11 Gennaio 2024
Bollettino delle Entrate tributarie, on line novembre 2023
Nel periodo gennaio-novembre 2023 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono pari a 509.087 milioni di euro (+29.053 milioni di euro, +6,1%). Nel solo mese di novembre sono entrati 74.432 milioni di euro (+5.255 milioni di euro, +7,6%). Disponibile sul sito del Df il bollettino delle entrate tributarie, le appendici statistiche e la nota tecnica con la sintesi del documento.
Imposte dirette
Il gettito Irpef mostra un aumento di 14.958 milioni di euro (+8,0%): in particolare aumentano tutte le tipologie di ritenute, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato di 5.833 milioni di euro (+7,4%), le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico di 7.625 milioni di euro (+10,6%) e le ritenute lavoratori autonomi di 527 milioni di euro (+4,6%). Anche i versamenti in autoliquidazione hanno registrato un incremento pari a 1.148 milioni di euro (+5,2%).
Si segnala inoltre, nel periodo gennaio-novembre l’incremento dell’Ires pari a 6.135 milioni di euro (+13,7%), delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche pari a 1.695 milioni di euro (+50,9%) e dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale pari a 830 milioni di euro (+10,1%).
Segno meno per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze, che ha registrato una contrazione di 2.289 milioni di euro (-76,7%) dovuta ai risultati del risparmio gestito nel 2022 rispetto al 2021; il gettito è stato infatti registrato sulla base dei versamenti effettuati dai contribuenti a febbraio 2023 a titolo di saldo per l’anno 2,6% d’imposta 2022. Negativo anche il risultato dell’imposta sostitutiva sui fondi pensioni, che ha registrato una diminuzione del gettito pari a 1.932 milioni di euro (-93,7%). Su questa imposta va rilevato che l’aumento degli iscritti alle forme pensionistiche complementari registrato a fine 2022 non è stato sufficiente a compensare il crollo dei rendimenti delle varie forme di previdenza integrativa.
Infine, è da segnalare l’incremento di gettito dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione Tfr versata dai sostituti d’imposta (+597 milioni di euro, +104,6%), il cui saldo, per l’anno di imposta 2022, è strettamente legato all’inflazione registrata nel 2022.
Le imposte indirette
Niente male anche la performance delle indirette. Queste imposte hanno fatto registrare un incremento di gettito pari a 7.644 milioni di euro (+3,6%). A trainare il risultato ha contribuito l’Iva, con un aumento del gettito pari a 2.937 milioni di euro (+2,0%), in particolare, si è distinta la componente relativa agli scambi interni, che ha evidenziato un incremento di 6.535 milioni di euro (+5,2%) mentre l’Iva sulle importazioni ha registrato una diminuzione di 3.598 milioni di euro (-17,2%). Il settore dei servizi privati (+9,5%) e il commercio (+8,1%) hanno evidenziato andamenti positivi mentre il comparto dell’Industria ha evidenziato un andamento negativo (-5,2%).
Si segnala inoltre l’imposta di bollo (-847 milioni di euro, -11,9%) quella sulle assicurazioni (+233 milioni di euro, +5,9%) e l’imposta di registro (+38 milioni di euro, +0,8%). La riduzione relativa all’imposta di bollo è dovuta agli alti livelli di entrate di maggio 2022 per effetto dell’applicazione dell’articolo 5, comma 14-bis del Dl n.146/2021, che ha spostato (per alcune categorie di contribuenti come Poste, banche, finanziarie e assicurazioni) da gennaio a febbraio il termine di presentazione della dichiarazione degli atti e dei documenti prodotti nell’anno trascorso e soggetti all’imposta. L’accisa sui prodotti energetici, mostra un incremento di 6.146 milioni di euro (+38,6%). Dovuto alla temporanea riduzione delle aliquote delle quote delle accise sui prodotti energetici, introdotta, nel 2022 per contrastare gli effetti economici derivanti dall’aumento del prezzo internazionale del petrolio greggio nonché della crisi ucraina.
Infine le entrate da attività di accertamento e controllo salgono di 1.621 milioni di euro (+15,1%).
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