22 Giugno 2020
Dl “Rilancio” a piccole dosi – 15 Via libera ai nuovi Pir
La misura introdotta con il Dl “Rilancio” è di carattere strutturale, orientata a incentivare gli investimenti, sia in capitale di rischio sia in capitale di debito, nell’economia reale e, in particolare, nel mondo delle società non quotate. In pratica, sulla base della disciplina generale prevista per i Pir, con le varianti contenute nell’articolo 136 del Dl “Rilancio” si tende a convogliare in maniera ancor più vantaggiosa e consistente gli investimenti verso imprese di minori dimensioni, offrendo la possibilità agli investitori di costituire un secondo Pir, con vincoli di investimento più specifici e alternativi rispetto all’impianto normativo iniziale. E infatti, questi strumenti sono già stati ribattezzati “Pir Alternativi”.
La natura alternativa dei Pir di nuova generazione
In primo luogo, tra gli investimenti qualificati, oltre agli strumenti finanziari “classici”, sono ora incluse anche fonti di finanziamento alternative al canale bancario, quali concessione di prestiti e acquisizione dei crediti delle imprese. Più in generale, gli investimenti qualificati saranno quindi composti da strumenti finanziari anche non negoziati in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione, emessi o stipulati con imprese radicate in Italia, ma diverse da quelle i cui titoli azionari formano i panieri degli indici Ftse Mib e Ftse Mid Cap della Borsa italiana o indici equivalenti di altri mercati regolamentati. Tra gli investimenti qualificati, quindi, come già accennato, oltre agli strumenti finanziari, saranno incluse anche fonti di finanziamento alternative al canale bancario, quali concessione di prestiti e acquisizione dei crediti delle imprese.
Anche il fisco in aiuto dei nuovi Pir
Si ampia l’entità delle somme investite non tassabili. Le disposizioni del decreto, infatti, prevedono sia un vincolo di concentrazione degli investimenti pari al 20%, sia limiti più estesi rispetto all’entità degli investimenti detassati pari a 150.000 euro all’anno e a 1.500.000 euro complessivamente. Due nuovi tetti tax free decisamente più vantaggiosi rispetto ai Pir tradizionali, i cui limiti erano 30 mila euro annui e 150 mila euro complessivi.
Una molteplicità di soluzioni per costituire un Pir
La costituzione del nuovo Pir è possibile rivolgendosi ad un’ampia categoria di intermediari. Infatti gli investimenti qualificati possono essere effettuati, oltre che tramite Oicr aperti e contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione, anche tramite Fia, come Eltif, fondi di private equity, fondi di private debt e fondi di credito.
Due Pir in un portafoglio singolo
L’unicità del Pir va ora intesa nel senso che ciascun contribuente può costituire un Pir ordinario e/o un nuovo Pir “alternativo”. Naturalmente, resta fermo il principio che ogni Pir non potrà avere più di un titolare, ma a tale limitazione si aggiunge la seguente finestra: una persona fisica potrà comunque sottoscrivere un Pir ordinario e un Pir avente i nuovi vincoli d’investimento che caratterizzano la nuova formulazione del Pir “alternativo”.
Un piccolo obiettivo, ma un grande “stimolo” alle piccole e medie imprese
Obiettivo dei Pir alternativi è potenziare ulteriormente il ruolo del risparmio come risorsa finanziaria collettiva indirizzandolo su investimenti illiquidi, così da stimolare direttamente il tessuto imprenditoriale italiano delle imprese di piccole dimensioni. La finalità è quindi di favorire l’afflusso di risorse alle piccole e medie imprese non quotate, il cui accesso al capitale, tradizionalmente difficile, è ancora più arduo e complesso in una fase di forte pressione creata dall’attuale emergenza epidemiologica.
continua
La prima puntata è stata pubblicata venerdì 22 maggio 2020
La seconda puntata è stata pubblicata lunedì 25 maggio 2020
La terza puntata è stata pubblicata mercoledì 27 maggio 2020
La quarta puntata è stata pubblicata venerdì 29 maggio 2020
la quinta puntata è stata pubblicata lunedì 1° giugno 2020
la sesta puntata è stata pubblicata mercoledì 3 giugno 2020
La settima puntata è stata pubblicata giovedì 4 giugno 2020
L’ottava puntata è stata pubblicata venerdì 5 giugno 2020
La nona puntata è stata pubblicata lunedì 8 giugno 2020
La decima puntata è stata pubblicata mercoledì 10 giugno 2020
L’undicesima puntata è stata pubblicata venerdì 12 giugno 2020
La dodicesima puntata è stata pubblicata lunedì 15 giugno 2020
La tredicesima puntata è stata pubblicata mercoledì 17 giugno 2020
La quattordicesima puntata è stata pubblicata venerdì 19 giugno 2020

Ultimi articoli
Normativa e prassi 21 Ottobre 2025
Compensi ai progettisti esteri: niente Iva, ma ritenuta al 30%
L’Amministrazione pubblica italiana, in qualità di sostituto d’imposta, è tenuta a operarla al momento del pagamento del premio corrisposto L’Agenzia delle entrate, con la risposta n.
Attualità 21 Ottobre 2025
Split payment 2026, il Mef aggiorna gli elenchi
Eventuali errori o mancate inclusioni negli elenchi potranno essere segnalate fornendo idonea documentazione con l’apposito modulo di richiesta disponibile sul sito del Df Disponibili sul sito del Dipartimento finanze gli elenchi degli enti, fondazioni e società aggiornati al 20 ottobre 2025 tenuti ad applicare lo split payment per il 2026.
Attualità 21 Ottobre 2025
Guida all’acquisto della casa: online la nuova edizione aggiornata
In un’unica pubblicazione sono illustrati i principali aspetti fiscali e le agevolazioni che interessano chi sta pensando di comprare una nuova abitazione È online sul sito dell’Agenzia delle entrate, nella sezione “L’Agenzia informa”, l’edizione aggiornata della guida all’acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni fiscali.
Normativa e prassi 20 Ottobre 2025
Certificazioni uniche, le regole per la richiesta massiva dei dati
In via sperimentale, per il primo anno gli intermediari avranno a disposizione le Cu 2025 relative all’anno d’imposta 2024.