Attualità

12 Luglio 2021

Otto per mille 2019: ripartita la quota assegnata allo Stato

Le quote dell’8‰ dell’Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2019, destinate a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario, sono state ripartire tra le diverse categorie di intervento.
La notizia arriva con il comunicato della Presidenza del consiglio dei ministri, inserito nella Gazzetta Ufficiale n. 164 del 10 luglio 2021, nel quale è indicato che, nell’apposita sezione del sito internet governativo, sono pubblicati i Dpcm del 9 aprile scorso di assegnazione. Per ogni categoria di intervento trovano spazio gli allegati riguardanti le istanze presentate, quelle ammesse ed escluse, le graduatorie e i progetti ammessi alla valutazione della commissione e quelli ammessi al finanziamento per l’anno 2019.

Si tratta, in particolare, delle categorie di intervento relative a:

  • interventi straordinari per fame nel mondo
  • calamità naturali
  • assistenza ai rifugiati e ai minori non accompagnati
  • conservazione di beni culturali.

La quota attribuita allo Stato riguardante gli interventi straordinari per la conservazione dei beni culturali è stata divisa per cinque in base alle aree geografiche del Nord Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria), del Nord Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria), Isole (Sicilia, Sardegna) e fino al 2026 le domande riguardanti questa categoria sono destinate agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016 nei comuni indicati negli allegati 1, e 2 e 2 bis dell’articolo 21-ter, del Dl n. 8/2017.

Le domande di assegnazione sono state presentate entro il 30 settembre scorso da amministrazioni pubbliche, persone giuridiche, enti pubblici e privati, non aventi finalità di lucro, e riguardano le diverse categorie.

L’assegnazione delle quote dell’8‰ viene effettuata da apposite commissioni tecniche di valutazione a cui partecipano anche i rappresentanti dei ministeri direttamente interessati.
Gli interventi ammissibili devono presentare il carattere della straordinarietà, consistente nella effettiva estraneità rispetto all’attività di ordinaria. Deve, quindi, trattarsi di interventi non compresi nella programmazione e destinazione delle risorse finanziarie ordinarie.

Interventi di contrasto alla fame nel mondo
Devono essere diretti alla realizzazione di progetti finalizzati all’obiettivo dell’autosufficienza alimentare nei Paesi in via di sviluppo, e alla qualificazione di personale locale da destinare a compiti di contrasto delle situazioni di sottosviluppo e denutrizione o di pandemie e di emergenze umanitarie che minacciano la sopravvivenza delle popolazioni ivi residenti.
Il Dpcm assegna un importo pari a 10.128.814,21 euro, a fronte di 119 istanze presentate, di cui 109 sono state ammesse alla valutazione della Commissione, 14 sono state escluse, 108 sono entrate nella graduatoria e 45 sono state ammesse a contributo.

Interventi in caso di calamità naturali
Si tratta di quelli diretti alla realizzazione di opere, nonché gli studi, i lavori, i monitoraggi finalizzati alla tutela della pubblica incolumità da fenomeni geo-morfologici, idraulici, valanghivi, metereologici, di incendi boschivi e sismici. Il ripristino dei beni riguarda i beni pubblici, compresi i beni culturali e gli immobili adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica dello Stato, degli enti locali territoriali, e del Fondo edifici di culto, danneggiati o distrutti dalle medesime tipologie di fenomeni di calamità naturali ammesse al riparto.
Il Dpcm assegna 10.128.814,21 euro, a fronte di 46 domante pervenute, di cui 41 sono state ammesse alla valutazione della Commissione, 12 sono state escluse, 35 sono entrate in graduatoria e 8 sono state ammesse al contributo.

Interventi di assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati
Riguarda soggetti ai quali, secondo la normativa vigente, sono riconosciute forme di protezione internazionale o umanitaria e coloro che hanno fatto richiesta di tale protezione, purché privi di mezzi di sussistenza e ospitalità in Italia.
In questo caso il Dpcm assegna 9.642.774,05 euro per l’anno 2019. Sono stati presentati 41 progetti, di questi ne sono stati ammessi 35 alla valutazione della Commissione, 12 sono stati esclusi, 29 sono entrati in graduatoria e tutti sono stati finanziati in relazione al budget disponibile.

Interventi di conservazione di beni culturali
Deve trattarsi di interventi (volti al restauro, alla valorizzazione, alla fruibilità da parte del pubblico di beni immobili –  inclusi quelli adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica – o immobili, che presentano un particolare interesse, architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, scientifico, bibliografico e archivistico) per i quali sia intervenuta la verifica o la dichiarazione dell’interesse culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs. n. 42 del 2004).
Il budget assegnato a questi progetti dal Dpcm relativo è pari a 9.642.774,05 euro per l’anno 2019.
Sono state presentate 56 domande di assegnazione, di queste 23 sono state ammesse alla valutazione della competente Commissione, 37 sono state escluse, 21 progetti sono entrati in graduatoria e tutti sono risultati finanziati in base al budget disponibile.

Otto per mille 2019: ripartita la quota assegnata allo Stato

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