1 Ottobre 2025
Bonus carta giornali e riviste: al via le richieste per il 2025
Un mese di tempo per richiedere il tax credit pari al 30% dei costi sostenuti nel 2024 dalle case editrici per stampare le pubblicazioni cartacee. La somma riconosciuta sarà spendibile tramite F24
È il momento di pensare al bonus carta 2025. Le case editrici hanno tempo dalle ore 12 di oggi, 1° ottobre, e fino alle 17 del 31 ottobre 2025, per richiedere l’incentivo introdotto per promuovere le pubblicazioni su carta stampata.
La domanda, relativa alle spese sostenute nello scorso anno, deve essere inviata esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura disponibile nell’area riservata del portale www.impresainungiorno.gov.it, una volta effettuata l’autenticazione tramite Sistema pubblico di identità digitale (Spid) o Carta nazionale dei servizi (Cns) oppure Carta d’identità elettronica (Cie).
Per collegarsi alla pagina del sito dedicata al dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri, denominata “Sportello telematico delle misure di sostegno all’ Editoria” (https://pa.impresainungiorno.gov.it/die/), occorre selezionare dal menu la voce “L’impresa e la PA”/”Servizi”/”presidenza del consiglio dei ministri – dipartimento per l’informazione e l’editoria”.
Credito d’imposta per la carta acquistata nel 2024
Il contributo 2025 è riconosciuto in relazione alle spese sostenute nel 2024 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa dei quotidiani e periodici. Non rientrano nell’agevolazione i prodotti editoriali espressamente esclusi dall’articolo 4, comma 183, legge n. 350/2003 (ad esempio, quotidiani e periodici ceduti gratuitamente o venduti per corrispondenza, e le pubblicazioni pornografiche).
Il credito è calcolato al netto della carta utilizzata per le inserzioni pubblicitarie.
L’incentivo non è cumulabile con altre agevolazioni riconosciute, per le stesse voci, da disposizioni statali, regionali o europee e con i contributi diretti previsti dal Dlgs n. 70/2017 a favore del settore dell’editoria.
Nel caso in cui gli stanziamenti non siano sufficienti a soddisfare l’ammontare dei crediti d’imposta complessivamente richiesti, la somma disponibile sarà ripartita tra i beneficiari in misura proporzionale all’importo richiesto.
Con la domanda anche il riepilogo delle fatture
Insieme alla richiesta, il contribuente deve allegare, compilato, il “prospetto analitico elenco fatture” in formato excel (.xlsx), firmato digitalmente in formato CADES “.P7m” dal legale rappresentante dell’impresa. Nel file devono essere riportati gli elementi identificativi e l’importo di ogni singola fattura al netto della spesa relativa alle pagine pubblicitarie (al netto dell’Iva). Quest’anno, allo schema è stata aggiunta una colonna riservata al codice fiscale del fornitore.
La stessa tabella è scaricabile per la compilazione anche all’interno della procedura di presentazione della domanda sul portale www.impresainungiorno.gov.it.
Il dipartimento precisa che il sistema prevede un doppio caricamento del prospetto: una prima volta in formato .xlsx (senza firma digitale) e una seconda in formato .P7M (con firma digitale CADES).
Alla domanda va allegata anche la certificazione della spesa effettuata, firmata digitalmente dal revisore legale che la redige (schema essenziale di certificazione).
Breve storia del tax credit
L’agevolazione, ricordiamo, ha visto la luce per la prima volta con il decreto “Rilancio”, come misura di sostegno anti-Covid e riguardava la carta acquistata dagli editori nel 2019. Successivamente l’incentivo è stato prorogato e rimodulato. Da ultimo, la legge di bilancio 2024 ne ha riconfermato l’applicazione per il biennio 2024-2025 nella misura del 30% delle spese sostenute, rispettivamente negli anni 2023 e 2024, entro il limite di 60 milioni di euro per ciascun anno, che costituisce limite massimo di spesa. La proroga dell’agevolazione era subordinata all’approvazione della Commissione Ue, arrivata con decisione del 4 luglio 2024.
Beneficiari, gli editori di quotidiani e periodici stampati
Possono chiedere di usufruire del credito d’imposta le imprese che producono quotidiani e periodici disponibili in formato cartaceo. Il sito del dipartimento per l’Informazione e l’Editoria specifica che nel 2025 possono accedere all’incentivo le imprese:
- con sede legale in uno Stato dell’Unione Europea o nello Spazio economico europeo
- residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia oppure con una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale agevolabile
- con codice Ateco 2025 58.12 (edizione di quotidiani) o 58.13 (edizione di riviste e periodici), corrispondenti ai precedenti codici di classificazione ATECO 2007 58.13 (edizione di quotidiani) e 58.14 (edizione di riviste e periodici)
- iscritte al Registro degli operatori della comunicazione (Roc)
- non sottoposte a liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.
Riconosciuto il credito, al via l’utilizzo con il modello F24
Terminata la fase istruttoria delle richieste pervenute, il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria pubblicherà sul proprio sito l’elenco, approvato con decreto del Capo del dipartimento, dei beneficiari e l’importo a ognuno assegnato.
Il tax credit può essere utilizzato soltanto in compensazione, presentando il modello di pagamento F24 (codice tributo 6974) attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari.
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