Cristiana Carta
21 Dicembre 2017
“Chiamati all’eredità”: a Torinoun viaggio originale e inaspettatto
Attualità
“Chiamati all’eredità”: a Torino
un viaggio originale e inaspettatto
L’esposizione storico-documentaria che traccia l’evoluzione nel tempo della dichiarazione di successione è ritornata. Da ieri si sono aperte le porte alla seconda edizione
Inaugurato ieri, 20 dicembre, nella sala Esposizioni dell’Archivio di Stato di Torino, in Piazzetta C. Mollino, con una cerimonia tenuta, tra gli altri, da Giovanni Achille Sanzò, direttore regionale del Piemonte dell’Agenzia delle entrate, Adriana Noto, direttore aggiunto della direzione centrale Gestione tributi, e Roberto Martino, Consigliere del Consiglio nazionale del notariato, l’evento, organizzato dall’Agenzia in collaborazione con il Consiglio nazionale del notariato, sotto il patrocinio del ministero dell’Economia e delle Finanze e di quello dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è allestito a Torino fino al 18 gennaio 2018.
Nata in occasione dell’avvio del nuovo modello telematico di dichiarazione di successione e domanda di volture catastali e dopo il successo riscontrato a Roma, ove la mostra è stata ospitata dal 15 febbraio al 30 marzo 2017 presso la sede del palazzo della Sapienza, biblioteca Alessandrina dell’Archivio di Stato, l’iniziativa consolida il suo programma e si arricchisce ancora di più per aprire le porte del diritto tributario e dei relativi processi storico-giuridici a tutta la platea dei contribuenti, condividendo storie e saperi, cultura e conoscenza.
E così, per il tramite delle fonti storico-documentarie che hanno contribuito a segnare la storia dell’imposta di successione, dal periodo classico fino all’età contemporanea, la manifestazione intende promuovere e diffondere una tematica fiscale poco conosciuta e quanto mai articolata, offrendo uno strumento di conoscenza innovativo e trasversale.
La mostra è un evento gratuito e libero per tutta la sua durata, dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 18, con aperture straordinarie il 23, dalle 10.30 alle 18, e il 24 dicembre, dalle 10 alle 16.
La dichiarazione di successione in rete
Il 27 dicembre 2016 è stato approvato il nuovo modello di dichiarazione di successione e domanda di volture catastali, SuccessioniOnLine, che consente agli utenti di compilare e trasmettere la dichiarazione attraverso i servizi telematici dell’Agenzia. Per utilizzare il nuovo modello è sufficiente installare sulla propria postazione di lavoro il software – in modalità stand alone – disponibile gratuitamente sul sito internet dal 23 gennaio 2017.
Un viaggio inaspettato
Accoglie i visitatori, all’ingresso dell’Archivio di Stato, una guida al percorso espositivo in versione trilingue (italiano, inglese e francese) che li invita a recarsi all’interno delle Sale e li accompagna attraverso il susseguirsi di descrizioni e l’esposizione dei diversi documenti e oggetti.
L’itinerario si apre con un pannello descrittivo che ripercorre il processo storico-legislativo dell’adempimento tributario, cogliendone gli aspetti più rilevanti: il patrimonio storico-documentario esposto traccia la storia dell’imposta, dall’antichità ai nostri giorni, e valorizza i diversi momenti giuridici ed economici che hanno portato alla creazione dell’odierno tributo.
La narrazione proposta dalla mostra passa attraverso testi di personaggi illustri, quali i testamenti di grandi protagonisti della storia del nostro Paese (Carlo Felice, Vittorio Emanuele I, Camillo Benso Conte di Cavour, Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Enrico De Nicola, Giovanni Agnelli), documenti poco noti, ma strettamente legati alla storia evolutiva del tributo e dell’amministrazione finanziaria e materiale scientifico-cartografico, fotografico, oggetti, bozzetti. Testimonianze queste che renderanno l’excursus di facile comprensione al visitatore e susciteranno la sua curiosità, attraverso oggetti che sono simboli del passato.
