30 Ottobre 2020
Fatture elettroniche verso la Pa: il rigetto non invalida l’emissione
Le e-fatture per prestazioni di servizi dipendenti da contratti d’appalto, emesse nei confronti della Pa in deroga agli accordi contrattuali, ma nel rispetto delle disposizioni del decreto Iva, si considerano comunque emesse al momento del rilascio della ricevuta di consegna da parte del Sistema di interscambio, anche se successivamente rifiutate dalla Pa. Lo afferma l’Agenzia delle entrate con il principio di diritto n. 17 del 30 ottobre 2020.
A questo proposito, ricorda i punti del Dpr Iva e di altre disposizioni normative che sostengono il “principio”. In particolare, richiama l’articolo 21, comma 4, secondo cui “la fattura è emessa entro dodici giorni dall’effettuazione dell’operazione determinata ai sensi dell’articolo 6”, commi 3 e 4. Aggiungendo che, tuttavia, il momento di emissione della fattura può anche essere stabilito dagli accordi contrattuali (ad esempio, dopo la verifica e l’accettazione della prestazione), ma in ogni caso prima del pagamento del corrispettivo.
Poi sposta l’attenzione sull’articolo 2, comma 4, del decreto n. 55/2013, il quale specifica che se la fattura nei confronti della Pa sia emessa in deroga agli accordi contrattuali, ma nel rispetto delle disposizioni del decreto Iva, questa si considera trasmessa per via elettronica (articolo 21, comma 1), e ricevuta dalla Pubblica amministrazione (articolo 1, comma 2, stesso decreto), solo a fronte del rilascio della ricevuta di consegna, da parte del Sistema di interscambio.
Tanto riepilogato, conclude che ai fini dell’emissione non rileva, dunque, l’eventuale successivo rifiuto del documento da parte della Pa.
Ultimi articoli
Normativa e prassi 5 Dicembre 2025
Case modulari “chiavi in mano”: sono immobili da cedere senza Iva
L’Agenzia delle entrate chiarisce che le abitazioni prefabbricate pronte all’uso vanno trattate come fabbricati, con esenzione dall’imposta sul valore aggiunto salvo i casi di impresa costruttrice Le case modulari prefabbricate, complete di impianti e rifiniture e pronte per essere abitate, devono essere qualificate come beni immobili (articolo 13-ter del Regolamento Ue n.
Normativa e prassi 5 Dicembre 2025
Integratori e dispositivi medici, chiarimenti sulle aliquote Iva
Nella giornata di oggi due risposte delle Entrate chiariscono il corretto trattamento Iva delle cessioni di un integratore alimentare e di un dispositivo che scherma i raggi X Può beneficiare dell’aliquota Iva al 10% l’integratore alimentare classificato, con apposito parere dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, fra le ”Preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove: altre” (Codice NC 210690).
Attualità 5 Dicembre 2025
Nuovo phishing a tema fiscale: false comunicazioni di rimborsi
Una mail fraudolenta induce il destinatario a compilare un modulo con i propri dati anagrafici e i dettagli della carta di credito per ottenere un fantomatico accredito Con l’avviso del 5 dicembre, l’Agenzia allerta i contribuenti su una nuova campagna di phishing basata sulla falsa comunicazione di rimborsi fiscali.
Normativa e prassi 5 Dicembre 2025
Dispositivi medici oftalmici, chiarita l’aliquota Iva applicabile
In questo caso si tratta di prodotti destinati alla cura e prevenzione classificabili nella voce 3004, relativa ai medicamenti preparati per scopi terapeutici, e quindi agevolabili L’Agenzia delle entrate, sulla base dell’istruttoria condotta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), ha sciolto i dubbi di due società produttrici e distributrici di dispositivi medici oftalmici circa la corretta aliquota Iva da applicare, confermando che alle cessioni di questi dispositivi può essere applicata quella ridotta del 10% (risposta n.