7 Agosto 2024
Global minimum tax: Faq sullo status qualificato
Lo scorso 17 giugno, l’Ocse ha pubblicato un documento contenente alcune domande e risposte sul tema dello status qualificato ai fini della Global minimum tax. Di particolare rilievo assumono i chiarimenti in merito ai meccanismi per la determinazione di status qualificato ai fini delle regole GloBE, nell’ambito della Peer Review.
In merito alla Peer Review si evidenzia come ciascuna giurisdizione che decide di attuare la Global minimim tax ha bisogno di un meccanismo per identificare lo status legislativo delle altre giurisdizioni di attuazione, anche per poter determinare l’ordine di attuazione delle varie norme qualificanti. Questo meccanismo deve funzionare in modo coerente e coordinato così il regime possa garantire il pagamento di un livello minimo di imposizione sugli utili in ogni giurisdizione, al contempo scongiurando il rischio di sovra tassazione. Il processo di revisione inter pares, si legge nel documento, è più efficiente della singola revisione condotta separatamente in quanto tutte le giurisdizioni attuatrici sono poste allo stesso livello, garantendo, altresì, che i membri dell’Inclusive framework (If) possano valutare le condizioni in base alle quali viene ottenuto il cosiddetto “status qualificato”.
La peer review, effettuata con riferimento a ciascuna giurisdizione, consiste in una valutazione comune delle varie norme di cui si compone la Global minimum tax ossia la Income inclusion rule (Iir), la Undertaxed Profit Rule (Utpr) e la Domestic Minimum Top-Up (Dmtt). Sostanzialmente, con tale processo l’Inclusive framework, per il tramite del Working party 11, svolge una revisione legislativa completa (full legislative review) e un monitoraggio continuo (ongoing monitoring). La prima ha lo scopo di valutare se la normativa adottata raggiunga finalità coerenti con le regole GloBE, laddove il monitoraggio continuo verifica che l’applicazione delle regole adottate sia coerente con le medesime regole GloBE.
Il meccanismo di qualificazione transitorio
Le regole GloBE si basano sul riconoscimento dello status qualificato delle norme nazionali, al fine di garantire risultati coordinati e fornire certezza fiscale ai gruppi multinazionali. Premesso che nel breve termine non è possibile svolgere una revisione legislativa completa per ogni giurisdizione che sta attuando la normativa già in vigore dal 2024, l’If ha realizzato una procedura semplificata attraverso un meccanismo di qualificazione transitorio iniziale (Transitional qualification mechanism), per consentire, anche se temporaneamente, un rapido riconoscimento dello status qualificato della legislazione delle varie giurisdizioni di attuazione.
Tale meccanismo si basa su un’autocertificazione (self-assessment form) redatta a cura della giurisdizione di attuazione, attestante che la normativa adottata sia coerente con le disposizioni chiave delle norme GloBE. Laddove le norme contengano piccole incongruenze (minor inconsistencies), l’autocertificazione può evidenziare la risoluzione delle stesse entro un lasso di tempo concordato (that jurisdiction can still make a self-certification where such inconsistencies are expected to be addressed within an agreed timeframe).
Le giurisdizioni di attuazione avviano il meccanismo di qualificazione transitoria condividendo le informazioni sui principali aspetti normativi adottati con il Segretariato Ocse e con i membri dell’If, così che qualsiasi membro interessato (incluse le giurisdizioni non attuatrici) possa sollevare obiezioni. In assenza di obiezioni o, in caso di risoluzione delle stesse, la legislazione della giurisdizione viene considerata qualificata, anche se temporaneamente.
In caso di mancata risoluzione delle questioni sollevate dagli Stati membri dell’If oppure nel caso in cui il Working party reputi che una determinata normativa non si qualifichi per l’attribuzione dello status, questo’ultimo non verrà attribuito. In tale ambito la procedura di diniego adotta il criterio consensus-minus-one rule in base al quale il diniego è espresso da tutti i delegati meno quello della giurisdizione in revisione.
Potrebbe altresì verificarsi che non si raggiunga un accordo sul giudizio da attribuire alla specifica legislazione, e in tal caso rimane ferma l’autocertificazione di status qualificato, sebbene la giurisdizione potrebbe essere oggetto di una revisione legislativa completa accelerata (accelerated full legislative review).
Di seguito si fornisce una panoramica del processo.
Tempistiche
Il documento fornisce specifiche indicazioni riguardo le tempistiche. Il periodo transitorio viene concesso entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della pertinente legislazione, con decorrenza dalla stessa entrata in vigore. La revisione legislativa completa dovrebbe essere avviata entro due anni dall’entrata in vigore, conseguentemente, lo status qualificato transitorio cesserà al completamento della full legislative review.
L’immagine seguente evidenzia le tempistiche del periodo transitorio:
Al riguardo, al fine di rendere più rapida l’intera procedura, il documento afferma che è possibile presentare il self-assessment form sulla base di uno schema di disposizione normativa prossima all’approvazione (can self-certify either based on its final or draft legislation). In tal caso, in assenza di modifiche rilevanti, lo status qualificato transitorio continuerà a trovare applicazione anche dopo la definitiva approvazione della legislazione di riferimento (The transitional qualified status is determined on the basis of the draft legislation, and it is expected to continue to apply after the legislation is enacted).
Tra le cause di cessazione dello status qualificato transitorio si evidenziano le seguenti:
- la revisione legislativa completa non viene avviata entro il termine stabilito
- la revisione legislativa perviene alla conclusione che la legislazione pertinente non possa essere considerata qualificata
- la legislazione viene modificata e, a seguito della modifica, non risulta qualificata.
La revoca non è retroattiva. Da ciò discende che le normative considerate qualificate durante il periodo transitorio rimarranno tali fino al completamento della revisione legislativa, anche se poi lo status non viene confermato (The loss of the transitional qualified status will not be retrospective).
Al fine di garantire un miglior coordinamento tra le diverse giurisdizioni, un gruppo multinazionale, la cui legislazione perde lo status qualificato durante l’esercizio, continuerà a essere soggetto a disposizioni qualificate per l’intero esercizio iniziato prima della scadenza o revoca dello status (an MNE Group subject to a legislation that loses the qualified status during the fiscal year will continue to be treated as subject to qualified rules for the reporting fiscal year that began before the date that the transitional qualified status expires or is revoked). Ad esempio, se il riconoscimento transitorio di una giurisdizione scade il 31 dicembre 2026, un gruppo multinazionale con esercizio consolidato dal 1º aprile 2026 al 31 marzo 2027 (esercizio “a cavallo”) sarà comunque considerato soggetto a regole qualificate per l’intero esercizio consolidato.
L’Ocse pubblicherà sul proprio sito l’elenco delle giurisdizioni con status qualificato transitorio, indicandone le date di inizio e cessazione. Tuttavia, la mancata registrazione non implica il rifiuto dell’autocertificazione o la non qualificazione della legislazione, poiché il ritardo potrebbe essere dovuto alla revisione ancora in corso.
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