Anna Maria Badiali
28 Giugno 2017
L’indirizzo Pec va comunicatocon i servizi online dell’Agenzia
Normativa e prassi
L’indirizzo Pec va comunicato
con i servizi online dell’Agenzia
Può essere utilizzato per le notifiche a decorrere dal 1° luglio 2017. Anche dall’agente della riscossione, per le cartelle di pagamento e gli atti affidatigli da tutti gli enti creditori
A stabilirne le regole, il provvedimento del 28 giugno 2017, che integra e modifica il precedente dello scorso 3 marzo, con il quale veniva approvato anche il modello di comunicazione, diventato non più utilizzabile.
Il nuovo provvedimento prevede, infatti, che le informazioni al Fisco riguardanti l’indirizzo Pec (variazioni comprese) dove ricevere gli avvisi e gli atti dell’amministrazione finanziaria e della riscossione, che per legge devono essere notificati, viaggino esclusivamente attraverso le funzionalità disponibili nell’area specifica dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. La casella di recapito può essere intestata anche a un incaricato autorizzato, al coniuge o a un parente stretto. Non possono usufruire del sistema gli eredi e il rappresentante del minore, inabilitato o interdetto.
In buca, avvisi del Fisco e atti di riscossione Con la comunicazione dell’indirizzo Pec il contribuente manifesta, automaticamente, la volontà di voler ricevere, dal 1° luglio 2017, gli atti e gli avvisi che l’Agenzia delle Entrate deve notificare per legge in base all’articolo 60, comma 7, del Dpr 600/1973, alla casella di posta elettronica certificata comunicata.
L’indirizzo è utilizzabile, dalla stessa data, anche dall’agente della riscossione per la notifica delle cartelle di pagamento e degli atti di riscossione coattiva mediante ruolo, affidatigli da tutti gli enti creditori, anche diversi dall’Agenzia delle Entrate.
L’agente della riscossione, tuttavia, per i procedimenti propri, può continuare a notificare anche alle caselle Pec comunicate, fino al 30 giugno 2017, dalle persone fisiche non esercenti attività professionale o di impresa, non obbligate ad avere un indirizzo Ini-Pec. Questa opportunità decade, però, in caso di revoca dell’indirizzo o di comunicazione della Pec tramite i servizi telematici delle Entrate.
Ogni comunicazione, variazione e revoca della posta elettronica certificata ha effetto dal quinto giorno successivo a quello in cui l’ufficio attesta l’avvenuta ricezione.
Per confermare il buon fine della procedura, il sistema telematico invia un messaggio contenente un codice di validazione all’indirizzo comunicato. L’operazione consente la verifica dell’attivazione della casella e la disponibilità del richiedente.
A conferma e attestazione della registrazione, l’Agenzia mette a disposizione del contribuente l’esito e i termini dell’operazione, compresa la data in cui l’informazione è stata correttamente acquisita in Anagrafe tributaria, consultabili nella sezione “Storico operazioni” del servizio di acquisizione dell’indirizzo Pec. La procedura è considerata definitivamente conclusa quando:
- il gestore della casella del contribuente rilascia il messaggio con il codice di validazione
- il richiedente inserisce correttamente il codice di verifica.
In caso di scarto, le motivazioni sono indicate nella sezione “Storico operazioni”.
Se la casella è satura al secondo tentativo o risulta non attiva già dal primo, la notifica viene effettuata tramite i canali ordinari, anche se l’indirizzo resta in ogni caso valido per il futuro.
pubblicato Mercoledì 28 Giugno 2017
Ultimi articoli
Normativa e prassi 7 Novembre 2025
Immobili, le indennità di servitù dal 2024 rientrano nei redditi diversi
La nuova formulazione della norma di riferimento impone la tassazione delle somme percepite per la costituzione di diritti reali di godimento, anche se derivanti da esigenze di pubblica utilità L’indennità di servitù, corrisposta a titolo di saldo in relazione alla costituzione del diritto reale di godimento, come nel caso di una linea elettrica a servizio di un immobile ubicato in un’area interessata da un esproprio finalizzato alla realizzazione di un progetto di pubblica utilità, va tassata come reddito diverso.
Normativa e prassi 7 Novembre 2025
Liquidazione Iva di gruppo, focus sull’esonero dalla garanzia
In una risposta ad interpello l’Agenzia fa luce sui requisiti per fruirne con riguardo alle eccedenze di imposta a credito compensate tra le società che fanno parte del perimetro di liquidazione Con una risposta a un interpello, l’Agenzia fornisce chiarimenti sui requisiti per l’esonero dalla presentazione della garanzia per le eccedenze di credito Iva utilizzate in compensazione nell’ambito della liquidazione dell’Iva di gruppo (articolo 73 comma 3 del Dpr n.
Attualità 7 Novembre 2025
False comunicazioni dell’Agenzia anche a tema rimborsi
In caso di dubbi sulla veridicità delle comunicazioni ricevute apparentemente dalle Entrate, è sempre consigliabile consultare la pagina apposita sul sito istituzionale o rivolgersi all’assistenza Con l’avviso del 7 novembre, è descritta una falsa comunicazione in circolazione che, sfruttando illecitamente il logo dell’Agenzia delle entrate, informerebbe su un presunto rimborso fiscale €1495,39.
Attualità 6 Novembre 2025
Nuova campagna di phishing, sulla dichiarazione delle criptovalute
Una mail fraudolenta induce il destinatario a utilizzare un servizio telematico inesistente dell’Agenzia per effettuare la dichiarazione del proprio patrimonio in valuta virtuale L’Agenzia delle entrate segnala l’ennesimo caso di phishing finalizzato a ottenere i dati degli utenti.
