Attualità

2 Aprile 2025

Progressi del Federalismo fiscale, l’Agenzia fa il punto in audizione

Il ruolo delle Agenzie (entrate ed entrate-Riscossione) nell’ambito del processo di attuazione del federalismo fiscale, con un approfondimento sulla gestione di tributi come l’Irap, le addizionali e le tasse automobilistiche, passando per la riscossione con F24 di Imu e Tari e per la collaborazione con i Comuni su vari fronti. Questo e altro, nell’audizione tenutasi oggi, 2 aprile, presso la Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale della Camera dei deputati, con la quale l’Agenzia ha fornito un aggiornamento sui progressi del federalismo. Per l’Amministrazione è intervenuto Sergio Cristallo, direttore centrale del Coordinamento normativo.

Il ruolo dell’Agenzia delle entrate
L’Agenzia delle entrate svolge un ruolo cruciale nella gestione dei tributi locali e nella collaborazione con le autorità regionali, garantendo assistenza, liquidazione, controllo e riscossione delle imposte. Collabora senza soluzione di continuità con Regioni e Province autonome nella gestione dell’Irap e dell’addizionale regionale all’Irpef. Questa collaborazione è regolata da convenzioni che prevedono:

  • l’assistenza ai contribuenti – l’Agenzia fornisce modelli di dichiarazione e software per la compilazione e il controllo delle dichiarazioni
  • la liquidazione delle imposte – le imposte vengono liquidate automaticamente in base alle dichiarazioni presentate
  • il controllo delle dichiarazioni – l’Amministrazione effettua controlli formali per garantire la correttezza delle dichiarazioni
  • l’accertamento – l’Agenzia verifica l’imponibile non dichiarato e gestisce le sanzioni per le violazioni
  • i rimborsi – gestisce la liquidazione e l’esecuzione dei rimborsi per imposte versate in eccesso
  • la riscossione – si occupa della riscossione spontanea e coattiva delle imposte dovute.

Stesse modalità sono seguite anche per la gestione dell’addizionale comunale all’Irpef.

Per quanto riguarda le tasse automobilistiche, tributi essenzialmente regionali, l’Agenzia entra in gioco per quelle dovute in Friuli-Venezia Giulia e Sardegna (Regioni a statuto speciale), occupandosi di riscossione, accertamento e contenzioso. Dal 2020, i pagamenti sono effettuati tramite il servizio PagoBollo, integrato con il Sistema PagoPA.
E sul fronte dei versamenti dei tributi locali, supporta la gestione della riscossione tramite modello F24 e ha recentemente implementato nuove modalità di versamento per l’Imu e altre imposte locali, facilitando il riversamento delle risorse ai Comuni.

Per supportare la pianificazione e gestione della loro autonomia tributaria, inoltre, l’Agenzia delle entrate offre servizi alle Regioni e agli enti locali. Questi servizi, disponibili gratuitamente, includono l’accesso a banche dati e informazioni utili per le funzioni istituzionali, come la gestione del catasto e la fiscalità locale. Tra le piattaforme utilizzate ci sono Siatel v2.0 e SISTER, che permettono l’interrogazione di dati catastali e fiscali.
Nel contesto del federalismo fiscale, garantisce un sistema catastale unitario, gestendo la qualità delle informazioni e facilitando la collaborazione con i Comuni. Sono previsti strumenti per migliorare lo scambio di dati e per il controllo degli atti di aggiornamento catastale. Inoltre, i Comuni possono accedere a informazioni mensili riguardanti la fiscalità locale, come variazioni di proprietà e immobili non dichiarati.
Infine, è stata attivata una collaborazione tra l’Agenzia, i Comuni e l’Istat per migliorare la gestione del territorio attraverso l’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane.

Servizi ai cittadini per la consultazione delle banche dati catastali
I Comuni possono offrire il servizio di visura catastale ai cittadini grazie a un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle entrate. Questo servizio, attivo da diversi anni, permette di evitare di recarsi presso gli uffici finanziari. A partire dal 30 dicembre 2024, le modalità di consultazione telematica sono state semplificate, rendendo gratuite le visure presso sportelli catastali decentrati autogestiti. Attualmente, ci sono oltre 200 sportelli attivi, e si prevede un aumento dei Comuni che adotteranno questo servizio.

Partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento dei tributi erariali
il sistema di collaborazione tra Comuni e Agenzia delle entrate è stato potenziato per migliorare l’efficacia dell’accertamento fiscale e semplificare l’accesso ai servizi catastali per i cittadini. La partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale è regolata da leggi specifiche e mira a combattere l’evasione fiscale. I Comuni possono inviare “segnalazioni qualificate” all’Agenzia delle entrate, basandosi su informazioni disponibili in Anagrafe Tributaria. Le segnalazioni, che riguardano vari ambiti, come commercio, urbanistica e proprietà edilizie, possono portare ad avvisi di accertamento, con i Comuni che ricevono una quota delle imposte e sanzioni riscosse. Dal 2009 al 2024, 1.210 Comuni hanno inviato circa 132mila segnalazioni, generando oltre 21.800 atti impositivi e un importo riscosso di circa 153 milioni di euro.

La riscossione delle entrate degli enti locali da parte di Agenzia delle entrate-Riscossione
Il sistema di riscossione degli enti locali è stato oggetto di significative riforme per migliorarne l’efficacia e semplificare le procedure, con l’obiettivo di garantire una gestione più efficiente delle entrate tributarie e patrimoniali. Dal 1° luglio 2017, con la creazione dell’Agenzia delle entrate-Riscossione (AdeR), gli enti locali possono affidare direttamente a questa Agenzia la riscossione delle proprie entrate tributarie. Le modalità di riscossione includono l’uso di risorse interne, l’affidamento a società strumentali, o direttamente ad AdeR, previa delibera. Negli anni, ci sono state varie evoluzioni normative che hanno modificato il sistema di riscossione, come l’introduzione dell’accertamento esecutivo per le entrate locali, che consente di avviare procedure di recupero senza la necessità di notificare una cartella di pagamento.
Nel 2021, è stata riformata la remunerazione del servizio di riscossione, eliminando l’aggio a carico del contribuente per i carichi affidati a partire dal 1° gennaio 2022. Inoltre, il decreto legislativo n. 110/2024 ha introdotto un riordino del sistema di riscossione, stabilendo una pianificazione annuale delle attività e un discarico automatico dei crediti non riscossi dopo cinque anni.
La riscossione avviene principalmente tramite cartelle di pagamento e avvisi di accertamento esecutivo. Negli ultimi anni, si è registrata una diminuzione degli affidamenti da parte dei Comuni, ma dal 2021 si è vista una leggera ripresa. L’Agenzia gestisce i debitori in modo unificato, cercando di ottimizzare le risorse e ridurre i costi per i contribuenti.

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