24 Novembre 2020
Sulla strada del “Cashless”, Ruffini ne parla in Commissione Finanze
Dal 1° gennaio 2021, registri, liquidazioni periodiche e dichiarazione annuale Iva precompilati. È quanto ha anticipato il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso dell’audizione informale, in video-conferenza, di questo pomeriggio, davanti alla VI Commissione Finanze della Camera dei deputati, nell’ambito della discussione congiunta di due risoluzioni riguardanti, rispettivamente, la tracciabilità elettronica dei pagamenti e la semplificazione dei relativi adempimenti, anche al fine di contrastare l’evasione fiscale.
Il direttore ha innanzitutto descritto le molteplici misure messe in campo con lo scopo di incentivare, soprattutto nei settori in cui l’uso del contante è ancora molto diffuso, l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici secondo il piano “Italia Cashless”, tra questi, la lotteria degli scontrini, la riduzione del limite massimo di utilizzo del contante, l’introduzione del credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate ai commercianti e ai professionisti per le transazioni effettuate con moneta elettronica, a condizione che i ricavi o i compensi dell’anno precedente siano inferiori a 400mila euro, la possibilità di usufruire delle detrazioni Irpef per le spese effettuate attraverso strumenti di pagamento tracciabili, il meccanismo del cashback, che prevede un rimborso del 10% per gli acquisti effettuati fisicamente negli esercizi commerciali tramite pagamenti tracciabili da parte di soggetti maggiorenni, residenti, fuori dall’attività di impresa, arte o professione. Ruffini ha ricordato i diversi vantaggi che derivano dall’impiego degli strumenti elettronici di pagamento per i consumatori, che potrebbero optare per modalità di pagamento più rapide e sicure, per gli esercenti, per i quali la “gestione” del denaro contante è onerosa e rischiosa e per lo Stato, come stimolo all’emersione di base imponibile e di contrasto all’evasione fiscale e, quindi, di rilancio dell’economia. “L’abbandono progressivo del contante” ha evidenziato Ruffini “con la conseguente emersione dell’economia sommersa e la riduzione del tax gap, rappresenta oggi la premessa per la modernizzazione del Paese, ma anche uno stimolo all’innovazione e all’economia digitale. Si tratta di porre le basi per una nuova cultura fiscale”.
Al passo con l’evoluzione dei sistemi informatici sono state attivate numerose innovazioni finalizzate, ha fatto notare il direttore, non soltanto a contrastare l’evasione fiscale ma anche a semplificare gli adempimenti a carico dei contribuenti. Un esempio molto rappresentativo è l’introduzione della fatturazione elettronica e la memorizzazione dei dati dei corrispettivi giornalieri con trasmissione all’amministrazione finanziaria. Anche in questo caso l’Agenzia ha cercato di ridurre al massimo l’impatto per gli operatori economici consentendo l’utilizzo di strumenti già largamente presenti sul mercato. È stato messo a disposizione, inoltre, un software gratuito e predisposta una procedura web per consentire a chi effettua poche operazioni commerciali di adempiere all’obbligo senza dovere acquistare o adattare un registratore di cassa.
Sul fronte della semplificazione delle modalità di emissione delle certificazioni dei corrispettivi, Ruffini ha inoltre affermato che sono già disponibili registratori telematici integrati con i dispositivi Pos. Alcuni Pos evoluti (gli smart-Pos) sono in grado di unificare, in un unico strumento, le funzioni di terminale di pagamento con funzionalità aggiuntive. Tali apparecchi hanno all’interno memoria e caratteristiche del registratore telematico e sono, pertanto, utilizzabili non solo per il pagamento ma anche per l’adempimento fiscale di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi e, più in generale, per automatizzare i processi gestionali delle imprese.
Il direttore ha sottolineato che “L’Agenzia delle entrate, nel corso degli anni, ha potenziato la gamma di servizi offerti e l’attività di assistenza all’utenza, incentivando la semplificazione e la digitalizzazione degli adempimenti, al fine di erogare servizi di qualità, garantire il corretto e tempestivo adempimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti e instaurare una costante cooperazione tra le parti, basata sulla trasparenza, che possa favorire comportamenti virtuosi”.
E, al riguardo, l’anno nuovo porta un’importante novità per i soggetti Iva residenti e stabiliti in Italia. Dal 1° gennaio 2021 l’Agenzia delle entrate, ha informato Ruffini, mette a loro disposizione in un’apposita area riservata del sito internet le bozze dei registri, delle liquidazioni periodiche e della dichiarazione annuale Iva.
Per quel che compete all’Agenzia, ha concluso il direttore, l’amministrazione finanziaria “può limitarsi a sottolineare che circa 1,4 milioni di operatori Iva (su una platea potenziale stimata in 1,5 milioni di contribuenti) hanno già adottato il registratore telematico o la procedura web dell’Agenzia delle entrate e stanno effettuando la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi”.
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