5 Giugno 2024
Entrate tributarie I quadrimestre: il trend è in costante aumento
Nel primo quadrimestre 2024 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, superano di 15.864 milioni di euro il risultato relativo allo stesso periodo del 2023 (+10,5%). Una crescita per lo più trainata dall’andamento delle imposte dirette (+12.934 milioni di euro). In aumento, comunque, si registrano le entrate derivanti dalle imposte indirette (+2.930 milioni di euro). È quanto, in sintesi, si ricava dall’analisi online del dipartimento delle Finanze, contenuta nel Bollettino mensile, nella Nota tecnica e nelle Appendici statistiche.
Spacchettando il dato complessivo, si nota che le imposte dirette fanno registrare un incremento di 12.934 milioni di euro (+15,9% in confronto all’analogo periodo del 2023), mentre le indirette si attestano a dirette +2.930 milioni di euro (+4,2%).
L’andamento delle imposte dirette
Tra gennaio e aprile di quest’anno, le entrate Irpef, in particolare, fanno registrare un aumento di 6.744 milioni di euro (+9,3%). A trainare il dato sono principalmente le ritenute da lavoro dipendente del settore pubblico (+3.149 milioni di euro, +9,7% sempre rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno) e quelle del settore privato (+2.744 milioni di euro, +8,3%). Ottimo risultato arriva poi dai versamenti in auto liquidazione che segnano un incremento di 685 milioni di euro (+71%).
La tendenza non cambia quando si parla di entrate da imposte sostitutive sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale. Queste mostrano un aumento pari a 4.915 milioni di euro (+250,1%) che riflette, in particolare, l’incremento dei versamenti a saldo, effettuati nel mese di febbraio e relativi al 2023, delle ritenute su interessi e premi corrisposti da istituti di credito (+2.765 milioni di euro).
Il trend positivo dell’Ires segna, invece, un aumento pari a 716 milioni di euro (+36,5%) dovuto ai versamenti dei soggetti con anno d’imposta non coincidente con l’anno solare e delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche pari a 689 milioni di euro (+46,2%) rispetto allo stesso periodo del 2023.
Focus sulle imposte indirette
Nel periodo in esame, come anticipato, le imposte indirette hanno evidenziato un incremento minore rispetto alle dirette (+4,2%).
Regina di queste imposte è senza ombra di dubbio l’Iva: il dato relativo è in crescita e ammonta a 1.710 milioni di euro (+3,6% rispetto all’analogo quadrimestre 2023). In particolare, la componente relativa agli scambi interni è cresciuta di 2.200 milioni di euro (+5,3%), mentre le entrate del prelievo Iva sulle importazioni hanno segnato una diminuzione di 490 milioni di euro (-7,5%).
Significativo è l’introito da Bollo, che si attesta a +1.518 milioni di euro (+72,7%). Più modesto, invece, il risultato dell’imposta di registro (+100 milioni di euro, +5,6%), mentre l’imposta sulle assicurazioni segna un +9,1 per cento. Andamento positivo, infine, anche per l’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (+252 milioni di euro, +3,7%).
I controlli
Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo sono aumentate di 1.054 milioni di euro (+30,0%); in particolare 518 milioni di euro (+30,6%) sono imputabili alle imposte dirette e 536 milioni di euro (+29,5%) alle imposte indirette.
Ultimi articoli
Normativa e prassi 5 Dicembre 2025
Case modulari “chiavi in mano”: sono immobili da cedere senza Iva
L’Agenzia delle entrate chiarisce che le abitazioni prefabbricate pronte all’uso vanno trattate come fabbricati, con esenzione dall’imposta sul valore aggiunto salvo i casi di impresa costruttrice Le case modulari prefabbricate, complete di impianti e rifiniture e pronte per essere abitate, devono essere qualificate come beni immobili (articolo 13-ter del Regolamento Ue n.
Normativa e prassi 5 Dicembre 2025
Integratori e dispositivi medici, chiarimenti sulle aliquote Iva
Nella giornata di oggi due risposte delle Entrate chiariscono il corretto trattamento Iva delle cessioni di un integratore alimentare e di un dispositivo che scherma i raggi X Può beneficiare dell’aliquota Iva al 10% l’integratore alimentare classificato, con apposito parere dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, fra le ”Preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove: altre” (Codice NC 210690).
Attualità 5 Dicembre 2025
Nuovo phishing a tema fiscale: false comunicazioni di rimborsi
Una mail fraudolenta induce il destinatario a compilare un modulo con i propri dati anagrafici e i dettagli della carta di credito per ottenere un fantomatico accredito Con l’avviso del 5 dicembre, l’Agenzia allerta i contribuenti su una nuova campagna di phishing basata sulla falsa comunicazione di rimborsi fiscali.
Normativa e prassi 5 Dicembre 2025
Dispositivi medici oftalmici, chiarita l’aliquota Iva applicabile
In questo caso si tratta di prodotti destinati alla cura e prevenzione classificabili nella voce 3004, relativa ai medicamenti preparati per scopi terapeutici, e quindi agevolabili L’Agenzia delle entrate, sulla base dell’istruttoria condotta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), ha sciolto i dubbi di due società produttrici e distributrici di dispositivi medici oftalmici circa la corretta aliquota Iva da applicare, confermando che alle cessioni di questi dispositivi può essere applicata quella ridotta del 10% (risposta n.