22 Marzo 2024
Bonus acqua potabile 2023, fissata la percentuale fruibile
Terminato il conto delle richieste pervenute per l’attribuzione del bonus “acqua potabile” in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, per l’acquisto di sistemi che migliorano la qualità dell’acqua dei nostri rubinetti, il provvedimento firmato oggi, 22 marzo 2024, dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha stabilito che la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile è pari al 6,45 % dell’importo richiesto.
Si tratta dell’incentivo fiscale previsto dalla legge di bilancio 2021 (articolo 1, commi da 1087 a 1089, n. 178/2020) con lo scopo di razionalizzare l’utilizzo dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. La misura agevolativa consiste in un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
Per il 2023 le comunicazioni dovevano essere inviate dal 1° al 28 febbraio 2024 (vedi articolo “Bonus acqua potabile, comunicazioni dal 1° febbraio”).
L’incentivo è riconosciuto nei limiti delle risorse disponibili annualmente, pari, nel 2023, a 1,5 milioni di euro. Ai fini del rispetto di tale soglia, il provvedimento 16 giugno 2021 (vedi articolo “Bonus acqua potabile: le regole per lo sconto del 50 per cento”) ha stabilito che l’importo massimo dell’incentivo fruibile è pari al tax credit richiestomoltiplicato per la percentuale ottenuta dal rapporto tra il limite di spesa e l’ammontare complessivo del credito d’imposta risultante da tutte le comunicazioni validamente presentate, fissata con provvedimento del direttore delle Entrate entro il 31 marzo di ciascun anno con riferimento alle spese sostenute nell’anno precedente.
Il bonus “acqua potabile” complessivamente richiesto in relazione alle spese sostenute nel 2023 è risultato di 23.255.702 euro a fronte di 1,5 milioni di euro di risorse disponibili, pertanto, precisa l’Agenzia, con il provvedimento odierno è stabilito che la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario è pari al 6,45% (1.500.000 /23.255.702) del credito richiesto.
I beneficiari possono visualizzare il contributo spendibile nel proprio cassetto fiscale all’interno dell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate.
La somma è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 (codice tributo “6975”), le sole persone fisiche non esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo, possono indicarlo nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo.
Ultimi articoli
Attualità 12 Dicembre 2025
Imposta sulla rivalutazione del Tfr: acconto in vista per i sostituti
Entro il 16 dicembre va versata tramite F24 la prima parte della sostitutiva del 17% sulla rivalutazione dei fondi Tfr.
Analisi e commenti 12 Dicembre 2025
Pegno mobiliare non possessorio, un’utilità per il credito alle imprese
Il legislatore ha introdotto il nuovo istituto e l’Agenzia delle entrate offre un servizio per redigere il titolo standard e iscriverlo nell’apposito Registro Il decreto-legge n.
Normativa e prassi 12 Dicembre 2025
Cessione del ”portafoglio clienti”: Reddito e Iva a tassazione ordinaria
Il trasferimento non può essere assimilato al complesso unitario di attività organizzato per l’esercizio di un’attività professionale, non rilevante ai fini Iva in base all’apposita normativa Il caso chiarito con la risposta n.
Normativa e prassi 11 Dicembre 2025
Su raccolta rifiuti Iva al 10%, su gestione Tari aliquota ordinaria
Non rientrano invece nell’agevolazione le attività amministrative legate alla riscossione della tassa sui rifiuti e ai rapporti con l’utenza Con la risposta n.