14 Dicembre 2022
Due nuovi codici tributi, l’input arriva dall’Agenzia delle dogane
Con le risoluzioni n. 75 e n. 76 del 14 dicembre 2022, sono istituiti, su richiesta dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli, i codici tributi “5483” e “5482”. Devono essere indicati nel modello “F24 Accise” per versare, nel primo caso, l’imposta di consumo sulle sigarette elettroniche, nel secondo, sanzioni riguardanti violazioni relative ad accise e imposta di consumo sui tabacchi.
Risoluzione n. 75/2022
Debutta oggi il codice tributo “5483”. Arriva su richiesta delle Dogane per consentire il versamento dell’imposta di consumo per i prodotti che contengono nicotina secondo quanto detta l’articolo 62-quater.1, comma 1, del Dlgs n. 504/1995.
La norma prevede che i prodotti diversi dai tabacchi lavorati sottoposti ad accisa, contenenti nicotina e preparati allo scopo di consentire, senza combustione e senza inalazione, l’assorbimento di tale sostanza dall’organismo, anche tramite involucri funzionali al loro consumo, in pratica le sigarette elettroniche, sono assoggettati all’imposta di consumo pari a 22 euro per chilogrammo.
Nasce così il codice “5483”, denominato “Imposta di consumo per i prodotti che contengono nicotina di cui all’articolo 62-quater.1, comma 1, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504”. Si fa largo nella “Sezione Accise/Monopoli e altri versamenti non ammessi in compensazione” del modello “F24 Accise” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, indicando:
- nel campo “ente”, la lettera “M”
- nel campo “provincia”, la sigla della provincia della sede legale del produttore/importatore/rappresentante fiscale
- nel campo “codice identificativo”, nessun valore
- nel campo “rateazione”, nessun valore
- nel campo “mese” e “anno”, rispettivamente il mese e l’anno di immissione in consumo dei prodotti che contengono nicotina nel formato “MM” e “AAAA”.
Risoluzione n. 76/2022
Il codice tributo “5482” deve essere utilizzato, invece, per versare le sanzioni amministrative previste dal testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi (Dlgs n. 504/1995), nel caso di omesso versamento dell’accisa e dell’imposta di consumo o per le altre violazioni relative al settore tabacchi previste dall’articolo 61, comma 4, del Tu stesso.
L’identificativo, denominato “Sanzioni amministrative dovute dai trasgressori in materia di accise e imposta di consumo del settore tabacchi di cui all’articolo 61, comma 4, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504”, trova posto nella “Sezione Accise/Monopoli e altri versamenti non ammessi in compensazione” del modello “F24 Accise”, in corrispondenza della colonna “importi a debito versati”, specificando:
- nel campo “ente”, la lettera “M”
- nel campo “provincia”, la sigla della provincia della sede legale del depositario, soggetto obbligato o rappresentante fiscale
- nel campo “anno di riferimento”, l’anno di irrogazione della sanzione nel formato “AAAA”.
Nessun valore, invece, per i campi “codice identificativo”, “rateazione” e “mese”.
Ultimi articoli
Dati e statistiche 5 Novembre 2025
Entrate tributarie erariali: i dati dei primi nove mesi 2025
Il gettito complessivo mostra un aumento contenuto delle imposte dirette, che registrano un incremento di 807 milioni di euro, e una crescita più marcata delle indirette, salite di 7.
Normativa e prassi 5 Novembre 2025
Assicurazioni, obbligo di ritenuta anche per la stabile organizzazione
Il ruolo di sostituto d’imposta per l’adempimento sulle provvigioni spetta anche ai soggetti non residenti per i redditi corrisposti nel territorio nazionale, attraverso la propria sede fissa in Italia Dal 1° gennaio 2024, gli agenti e i mediatori di assicurazione sono tornati a essere soggetti alla ritenuta d’acconto sulle provvigioni, secondo quanto previsto dall’articolo 25-bis del Dpr n.
Attualità 4 Novembre 2025
Nuovo allarme truffa dall’Agenzia: tema, la tassazione di redditi esteri
La comunicazione ingannevole, riconoscibile da firma e timbri visibilmente contraffatti, invita a versare, nel giorno stesso, un determinato importo a titolo di ritenuta alla fonte L’Amministrazione finanziaria avverte che circolano false comunicazioni, a nome dell’Agenzia delle entrate, che chiedono la corresponsione, entro la giornata, di presunte ritenute alla fonte sui redditi e flussi finanziari esteri.
Normativa e prassi 4 Novembre 2025
Tassa etica: quando dovuta, anche i forfettari devono versarla
L’Agenzia spiega come calcolare l’imposta per chi svolge attività sensibili e aderisce al regime agevolato, indicando anche i codici tributo e le modalità di pagamento Se esercitano attività rientranti tra quelle individuate dalla relativa disciplina (articolo 1, comma 466, legge n.