15 Maggio 2017
Rapporto residenziale 2017:giù i tassi, su l’appeal dei mutui
Compravendite di abitazioni tramite prestiti ipotecari in rialzo ovunque, con recuperi analoghi per capoluoghi e comuni minori, le percentuali superano, in entrambi casi, il 27 per cento
Tassi di interesse ancora in discesa e rate più leggere muovono il ricorso al credito. Crescono, infatti, per il terzo anno consecutivo gli acquisti di abitazioni assistiti da mutuo ipotecario.
A metterlo in evidenza è il Rapporto immobiliare 2017 settore residenziale, pubblicato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e da oggi disponibile online.
Nel 2016, la crescita degli acquisti di abitazioni, con ricorso al mutuo ipotecario è stata piuttosto sostenuta. Nell’anno appena trascorso, infatti, i dati registrati a livello nazionale, hanno mostrato un deciso rialzo, +27,3% rispetto al 2015.

Tra le aree del Paese, i rialzi sono diffusi ovunque, con tassi di recupero analoghi per capoluoghi e comuni minori, poco sopra il 27%. Nei capoluoghi del Nord-est si osserva il massimo incremento, +32,4, mentre l’area del Nord-ovest è quella nella quale si osserva il maggior numero di compravendite assistite da ipoteca, 36,7% del totale nazionale, seguito dal Centro con quasi il 22 per cento.
La crescita del ricorso al credito per l’acquisto dell’abitazione, superiore a quella degli scambi, ha fatto aumentare l’incidenza dei mutui sulle corrispondenti compravendite effettuate da persone fisiche che, in rialzo di 3 punti percentuali raggiungono, il 48,5%, arrivando a sfiorare il 54% per i comuni capoluogo del Centro.
Il sostegno del mutuo è richiesto, in maggior parte, per l’acquisto di abitazioni di piccole e medie dimensioni.
Per finanziare l’acquisto di un’abitazione, 120mila euro medi
Nel 2016 sono stati erogati circa 120mila euro medi ad abitazione, valore che sale a 132mila euro nei capoluoghi ed è invece pari a 112 mila euro nei comuni non capoluoghi.

Complessivamente, nel 2016, gli istituti di credito hanno erogato 29,5 miliardi di euro, 6,5 miliardi in più del 2015, quando il capitale finanziato era di circa 23miliardi di euro, +27,8 per cento.
Come per l’Ntn Ip, gli aumenti sono diffusi in tutto il Paese con il tasso massimo per i comuni del Nord-est +22,4%, e minimo al centro, +16,5%.
Il capitale erogato rappresenta, a livello nazionale, circa il 65% della spesa d’acquisto, quota che scende al 57% circa nei capoluoghi e sale al 72% nei comuni minori.
Il valore delle abitazioni acquistate con mutuo ipotecario, ottenuto attraverso una stima, è risultato, nel 2016, di circa 46,3 miliardi di euro. Il valore finanziato rappresenta quindi circa il 64% della spesa di acquisto. La quota finanziata è minima al Centro, 61%, e massima nelle Isole, 73% circa.
Tassi d’interesse e rate ancora in discesa
Nell’anno appena trascorso, i tassi d’interesse, applicati alla prima rata, si portano ai minimi dall’inizio della serie e scendono al 2,31%, in calo di ulteriori 0,44 punti percentuali rispetto al 2015. I tassi risultano più elevati al Sud (2,56%) e al Centro (2,46%), mentre quelli più bassi si registrano al Nord (2,18%).
La diminuzione dei tassi di interesse, combinata alla sostanziale stabilità del capitale unitario e della durata si ripercuote sulla rata media mensile, che segna un’ulteriore calo passando dai 591 euro del 2015 ai 570 del 2016, -3,8 per cento. Sono le aree del Sud e delle Isole a mostrare il calo maggiore dei tassi d’interesse e, conseguentemente, della rata mensile che scende di circa il 7% e si porta intorno ai 500 euro medi.
Le condizioni del credito attraverso i prestiti ipotecari decisamente favorevoli, nel corso del 2016, si sono confermate di fondamentale importanza per la realizzazione degli scambi e il miglioramento della dinamica nel mercato residenziale.

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