Attualità

31 Marzo 2025

L’Agenzia ricorda Francesco Marcone nel trentennale della sua uccisione

Il 31 marzo 1995 veniva assassinato Francesco Marcone, direttore dell’ufficio del registro di Foggia. La sua “colpa”, avere avuto il coraggio di opporsi e denunciare fenomeni di corruzione. “Il suo esempio ispira da 30 anni il cammino di chi crede nella giustizia e di tutti coloro che, nello Stato e nella società civile, si impegnano per mantenere vivo il significato di questa parola”, ha detto, ricordando il collega scomparso, il direttore dell’Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone, nel corso della cerimonia commemorativa che si è tenuta, come ogni anno dal tragico evento, oggi a Foggia.
Marcone, dopo aver scoperto un giro di malaffare messo in atto da falsi mediatori che assicuravano un rapido disbrigo di pratiche presso l’ufficio, inviò un esposto alla procura della Repubblica. A pochi giorni dalla denuncia, fu colpito a morte mentre apriva il portone di casa: aveva 57 anni, una moglie e due figli, ai quali ripeteva “lo Stato siamo noi”.

“Non c’è giustizia senza verità”
Scopo dell’omaggio dedicato ogni anno a questo eroe silenzioso è, in primo luogo, aiutare a non dimenticarne la testimonianza e l’eredita. Il suo esempio invita ad agire a tutti i costi, nel segno della legalità e della correttezza e più che mai quando si riveste un ruolo di servizio alla collettività.

Il filo conduttore degli eventi organizzati quest’anno è stato il motto “Non c’è giustizia senza verità”.
Oggi le celebrazioni sono iniziate, come di consueto, con un ricordo condiviso e la deposizione di una corona commemorativa presso la stele posta in memoria di Francesco Marcone nel piazzale adiacente gli uffici della direzione provinciale delle Entrate di Foggia. Oltre al direttore dell’Agenzia, Vincenzo Carbone, a rendere omaggio al collega scomparso tragicamente, i rappresentanti della direzione regionale e provinciale e numerosi dipendenti delle Entrate e semplici cittadini e cittadine. Presenti, i figli di Marcone, Daniela e Paolo, don Luigi Ciotti, il prefetto, Paolo Giovanni Grieco, il procuratore della Repubblica, Ludovico Vaccaro, e la sindaca della città, Maria Aida Episcopo.

Particolarmente sentito l’intervento del direttore dell’Agenzia, Vincenzo Carbone, che ha ringraziato l’associazione “Libera contro le mafie” per il costante e instancabile impegno contro l’illegalità. Affettuose espressioni di stima, inoltre, per i figli di Francesco, che anziché chiudersi nel dolore e nel silenzio non hanno “mai smesso di diffondere con tenacia i valori della giustizia e della legalità per trasformare l’orrore di una tragica perdita in un messaggio di impegno e speranza. Un dono per tutti noi”.

La giornata dedicata a Francesco Marcone è proseguita presso il Teatro comunale “Umberto Giordano” di Foggia dove alunne e alunni di vari istituti scolastici, hanno assistito allo spettacolo “Io sono Franco. Storia di Franco Marcone, un uomo normale”.

L’Agenzia ricorda Francesco Marcone nel trentennale della sua uccisione

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