta principalmente al calo dell’Iva (-1.146 milioni pari a -4,5%) e anche agli scambi interni (-1.146 milioni pari a -5,1%), che ha risentito del rinvio dei versamenti dell’Iva per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di euro. Anche l’imposta sulle assicurazioni segna un incremento di 32 milioni di euro, pari al 8,6%, mentre registrano una diminuzione sia l’imposta di bollo (-112 milioni di euro pari a -9.8%), sia l’imposta di registro (-122 milioni di euro pari a -10,1%).

Entrate da gioco e accertamento e controllo
Le entrate relative ai giochi si attestano, nel primo trimestre 2020, a 3.268 milioni di euro (-672 milioni di euro, -17,1%), mentre quelle provenienti dall’attività di accertamento e controllo sono pari a 2.606 milioni (+530 milioni di euro, pari a +25,5%). Di queste, 1.222 milioni di euro (+233 milioni di euro, pari a +23,6%) vengono dalle imposte dirette e 1.384 milioni di euro (+297 milioni di euro, pari a +27,3%) dalle imposte indirette.

Entrate tributarie 1° trimestre 2020: il gettito raggiunge quota 98,8 mld

Ultimi articoli

Normativa e prassi 5 Dicembre 2025

Case modulari “chiavi in mano”: sono immobili da cedere senza Iva

L’Agenzia delle entrate chiarisce che le abitazioni prefabbricate pronte all’uso vanno trattate come fabbricati, con esenzione dall’imposta sul valore aggiunto salvo i casi di impresa costruttrice Le case modulari prefabbricate, complete di impianti e rifiniture e pronte per essere abitate, devono essere qualificate come beni immobili (articolo 13-ter del Regolamento Ue n.

Normativa e prassi 5 Dicembre 2025

Integratori e dispositivi medici, chiarimenti sulle aliquote Iva

Nella giornata di oggi due risposte delle Entrate chiariscono il corretto trattamento Iva delle cessioni di un integratore alimentare e di un dispositivo che scherma i raggi X Può beneficiare dell’aliquota Iva al 10% l’integratore alimentare classificato, con apposito parere dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, fra le ”Preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove: ­altre” (Codice NC 210690).

Attualità 5 Dicembre 2025

Nuovo phishing a tema fiscale: false comunicazioni di rimborsi

Una mail fraudolenta induce il destinatario a compilare un modulo con i propri dati anagrafici e i dettagli della carta di credito per ottenere un fantomatico accredito Con l’avviso del 5 dicembre, l’Agenzia allerta i contribuenti su una nuova campagna di phishing basata sulla falsa comunicazione di rimborsi fiscali.

Normativa e prassi 5 Dicembre 2025

Dispositivi medici oftalmici, chiarita l’aliquota Iva applicabile

In questo caso si tratta di prodotti destinati alla cura e prevenzione classificabili nella voce 3004, relativa ai medicamenti preparati per scopi terapeutici, e quindi agevolabili L’Agenzia delle entrate, sulla base dell’istruttoria condotta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), ha sciolto i dubbi di due società produttrici e distributrici di dispositivi medici oftalmici circa la corretta aliquota Iva da applicare, confermando che alle cessioni di questi dispositivi può essere applicata quella ridotta del 10% (risposta n.

torna all'inizio del contenuto