10 Giugno 2024
Omi, gli scambi del I trimestre 2024 per le compravendite non residenziali
Rivolgendo lo sguardo soltanto al settore terziario-commerciale, si osserva un significativo aumento delle compravendite di uffici, l’11% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Nei capoluoghi, l’incremento supera il 26%, a differenza dei comuni minori dove la diminuzione è solo del 2,2%. Nel Centro Italia, i volumi scambiati salgono del 35%. Anche in termini di superficie (STN), per gli uffici si registra una crescita del 25% a livello nazionale, con punte del 40% nei capoluoghi e di oltre il 50% nell’area del Centro. Le principali città italiane, Roma e Milano, con oltre 200 scambi ciascuna, esibiscono i tassi di variazione più elevati, rispettivamente +74% e +42% circa rispetto al primo trimestre del 2023, seguite da Palermo, Genova e Napoli; Torino, Bologna e Firenze, invece, subiscono una riduzione del NTN. In termini di STN, le variazioni riflettono generalmente quelle dei volumi, ad eccezione di Napoli e Firenze.
Le compravendite di negozi salgono del 6,5%, con oltre 10 mila unità scambiate, in particolare nei comuni minori, dove la crescita è ancora più accentuata (+7,8%). Questo incremento si verifica in tutte le aree geografiche del paese, con le variazioni più elevate nel Centro e nel Nord Ovest. Nelle otto principali città italiane, tuttavia, il numero di negozi scambiati diminuisce del 2,7%. Le flessioni più rilevanti si registrano a Roma (-10%) e Milano (-6%) anche se in termini percentuali è Bologna a subire la contrazione maggiore (-17%). Nonostante ciò, le superfici scambiate aumentano del 5,1%, con alcuni mercati che mostrano andamenti contrastanti rispetto al numero di unità compravendute.
Il settore produttivo, con quasi 3.900 unità compravendute, evidenzia un forte miglioramento in tutte le aree del paese, con un tasso di crescita che al Nord si attesta al 17% circa. L’analisi delle compravendite per le dodici province con la maggiore quota di stock produttivo, una delle novità contenute nel report, mostra una crescita, in questi territori, del 9%, con le province di Bergamo, Bologna, Treviso e Varese che esibiscono incrementi superiori al 30%. Al contrario, si denota una riduzione degli scambi nelle province di Bari, Brescia e Roma.
In conclusione, in questo primo trimestre del 2024, il mercato degli immobili non residenziali ha mostrato segnali positivi, in particolare nei settori produttivo e terziario-commerciale, mentre si riscontrano ancora difficoltà per il segmento dei depositi commerciali e per i negozi nelle grandi città.
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