11 Agosto 2022
Imprese dell’economia sociale, dal 13 ottobre le nuove istanze
Dalle ore 12 del 13 ottobre potranno essere presentate le nuove domande di accesso all’agevolazione destinata alle “Imprese dell’economia sociale”. Il Mise ha infatti deciso di perfezionare la misura per semplificare e facilitare i finanziamenti diretti agli investimenti proposti dalle imprese sociali, culturali e creative, e alle cooperative con qualifica di Onlus. A darne notizia una nota pubblicata sul sito del ministero.
L’incentivo, il cui scopo è promuovere e rafforzare attività imprenditoriali che puntano a raggiungere obiettivi di particolare interesse pubblico e sociale su tutto il territorio nazionale, spetta per gli interventi non inferiori a 100mila euro al netto dell’Iva e non superiori a 10 milioni di euro. Sono agevolabili, ad esempio, gli interventi che determinano l’aumento occupazionale delle categorie svantaggiate, l’inclusione di soggetti vulnerabili, oppure finalizzati alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’ambiente e del tessuto urbano, dei beni storico-culturali o al perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale. Rientrano nella misura anche i lavori realizzati sui fabbricati e sulle infrastrutture dell’azienda come pure gli investimenti per programmi informatici, brevetti e licenze.
La dote a disposizione è di circa 200 milioni di euro e l’agevolazione diventerà operativa alla sottoscrizione della Convenzione tra il ministero dello Sviluppo economico, l’Abi e la Cassa depositi e prestiti, mentre l’erogazione dei finanziamenti sarà gestita da Invitalia.
Le modalità attuative della misura “riformata” sono definite nel decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’8 agosto 2022, che delinea i requisiti oggettivi e soggettivi necessari per usufruire dell’incentivo. Il Dm prevede, tra l’altro, la chiusura del canale telematico per la presentazione delle domande secondo la precedente versione dell’agevolazione in data 8 agosto 2022 e ne dispone la riapertura, come anticipato, a partire dal prossimo 13 ottobre a patto che sia stata siglata la convenzione tra Mise, Abi e Cdp sopra richiamata. Le istanze dovranno essere inoltrate tramite Pec all’indirizzo es.imprese@pec.mise.gov.it, dal legale rappresentante dell’impresa o da un suo procuratore mediante firma digitale, corredate della documentazione indicata nelle domande stesse.
Il beneficio si concretizza nella concessione di un finanziamento di durata fino a 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni, al tasso agevolato dello 0,5% annuo, a cui deve essere associato un finanziamento bancario, a tasso di mercato e di pari durata, concesso da una banca scelta dall’impresa.
Ultimi articoli
Attualità 6 Novembre 2025
Nuova campagna di phishing, sulla dichiarazione delle criptovalute
Una mail fraudolenta induce il destinatario a utilizzare un servizio telematico inesistente dell’Agenzia per effettuare la dichiarazione del proprio patrimonio in valuta virtuale L’Agenzia delle entrate segnala l’ennesimo caso di phishing finalizzato a ottenere i dati degli utenti.
Normativa e prassi 6 Novembre 2025
Corsi di lingua: no all’esenzione Iva se manca il riconoscimento pubblico
Non basta ottenere un finanziamento pubblico per accedere all’agevolazione, ma è necessario che l’attività didattica sia formalmente certificata in termini di qualità e di finalità educativa Non è possibile applicare il regime di esenzione Iva disciplinato dall’articolo 10 del Dpr n.
Dati e statistiche 5 Novembre 2025
Entrate tributarie erariali: i dati dei primi nove mesi 2025
Il gettito complessivo mostra un aumento contenuto delle imposte dirette, che registrano un incremento di 807 milioni di euro, e una crescita più marcata delle indirette, salite di 7.
Normativa e prassi 5 Novembre 2025
Assicurazioni, obbligo di ritenuta anche per la stabile organizzazione
Il ruolo di sostituto d’imposta per l’adempimento sulle provvigioni spetta anche ai soggetti non residenti per i redditi corrisposti nel territorio nazionale, attraverso la propria sede fissa in Italia Dal 1° gennaio 2024, gli agenti e i mediatori di assicurazione sono tornati a essere soggetti alla ritenuta d’acconto sulle provvigioni, secondo quanto previsto dall’articolo 25-bis del Dpr n.