Attualità

16 Ottobre 2025

Tax credit librerie 2025: domande entro il 31 ottobre

Introdotto dal Bilancio 2018, il beneficio fiscale può arrivare fino a 20mila euro per gli esercizi indipendenti e fino a 10mila euro per quelli appartenenti a gruppi editoriali

Gli esercenti che gestiscono librerie specializzate, con codice Ateco principale 47.61 o 47.79.1, possono richiedere il credito d’imposta previsto per il 2025, basato sui dati economici del 2024, presentando la domanda in via telematica entro le 12 del prossimo 31 ottobre. Per la compilazione e il successivo invio bisogna effettuare una nuova registrazione, anche se in passato si è già utilizzato il portale del ministero della Cultura, inserendo i dati relativi all’impresa esercente (ragione sociale e codice fiscale) e i campi relativi al legale rappresentante (nome, cognome, codice fiscale ed email).

Il tax credit librerie è stato introdotto dalla legge di bilancio 2018 (articolo 1, commi da 319 a 321, legge 205/2017) per sostenere l’attività dei piccoli librai e può arrivare fino a 20mila euro per le librerie indipendenti, non appartenenti a gruppi editoriali, e fino a 10mila euro per tutte le altre. Come nel 2024, il budget a sostegno della misura agevolativa, stanziato per l’anno in corso, è pari a 8.250.000 euro.

Chi può partecipare
Può accedere al beneficio l’esercente che:

  • ha la sede legale nello Spazio economico europeo
  • è soggetto a tassazione in Italia
  • ha come codice Ateco principale il 47.61 o il 47.79.1, come risulta dal Registro delle imprese
  • ha almeno il 70% dei ricavi dell’anno precedente proveniente dalla vendita di libri.

Come presentare la domanda
Per compilare e inviare la domanda esclusivamente online servono:

  • i dati dell’impresa (ragione sociale e codice fiscale)
  • i dati del legale rappresentante (nome, cognome, codice fiscale ed e-mail)
  • la firma digitale del legale rappresentante
  • la certificazione delle dichiarazioni Rcd, Sit e Rai da parte di un professionista abilitato (come un commercialista o un Caf).

A tal proposito è utile ricordare, che alcuni dati riferiti all’esercente o ai punti vendita verranno confrontati con i sistemi informativi della Camera di commercio, pertanto è consigliabile tenerli costantemente aggiornati.

Se, si verificasse un errore nel completamento della procedura, per rendere più rapida la risoluzione del problema, è necessario inviare una e-mail di posta elettronica ordinaria (non Pec) all’indirizzo taxcreditlibrerie@cultura.gov.it  indicando:

  • il codice fiscale dell’esercente ed eventualmente id della domanda
  •  la descrizione chiara dell’errore
  • e allegando, nel caso di errore di inserimento nel sistema, i file Pdf e P7m.

Come viene calcolato il credito
Il credito d’imposta si basa sulle spese sostenute nell’anno precedente per ciascun punto vendita. Le voci considerate sono:

  • Imu, Tasi, Tari
  • imposta sulla pubblicità
  • tassa per l’occupazione di suolo pubblico
  • spese di locazione (al netto dell’Iva)
  • spese per mutuo
  • contributi previdenziali e assistenziali per il personale.

Per ogni voce esiste un tetto massimo, come indicato nell’ allegato al decreto del 23 aprile 2018.

Tutto ciò ricordando che, come ha precisato l’Agenzia delle entrate con la circolare n. 14/2022, la disciplina dei tributi locali nel tempo è stata modificata. A questo proposito, ad esempio, rammentiamo che la Tasi non risulta più in vigore e che l’imposta sulla pubblicità e la tassa di occupazione del suolo pubblico sono confluite nel canone patrimoniale di concessione autorizzazione o esposizione pubblicitaria (canone unico).

Come si ottiene in concreto
Il credito può essere utilizzato esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 (codice tributo 6894), attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. In caso contrario, è previsto lo scarto dell’operazione di versamento. L’eventuale beneficiario deve evidenziare distintamente sia l’importo riconosciuto e maturato che quello speso. Il tax credit deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di riconoscimento del credito e anche in quella relativa al periodo di imposta in cui la somma viene utilizzata.

Per ogni dettaglio è possibile consultare la guida alla compilazione della domanda, che ha il solo scopo esemplificativo, potrebbe lievemente differire, nella forma grafica e in alcune denominazioni, dalla release attualmente online.

Eventuali richieste di informazioni potranno essere indirizzate a taxcreditlibrerie@cultura.gov.it.

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