Il percorso espositivo arriva così alla sezione torinese, dedicando un focus particolare alla casa Savoia e agli enti di beneficienza piemontesi, le cui testimonianze rimangono vive nei documenti e negli oggetti di pregio esposti e si rivelano custodi di una significativa e preziosa “eredità”.
L’esposizione, pertanto, come in un viaggio inaspettato, coniuga documenti d’epoca, quali dichiarazioni di successione e disposizioni testamentarie, a un nutrito apparato strumentale di rilevazione – tra cui un prezioso Cabreo del 1798, inventario dei beni, e un planimetro ortogonale della metà dell’800 – e propone un nuovo allestimento rispetto alla prima edizione, illustrando le principali tappe dell’imposta in una sequenza continua e dedicando la conclusione dell’itinerario alla parte torinese. I filoni tematici specifici mettono in luce le caratteristiche più significative del tributo, quali il prelievo dell’imposta successoria e il suo andamento, i gradi di parentela, i criteri di valutazione dei beni, e le valenze assunte nelle differenti epoche.
L’evoluzione del modello dichiarativo viene perciò rappresentata attraverso una ricca selezione di documenti che, provenienti da Enti diversi di indubbia portata, abbracciano un lungo lasso di tempo e si rilevano latori di un patrimonio documentario condiviso.
Alla realizzazione della mostra hanno contribuito tutto il personale dell’Archivio di Stato di Torino, l’Archivio centrale dello Stato, l’Archivio famiglia Trucco, l’Archivio storico della Banca d’Italia, l’Archivio storico del Senato della Repubblica, la Fondazione Opera Barolo di Torino, l’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano di Roma, il Museo nazionale del Risorgimento italiano di Torino, il Museo storico nazionale dell’Artiglieria di Torino, la Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino.
Nel periodo della mostra sono previsti eventi collaterali con tematiche oggetto di convegni e appuntamenti formativi.
Un evento alla portata di tutti
Sulla scia della passata edizione, in un’ottica di interazione e colloquio aperto con i cittadini, l’Agenzia delle Entrate assume una veste inedita, che, attraverso un’iniziativa culturale ideata come canale innovativo e trasversale di comunicazione, semplifichi la fruizione della cultura fiscale e instauri un dialogo diretto con la platea dei contribuenti. L’Agenzia cambia volto e crea un evento ove i cittadini, dal turista curioso di passaggio al pubblico più edotto, possono ritrovarsi e ampliare la propria cultura storica e tributaria.
La manifestazione rappresenta uno strumento di conoscenza originale che racconta l’evoluzione del modello dichiarativo e i relativi nessi storico-normativi attraverso la raccolta di documenti e di oggetti antichi: tra cultura, arte, storia e testimonianze dichiarative e testamentarie, si rivive un tributo che accompagna da lunghissimo tempo le vicende successorie dei contribuenti.
Nell’ottica di una maggiore fiducia reciproca, la mostra offre un incontro di facile percezione e immediata comprensione, che accorcia le distanze con i contribuenti e instaura un colloquio continuo e aperto. L’evento è concepito come appuntamento dedicato di scambio di conoscenze e di socializzazione, un polo di attrazione e di integrazione, in cui i cittadini hanno l’opportunità di acquisire “indirettamente” informazioni su aspetti tributario-legislativi, risvegliando il proprio interesse su argomenti importanti, spesso sottovalutati.
Ecco che il patrimonio dell’Agenzia assume una dimensione inclusiva e diventa un’eredità condivisa e una ricchezza della comunità, finalizzato a diffondere i valori civico-tributari e avvicinare e sensibilizzare il pubblico in un contesto di trasparenza, ascolto e scambio reciproco.
A corollario della mostra è stato realizzato un catalogo illustrativo, disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate insieme al video documentario presente online sul canale YouTube, che permette di approfondire i nessi storici e i caratteri più curiosi del materiale esposto, rivelando anche gli aspetti giuridici, economici e storici a essi collegati.
pubblicato Giovedì 21 Dicembre 2017
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