Normativa e prassi

9 Aprile 2025

Concordato preventivo 2025-2026, ok al modello per le nuove adesioni

Approvato, con provvedimento direttoriale del 9 aprile, insieme alle relative istruzioni, un nuovo modello per la comunicazione dei dati rilevanti, necessari elaborare la proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026. Il modello, da quest’anno, potrà viaggiare anche autonomamente rispetto alla dichiarazione dei redditi, la cui scadenza non coincide con quella dell’adesione al Cpb. La novità è riportata nelle istruzioni alla compilazione.

Il modello è destinato esclusivamente ai contribuenti che, nel periodo d’imposta 2024, hanno esercitato prevalentemente attività economiche nei settori dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio, per le quali risultano approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale, e che intendono aderire alla proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026.

La trasmissione dei dati all’Agenzia delle entrate dovrà avvenire esclusivamente in modalità telematica. In particolare, i contribuenti interessati possono utilizzare il nuovo modello tramite i servizi Entratel o Fisconline, oppure avvalendosi di professionisti abilitati. In quest’ultimo caso, dopo l’invio, gli incaricati forniranno al contribuente un prospetto dettagliato con i dati trasmessi. Il tutto rispettando la procedura indicata nelle specifiche tecniche, che saranno approvate a breve.

L’avallo del nuovo modello si inserisce nel contesto del Dlgs n. 13/2024, che mira a razionalizzare sempre più gli obblighi dichiarativi e a favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo di minori dimensioni.

Concordato preventivo 2025-2026, ok al modello per le nuove adesioni

Ultimi articoli

Normativa e prassi 5 Dicembre 2025

Case modulari “chiavi in mano”: sono immobili da cedere senza Iva

L’Agenzia delle entrate chiarisce che le abitazioni prefabbricate pronte all’uso vanno trattate come fabbricati, con esenzione dall’imposta sul valore aggiunto salvo i casi di impresa costruttrice Le case modulari prefabbricate, complete di impianti e rifiniture e pronte per essere abitate, devono essere qualificate come beni immobili (articolo 13-ter del Regolamento Ue n.

Normativa e prassi 5 Dicembre 2025

Integratori e dispositivi medici, chiarimenti sulle aliquote Iva

Nella giornata di oggi due risposte delle Entrate chiariscono il corretto trattamento Iva delle cessioni di un integratore alimentare e di un dispositivo che scherma i raggi X Può beneficiare dell’aliquota Iva al 10% l’integratore alimentare classificato, con apposito parere dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, fra le ”Preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove: ­altre” (Codice NC 210690).

Attualità 5 Dicembre 2025

Nuovo phishing a tema fiscale: false comunicazioni di rimborsi

Una mail fraudolenta induce il destinatario a compilare un modulo con i propri dati anagrafici e i dettagli della carta di credito per ottenere un fantomatico accredito Con l’avviso del 5 dicembre, l’Agenzia allerta i contribuenti su una nuova campagna di phishing basata sulla falsa comunicazione di rimborsi fiscali.

Normativa e prassi 5 Dicembre 2025

Dispositivi medici oftalmici, chiarita l’aliquota Iva applicabile

In questo caso si tratta di prodotti destinati alla cura e prevenzione classificabili nella voce 3004, relativa ai medicamenti preparati per scopi terapeutici, e quindi agevolabili L’Agenzia delle entrate, sulla base dell’istruttoria condotta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), ha sciolto i dubbi di due società produttrici e distributrici di dispositivi medici oftalmici circa la corretta aliquota Iva da applicare, confermando che alle cessioni di questi dispositivi può essere applicata quella ridotta del 10% (risposta n.

torna all'inizio del contenuto