1 Giugno 2018
Ex frontalieri ed ex iscritti Aire:il modello per fare pace col Fisco
Normativa e prassi
Ex frontalieri ed ex iscritti Aire:
il modello per fare pace col Fisco
Va utilizzato per accedere alla procedura di regolarizzazione delle attività depositate e delle somme detenute all’estero introdotta dal Dl collegato alla manovra di bilancio 2018
La procedura di regolarizzazione
Il Dl 148/2017 (articolo 5-septies) ha introdotto la possibilità di regolarizzare le attività depositate e le somme detenute su conti correnti e su libretti di risparmio all’estero (al 6 dicembre 2017, data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto), in violazione degli obblighi dichiarativi in materia di monitoraggio fiscale (cfr articolo 4, comma 1, Dl 167/1990), derivanti da redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotti all’estero.
I contribuenti interessati sono le persone fisiche fiscalmente residenti in Italia (ovvero i loro eredi) in precedenza residenti all’estero, iscritte all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) o che hanno prestato la propria attività lavorativa in via continuativa all’estero in zone di frontiera o in Paesi limitrofi.
Per la regolarizzazione è necessario versare (a titolo di imposte, sanzioni e interessi) il 3% del valore delle attività e della giacenza al 31 dicembre 2016.
Possono essere regolarizzate anche le somme e le attività derivanti dalla vendita di beni immobili detenuti nello Stato estero di prestazione della propria attività lavorativa in via continuativa.
Il provvedimento 1° giugno 2018
Con il provvedimento pubblicato oggi, l’Agenzia ha emanato le disposizioni operative necessarie per l’attuazione della procedura di regolarizzazione, approvando il modello per la richiesta di accesso e le istruzioni per la sua compilazione.
Chi può utilizzare il modello
Il modello può essere utilizzato dalle persone fisiche fiscalmente residenti in Italia in precedenza residenti all’estero e iscritte all’Aire o che abbiano prestato la propria attività lavorativa in via continuativa all’estero in zona di frontiera o in Paesi limitrofi, che intendono avvalersi della procedura di regolarizzazione.
La richiesta di accesso alla procedura può essere presentata anche dagli eredi dei contribuenti in possesso dei requisiti richiesti.
Cosa si può regolarizzare
Possono essere regolarizzate le attività estere di natura finanziaria detenute in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale, derivanti da redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotti all’estero.
Non rientrano nell’ambito applicativo della procedura gli investimenti patrimoniali detenuti all’estero.
Quando l’accesso è precluso
La procedura di regolarizzazione è esclusa se il contribuente ha ricevuto la notifica di avvisi di accertamento o atti di contestazione inerenti le attività e le annualità che intende regolarizzare. Inoltre, non è consentita se le attività e le somme sono già state oggetto di voluntary disclosure (legge 186/2014 e Dl 153/2015).
Come presentare il modello
Il modello deve essere presentato in via telematica, direttamente (se si è abilitati a Entratel o Fisconline), o tramite un soggetto incaricato, utilizzando l’apposito software disponibile sul sito dell’Agenzia.
Quando presentare il modello
C’è tempo fino a martedì 31 luglio 2018 per presentare la richiesta di accesso alla procedura.
L’istanza si considera presentata quando si è conclusa l’acquisizione dei dati e l’Agenzia rilascia una comunicazione di avvenuta ricezione.
È consentita anche l’integrazione dell’istanza originaria, per eventuali rettifiche, da inviare sempre entro il 31 luglio 2018.
