17 Giugno 2024
In Gazzetta Ufficiale le regole per calcolare il concordato biennale
Pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale di sabato scorso, il decreto Mef del 14 giugno 2024, che approva la metodologia di calcolo in base al quale l’Agenzia delle entrate formula ai contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa o lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni, una proposta di concordato preventivo biennale.
Ed è sempre di sabato la pubblicazione del software “Il tuo ISA CPB” che consente agli interessati di determinare in autonomia il reddito e il valore della produzione netta utili ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap dichiarando, attraverso il programma informatico, i dati rilevanti per l’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale più altri dati specifici per il Cpb (vedi “Concordato preventivo biennale Isa, il software per calcolare la proposta”) e valutare, quindi, la proposta del Fisco per il biennio 2024-2025.
Il nuovo istituto, ricordiamo, è stato introdotto dal Dlgs n. 13/2024, con lo scopo di favorire l’adempimento spontaneo dei contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, che svolgono attività nel territorio dello Stato. Si tratta dei soggetti tenuti all’applicazione degli Isa o aderenti al regime forfetario.
La metodologia messa appunto dal decreto Mef del 14 giugno e indicata nel dettaglio nella nota tecnica allegata al Dm stesso, applicabile per i contribuenti che hanno applicato gli Isa nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, prende le mosse dalle specifiche attività economiche tenendo conto degli andamenti economici e dei mercati e delle redditività individuali e settoriali desumibili dagli Isa e dalla loro applicazione.
La proposta dell’Amministrazione finanziaria è elaborata sulla base dei dati dichiarati dal contribuente e delle informazioni correlate all’applicazione degli Indici di affidabilità anche con riferimento ad annualità pregresse.
L’accordo con il Fisco (come stabilito dall’articolo 4 del decreto) decade dal periodo d’imposta in cui sono realizzati minori redditi effettivi o minori valori della produzione netta effettivi, che superano la misura percentuale prevista dal Dlgs rispetto a quelli oggetto del concordato stesso, in presenza delle situazioni e degli eventi eccezionali elencati nella norma stessa. Il Dm fissa anche le percentuali di riduzione del reddito applicabili dall’Agenzia delle entrate in base al tipo di evento dichiarato dal contribuente.
Il provvedimento precisa, inoltre, che l’Amministrazione finanziaria deve adottare le misure di sicurezza tecniche e organizzative idonee a garantire la riservatezza, l’integrità, la disponibilità dei dati e la sicurezza dei sistemi, nonché quelle necessarie ad assicurare che le informazioni utilizzate siano attuali, coerenti, completi, tracciabili e ripristinabili.
Per garantire il graduale raggiungimento della piena affidabilità al termine del biennio oggetto del concordato, la proposta, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2024 relativa ai redditi di lavoro autonomo e d’impresa, tiene conto di quelli dichiarati per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023 e, nella misura del 50%, del maggiore reddito individuato con la metodologia definita nella nota tecnica allegata al decreto.
La proposta per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 relativa al valore della produzione netta tiene conto di quanto dichiarato per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023 e dell’importo individuato.
Per completezza ricordiamo che con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 28 febbraio 2024, è stato approvato, insieme ai 175 Isa, il modello per la comunicazione dei dati per l’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale, per i periodi d’imposta 2024 e 2025 e per la relativa accettazione (modello Cpb). Nello stesso giorno, sono state approvate con un distinto provvedimento anche le specifiche tecniche utili all’invio del modello.
Infine, ricordiamo ancora che sul concordato preventivo biennale per i contribuenti che applicano gli Indici sintetici di affidabilità sul sito dell’Agenzia delle entrate è disponibile una brochurenella quale vengono sintetizzate le caratteristiche e i vantaggi dell’istituto in questione.

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