Attualità

23 Maggio 2017

Studi di settore: il Cassettoaccoglie nuovi dati condivisi

Attualità

Studi di settore: il Cassetto
accoglie nuovi dati condivisi

Le informazioni disponibili in rete consentono al contribuente di controllarne preventivamente la correttezza e di regolarizzare eventuali omissioni ed errori riscontrati

Studi di settore: il Cassetto|accoglie nuovi dati condivisi
Un nuovo, nutrito, pacchetto contenente le informazioni più significative dichiarate per l’applicazione degli studi di settore inserite, da oggi, nel cassetto fiscale dei titolari di partita Iva interessati. In particolare, il prospetto riepilogativo è aggiornato con il quinquennio 2011-2015.
La condivisione dei dati permette al contribuente di verificare la propria posizione e spiegare al Fisco eventuali anomali o correggere preventivamente irregolarità commesse.
È una delle tante modalità adottate dall’amministrazione finanziaria, sulla scia delle linee strategiche dettate dalla legge 190/2014, per incentivare la compliance e semplificare il confronto tra cittadino e amministrazione finanziaria, favorendo l’emersione spontanea delle basi imponibili.
 
Nuovi dati da verificare
Un prospetto pluriennale più ricco, quindi, nel cassetto fiscale dei contribuenti sottoposti agli studi di settore, con i principali dati dichiarativi relativi ai quinquenni 2009-2013, 2010-2014 e 2011-2015. Accedendo allo spazio web loro riservato, gli interessati potranno, quindi, visionare il contenuto del cassetto e intercettare eventuali anomalie nei dati dichiarati. Da verificare, per esempio, la mancata corrispondenza tra le “rimanenze finali” di un anno e le “esistenze iniziali” del successivo. Trovato l’errore, l’utente può regolarizzare la propria posizione, evitando che sia l’Agenzia a contestare le irregolarità commesse.
 
Per conoscere la tempistica con la quale sono messi a disposizione di contribuenti e intermediari i dati, le informazioni e i software di supporto agli studi di settore, secondo le indicazioni del provvedimento del 18 giugno 2015 (vedi “Studi di settore, zero controlli con ravvedimento e dialogo”), basta andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate e, dalla Home, seguire il percorso Cosa devi fare – Dichiarazioni – Studi di settore e parametri – Studi di settore – Informazioni generali.

pubblicato Martedì 23 Maggio 2017

Studi di settore: il Cassettoaccoglie nuovi dati condivisi

Ultimi articoli

Attualità 7 Giugno 2023

Concorso 900 posti zone alluvionate, un salvagente per recuperare la prova

I candidati del concorso a 900 posti di assistente tecnico presso l’Agenzia delle entrate che non hanno potuto partecipare alla prova oggettiva tecnico-professionale dello scorso 22 maggio a causa degli eventi alluvionali che hanno colpito le regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana, potranno, su istanza, sostenere la prova di recupero.

Analisi e commenti 7 Giugno 2023

Effetti della pseudonimizzazione – 1 Le regole Ue sulla tutela dei dati

Il Regolamento Ue 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 (General data protection regulation – Gdpr), che abroga la direttiva 95/46/Ce, all’articolo 1, contiene norme generali volte ad assicurare la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché disposizioni relative alla libera circolazione di tali dati.

Normativa e prassi 6 Giugno 2023

Flat tax, circolare in consultazione: osservazioni entro il 15 giugno

Disponibile online, da oggi, 6 giugno 2023, in consultazione pubblica, lo schema di circolare che fornisce chiarimenti sul nuovo regime della cosiddetta tassa piatta incrementale (o flat tax incrementale), introdotto dall’articolo 1, commi da 55 a 57, della legge di bilancio 2023.

Dati e statistiche 6 Giugno 2023

Mercato immobiliare residenziale il dettaglio regione per regione

Come di consueto, a corredo della pubblicazione del Rapporto immobiliare, sul sito dell’Agenzia delle entrate, l’Osservatorio del mercato immobiliare cura l’uscita delle Statistiche Regionali, prezioso approfondimento sull’andamento del mercato residenziale nell’anno 2022 in tutte le regioni italiane.

torna all'inizio del contenuto