Documentazione di accompagnamento
La richiesta di accesso deve essere corredata da una relazione di accompagnamento (da trasmettere via pec all’indirizzo indicato nella ricevuta di avvenuta presentazione del modello) da cui risultano le seguenti informazioni:
- ammontare delle attività depositate e delle somme detenute oggetto di regolarizzazione e i dati rilevanti per la loro determinazione
- determinazione dei redditi prodotti all’estero, da cui le attività depositate o le somme detenute derivano
- corrispettivo della vendita dei beni immobili detenuti nello Stato estero di prestazione della propria attività lavorativa in via continuativa, nel caso in cui le attività depositate o le somme detenute da regolarizzare derivano dalla vendita di tali beni immobili
- valore delle attività e della giacenza al 31 dicembre 2016 ovvero, nel caso in cui questo valore a tale data sia pari a zero o negativo, al 31 dicembre dell’anno immediatamente precedente al 2016 con valore superiore a zero
- individuazione degli eventuali maggiori imponibili, rilevanti ai fini delle imposte sui redditi e/o dell’Ivafe, in relazione ai quali sono state commesse violazioni dichiarative da regolarizzare con la procedura di emersione.
Modalità e termini di versamento
Chi aderisce alla procedura è tenuto a pagare (a titolo di imposte, sanzioni e interessi) un importo pari al 3% del valore delle attività e della giacenza al 31 dicembre 2016 delle somme oggetto di regolarizzazione. Se a questa data il valore o la giacenza sono pari o inferiori a zero, per quantificare l’importo dovuto si fa riferimento al 31 dicembre dell’anno immediatamente precedente al 2016 con valore e giacenza superiori a zero.
Il pagamento avviene in un’unica soluzione entro il 30 settembre 2018 o in tre rate mensili di pari importo. In quest’ultimo caso, il pagamento della prima rata deve essere effettuato comunque entro il 30 settembre 2018 e le successive due rate (da versare, rispettivamente, entro il 31 ottobre e il 30 novembre 2018) dovranno essere maggiorate degli interessi, calcolati in base al tasso legale attualmente in vigore e pari allo 0,3%. Non è ammessa la compensazione.
La procedura si perfeziona nel momento in cui è stato integralmente pagato l’importo dovuto.
Per il versamento deve essere utilizzato il modello F24 Elide (il codice tributo da utilizzare sarà istituito con una successiva risoluzione dell’Agenzia delle entrate).
pubblicato Venerdì 1 Giugno 2018

Ultimi articoli
Normativa e prassi 17 Ottobre 2025
Versamenti F24, F24 Ep ed F24 Accise: c’è chi arriva e chi invece parte
L’Agenzia delle entrate con quattro diverse risoluzioni pubblicate oggi dà spazio a un nutrito gruppo di nuovi codici tributo e mette a riposo due causali contributo Gli identificativi della risoluzione n.
Normativa e prassi 17 Ottobre 2025
Premi sportivi dilettantistici 2025, fino a 300 euro ritenuta con rimborso
Il parere dell’Agenzia sulla misura di favore prevista dal Milleproroghe per il 2024, non estesa al 2025, ma reintrodotta dal Testo unico sui versamenti (Tuvr) che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026 Un’associazione sportiva dilettantistica che premia i propri associati per i risultati sportivi conseguiti dovrà assoggettare i premi relativi all’anno d’imposta 2025 alla normale ritenuta d’acconto del 20% indipendentemente dall’ammontare erogato, salvo successivo rimborso da presentare nel 2026 per le ritenute sui premi corrisposti all’atleta nel 2025, se non superiori a 300 euro.
Attualità 17 Ottobre 2025
Diteci la vostra opinione: al via il sondaggio sul call center
Da lunedì 20 ottobre gli utenti che hanno espresso il loro consenso potranno essere ricontattati per rispondere a un questionario in forma anonima sul livello di gradimento del servizio telefonico Prende il via, lunedì 20 ottobre, un’indagine di gradimento che valuterà il livello di soddisfazione dei contribuenti sul servizio del Call center dell’Agenzia.
Attualità 16 Ottobre 2025
Ristrutturazioni edilizie, online la guida dell’Agenzia
La pubblicazione, al passo con le modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2025, fornisce istruzioni pratiche per rinnovare la casa beneficiando degli sconti fiscali disponibili Un manuale pratico e di facile consultazione, pensato per offrire al cittadino un quadro chiaro e completo di tutti i bonus fiscali disponibili in caso di lavori di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio, sia su singole abitazioni che sulle parti comuni dei condomìni.