Normativa e prassi

8 Maggio 2020

Corrispettivi con procedura web se manca la “porta di comunicazione”

I dati sui corrispettivi giornalieri incassati mediante distributori automatici sprovvisti di “porta di comunicazione”, messi a disposizione del cliente per il lavaggio dei propri animali, possono essere trasmessi telematicamente al Fisco mediante l’apposita procedura web disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate. In ogni caso, con la stessa procedura è necessario emettere un documento commerciale riepilogativo delle somme riscosse nel giorno con vending machine. È quanto precisa l’Agenzia delle entrate con la risposta n. 125/2020.

L’istante, titolare di una impresa individuale di tosatura e lavaggio di animali domestici, ha acquistato un sistema self service di lavaggio e asciugatura cani, e un distributore automatico di guanti, shampoo, asciugamano e altri materiali utili per effettuare da soli la “toeletta” ai propri animali.
Entrambi gli apparecchi, situati all’interno del locale di 30 mq dove si svolge l’attività, sono stati censiti sul sito dell’Agenzia delle entrate e dotati dei rispettivi Qr code, ma non hanno, precisa il contribuente, una “porta di comunicazione” che consenta la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri all’amministrazione finanziaria.

Ciò detto, l’istante chiede se le informazioni relative agli incassi derivanti dall’utilizzo dei due self service debbano essere trasmessi al Fisco obbligatoriamente da cellulare con l’apposita App oppure se sia possibile inviare i dati tramite il documento elettronico dal portale “Fatture e Corrispettivi” dal sito delle Entrate.
Nello specifico, l’esercente chiede se, tramite la procedura web, è sufficiente aggiungere nella descrizione prodotto/servizio del documento elettronico predisposto per le altre attività svolte nel locale, alle voci 1) lavaggio, 2) tosatura, già inscritti, anche la voce 3) incassi self service.

L’Agenzia ripropone il quadro normativo e di prassi a cui si deve far riferimento per risolvere il dubbio del contribuente.
In particolare, la risposta dell’amministrazione ricorda che gli esercenti di commercio al minuto, dal 1° gennaio 2020, devono memorizzare elettronicamente e trasmettere al Fisco i dati relativi ai corrispettivi giornalieri. L’adempimento, per i soggetti passivi che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici, è diventato obbligatorio dal 1° aprile 2017 (articolo 2, Dlgs n. 127/2015).
I provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle entrate del 30 giugno 2016 (vedi articolo “Corrispettivi da vending machine: le regole per trasmetterli on line”) e del 30 marzo 2017 (vedi articolo “Corrispettivi da vending machine: la via senza porta di comunicazione”) hanno definito una serie di regole attuative dell’adempimento, delineando, tra l’altro, le caratteristiche distintive del distributore automatico, detto anche vending machine, inteso come qualsiasi apparecchio che eroga beni e servizi, costituito almeno da una serie di componenti hardware tra loro collegate, tra cui una “porta di comunicazione” in grado di trasferire digitalmente i dati a un dispositivo idoneo a trasmettere le informazioni al sistema dell’amministrazione finanziaria.

Nello specifico, il richiamato provvedimento del 30 marzo 2017, contenente le specifiche tecniche di trasmissione, prende in considerazione anche le vending machine prive di “porta di comunicazione” e stabilisce che “…l’acquisizione dei dati del Sistema master descritti nell’allegato “Tipi Dati per i Corrispettivi” avviene manualmente. (…)”, mentre la trasmissione telematica dei dati “avviene al momento della rilevazione manuale dei dati di vendita dalla vending machine, in prossimità della stessa e utilizzando un “dispositivo mobile” censito dal sistema dell’Agenzia delle entrate, così come definito dalle specifiche tecniche allegate al presente provvedimento”.
Lo stesso documento prevede che nel caso in cui nello stesso locale in cui si trova la vending machine l’esercente effettui cessioni di beni o prestazioni di servizi soggette alla memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi attraverso Registratore telematico, quest’ultimo possa essere utilizzato anche per trasmettere online  i dati dei corrispettivi relativi ai distributori automatici.

L’Agenzia aggiunge inoltre che, ai fini della memorizzazione elettronica e della trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri e del rilascio del documento commerciale, in alternativa al Registratore telematico è possibile utilizzare i “vecchi” registratori di cassa adattati ai Registratori telematici, o fare uso della procedura messa gratuitamente a disposizione dei contribuenti nell’area riservata del sito web dell’Agenzia e attiva anche da dispositivi mobili (provvedimento 18 aprile 2019, vedi articolo “Invio corrispettivi giornalieri: restyling per le regole operative”).

In definitiva, chiarisce l’Agenzia, la soluzione proposta dall’istante risulta corretta rispetto alle regole stabilite da normativa e prassi, in quanto consente di trasmettere tramite la procedura web sopra richiamata anche i corrispettivi giornalieri incassati mediante le vending machine presenti nel medesimo locale. Il contribuente dovrà in ogni caso emettere attraverso la stessa procedura un documento commerciale riepilogativo dei corrispettivi giornalieri incassati tramite i self service.

Corrispettivi con procedura web se manca la “porta di comunicazione”

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