Analisi e commenti

19 Aprile 2018

L’Isa dei professionisti geologi:illustrazione di un caso concreto

In base alla posizione del contribuente rispetto a ogni singolo indicatore elementare, si potrà valutare la sua attendibilità fiscale e la possibilità di accedere al regime premiale

L’indice sintetico di affidabilità (Isa) AK29U, approvato con il Dm 23 marzo 2018 (vedi “Indici di affidabilità fiscale, pronti per l’esordio nel 2018”) come noto troverà applicazione, per la prima volta, a decorrere dal 2018.
Anche per l’AK29U, l’indice sintetico è dato da una media semplice di una serie di indicatori elementari riferiti non solo agli imponibili dichiarati, ma anche a coerenze o anomalie della specifica attività economica: plausibilità dei compensi, del valore aggiunto e del reddito, affidabilità dei dati dichiarati e anomalie economiche riscontrate, sono, quindi, elementi fondamentali per l’applicazione di questo nuovo strumento di compliance.
 
A seconda del posizionamento del contribuente rispetto a ogni singolo indicatore elementare, l’Isa fornisce un giudizio sintetico di affidabilità fiscale del contribuente stesso attribuendogli un voto che potrà variare da 1 a 10: più basso sarà il valore dell’indice, minore sarà l’affidabilità fiscale del soggetto, più alto sarà il valore, più alta sarà la sua attendibilità fiscale e la possibilità di accedere al regime premiale (vedi “Dagli studi di settore agli Isa: in viaggio verso la compliance”).
 
Per la definizione degli indicatori elementari, i contribuenti vengono classificati in Modelli organizzativi di business (Mob), che nel caso dell’Isa AK29U sono stati individuati in numero di 8, contro i 7 cluster che caratterizzavano lo studio di settore elaborato con riferimento alle medesime attività economiche. L’individuazione di tali Mob è avvenuta, come nella generalità degli Isa relativi alle attività professionali, sulla base:

  1. della modalità organizzativa con cui il servizio viene prestato (svolgimento dell’attività in forma individuale o collettiva)
  2. delle specifiche competenze professionali offerte (rilevamento geologico, geologia applicata all’ingegneria e/o geotecnica, geologia applicata all’ambiente, sicurezza del territorio, geologia applicata alla difesa del suolo e/o alla pianificazione territoriale e geologi che operano in differenti aree specialistiche).

Inoltre, si osserva che per la costruzione degli indici vengono selezionati tutti i lavoratori autonomi (nello specifico, tutti i geologi) presenti nelle banche dati di 8 periodi d’imposta a partire, dal 2008, anno di “frontiera” con riferimento alla crisi economica. Questa scelta ha il vantaggio di superare le metodologie di stima utilizzate per gli studi di settore in favore di modelli di regressione basati su “dati panel”, ovvero su dati e informazioni relativi a un campione di soggetti presenti in alcuni o in tutti i periodi d’imposta considerati (panel non bilanciato), ottenendo, come obiettivo, una stima più efficiente.
 
Indicatori elementari
Gli indicatori elementari utilizzati ai fini del calcolo dell’indice sintetico di affidabilità AK29U possono essere distinti in due gruppi:

  1. indicatori elementari di affidabilità (comuni peraltro a tutti gli Isa delle attività professionali), che forniscono una misura dell’attendibilità delle relazioni e dei rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale tipici dell’attività professionale dei geologi
  2. indicatori elementari di anomalia, che segnalano la presenza di aspetti atipici in termini contabili o gestionali rispetto al settore di riferimento, o incongruenze tra i diversi dati dichiarati nel modello per l’applicazione dell’AK29U, o, infine, tra tali dati e le informazioni presenti in altri modelli dichiarativi o in altre banche dati.

Indicatori elementari di affidabilità
Si tratta di 3 diversi indicatori che misurano, con riferimento al contributo di ciascun addetto, l’affidabilità dei compensi percepiti, del valore aggiunto creato e del reddito conseguito.
Poiché la logica costruttiva di questi indicatori è sostanzialmente la stessa, consideriamo, ad esempio, quello relativo ai compensi. Il valore di tale indicatore viene calcolato come rapporto tra i compensi dichiarati per addetto e i compensi per addetto stimati con una apposita funzione di regressione.
A tale valore viene, poi, associato un punteggio che può variare da 1 a 10: se il rapporto tra compensi dichiarati e compensi stimati è pari o superiore a 1 avremo il punteggio 10; al contribuente sarà assegnato il punteggio 1 se tale rapporto sarà inferiore a una soglia minima preventivamente individuata; il punteggio sarà invece graduato tra 1 e 10, se il rapporto è compreso tra la soglia minima e la soglia massima (il punteggio viene definito in base ad apposita formula riportata nelle Note tecniche e metodologiche dei singoli Isa).
 
Altra novità, che caratterizza in linea generale i nuovi Isa rispetto agli studi di settore, è l’utilizzo di un’unica regressione in luogo delle singole regressioni per ciascun cluster: il modello di stima presenta, accanto alle tradizionali variabili strutturali (quali, ad esempio, il numero degli incarichi) o contabili (come il valore dei beni strumentali), anche quelle relative:

  1. all’appartenenza a uno specifico Mob (ad esempio, Mob 1 – Geologi che in genere operano nell’ambito di differenti aree specialistiche)
  2. alle territorialità (ad esempio, indice della concentrazione della domanda a livello provinciale)
  3. alle misure di ciclo di settore (ad esempio, andamento della media dei compensi del settore), che consentono di superare la necessità di predisporre ex post specifici correttivi crisi come nei vecchi studi di settore
  4. alle economie di scala

e per le quali vengono determinati appositi coefficienti di stima.

La stima, inoltre, risulta ulteriormente personalizzata in quanto basata su un coefficiente individuale in grado di cogliere la differente produttività dei singoli soggetti (dovuta, ad esempio, a diverse abilità manageriali, potere di mercato, eccetera) e calcolato sulla base dei dati delle otto annualità di imposta precedenti relativi al medesimo contribuente.
 
Indicatori elementari di anomalia
Partecipano al calcolo dell’indice sintetico di affidabilità solo nel caso in cui l’anomalia è presente e a essi viene associato un punteggio che, a seconda dei casi, varia su una scala da 1 a 5 ovvero è pari a 1 qualora si tratti di una grave anomalia. Alcuni di essi, inoltre, richiedono un confronto con le informazioni presenti in banche dati esterne.
Il set di indicatori di anomalia previsti per l’Isa AK29U è riportato nella seguente tabella (nella Nota tecnica e metodologica sono riportate le descrizioni dei singoli indicatori elementari di anomalia).

 
 
Gestione caratteristica
Corrispondenza delle giornate retribuite con il modello Cu e i dati Inps
Corrispondenza dei compensi dichiarati con il modello Cu
Copertura delle spese per dipendente
Analisi dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti
Incidenza delle altre componenti negative nette sulle spese
Margine operativo lordo negativo
Gestione beni strumentali Incidenza degli ammortamenti
 
Redditività
Reddito operativo negativo
Risultato ordinario negativo
Reddito negativo per più di un triennio
Gestione extra-caratteristica Incidenza delle minusvalenze patrimoniali
 
 
 
Indicatori specifici

 
Corrispondenza della condizione di lavoratore dipendente con il modello Cu
Corrispondenza della condizione di pensionato con il modello Cu
Corrispondenza del numero Totale Incarichi con il modello Cu
Corrispondenza dell’anno di iscrizione ad albi professionali con i dati in Anagrafe tributaria
Corrispondenza dell’anno di inizio attività con i dati in Anagrafe tributaria
Numero di prestazioni equivalenti per addetto

Un caso specifico
Passiamo ora ad analizzare un esempio concreto, con riferimento all’indice sintetico di affidabilità AK29U.

  1. Supponiamo di considerare un geologo che, a seguito dell’applicazione dell’indice, presenti la seguente situazione:

Indicatori elementari di affidabilità

– compensi per addetto: punteggio 10

– valore aggiunto per addetto: punteggio 9

– reddito per addetto: punteggio 7,5

           

Indicatori elementari di anomalia

Nessuna anomalia e quindi non viene applicato alcun indicatore.
 

Come è stato precedentemente evidenziato l’Isa è una media semplice di una serie di indicatori elementari di affidabilità e di anomalia.
Non presentando anomalie, il soggetto analizzato avrà un punteggio sintetico di affidabilità fiscale dato dalla media semplice dei soli punteggi dei tre indicatori di affidabilità.
L’Isa sarà quindi uguale a 8.83, cioè pari alla somma del punteggio dei tre indicatori diviso 3 ((10+9+7,5)/3).
Avendo un elevato punteggio di affidabilità, il contribuente presumibilmente sarà interessato dai benefici del regime premiale.

  2.  Supponiamo ora che lo stesso contribuente presenti la seguente mutata situazione:
 

Indicatori elementari di affidabilità

– compensi per addetto: punteggio 10

– valore aggiunto per addetto: punteggio 9

– reddito per addetto: punteggio 7,5

 

Indicatori elementari di anomalia

Sono presenti le seguenti anomalie:

  1. incidenza delle altre componenti negative nette sulle spese – punteggio = 4. L’indicatore è calcolato come rapporto percentuale tra le altre componenti negative nette e le spese totali. Il risultato di tale rapporto viene confrontato con la soglia minima e la soglia massima stabilite per ogni Mob. Se il risultato è pari o inferiore alla corrispondente soglia minima di riferimento (ad esempio, 4,77 per il Mob 3), il punteggio assume valore 10; viceversa se è pari o superiore alla corrispondente soglia massima di riferimento (ad esempio, 15,22 sempre per il Mob 3) il punteggio assegnato è pari a 1; se, infine, è compreso tra le due soglie il punteggio è modulato fra 1 e 10. L’indicatore viene, però, applicato solo nel caso in cui il relativo punteggio è non superiore a 5
  2. incidenza degli ammortamenti – punteggio = 1. L’indicatore è calcolato come rapporto percentuale tra gli ammortamenti per beni mobili strumentali e il valore dei beni strumentali mobili in proprietà, entrambi al netto dei beni di costo unitario non superiore a 516,46 euro. Viene applicato, con punteggio pari a 1, solo nel caso sia presente l’incoerenza. Il punteggio pari a 1 viene assegnato sia nell’ipotesi in cui il valore dell’indicatore sia pari o superiore al valore della soglia massima di riferimento (25%), sia qualora l’importo degli ammortamenti per beni mobili strumentali sia maggiore di 0 e il valore dei beni strumentali mobili in proprietà sia invece pari a zero
  3. corrispondenza del numero “Totale incarichi” con il modello Cu – punteggio = 5. L’indicatore controlla il numero totale di incarichi indicati nel modello Isa con il numero dei modelli Cu dai quali il contribuente risulta aver percepito somme imponibili indicate dal sostituto d’imposta nel prospetto “Certificazione di lavoro autonomo, provvigioni e redditi”. L’indicatore è applicato quando il numero totale di incarichi dichiarati nel modello Isa risulta inferiore rispetto al numero totale di incarichi desunto dai modelli Cu e a esso viene associato un punteggio modulato fra 1 e 5
  4. corrispondenza dell’anno di inizio attività con i dati in Anagrafe tributaria – punteggio = 1. Il punteggio pari a 1 viene assegnato nel caso in cui non ci sia coincidenza tra l’anno di inizio dell’attività indicato nel modello Isa e il dato presente in Anagrafe tributaria. Se c’è coincidenza l’indicatore non è applicato.

Ricalcolando l’Isa, comprensivo degli indicatori elementari di anomalia, il contribuente avrà un punteggio sintetico di affidabilità di circa 5,36 (dato dalla somma dei punteggi attribuiti a ognuno dei 3 indicatori di affidabilità e dei 4 indicatori di anomalia, divisa per 7, ossia per il numero complessivo degli indicatori applicabili).
 

Con un tale punteggio il contribuente presumibilmente non sarà interessato dai benefici del regime premiale, ma potrà verificare i dati dichiarati ed eventualmente modificarli, migliorando in tal modo il proprio punteggio di affidabilità.
Ad esempio, potrà controllare l’esattezza del numero degli incarichi e dell’anno di inizio attività dichiarati (e, se è il caso, correggerli, riscontrandoli, rispettivamente, con quelli presenti nei modelli Cu), nonché i dati inseriti con riferimento ai beni strumentali.
 

L’Isa dei professionisti geologi:illustrazione di un caso concreto

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