Analisi e commenti

1 Febbraio 2024

Bilancio 2024 in pillole – 11 Bonus per editori e scuole

La legge di bilancio 2024 conferma il sostegno alle pubblicazioni su “carta” e assicura, anche per gli anni 2024 e 2025, con riferimento alle spese sostenute nel 2023 e 2024, il credito d’imposta del 30% a favore delle case editrici di quotidiani e periodici, per l’acquisto della carta necessaria a stampare i giornali.
Rinnovato, inoltre, anche se con modalità diverse rispetto al passato, il contributo alle scuole per gli abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.

Gli editori possono ancora contare sul bonus carta
La misura straordinaria finalizzata a sostenere un settore già in crisi e a forte rischio a causa della pandemia prima e della crisi Ucraina poi, che hanno determinato un’impennata dei prezzi delle materie prime, tra cui la carta, resta in vita per altri due anni.
L’articolo 1, comma 319 della legge di bilancio 2024 estende, infatti, al biennio 2024-2025, l’applicazione del tax credit previsto inizialmente, come riproposizione di una passata agevolazione, dall’articolo 188 del Dl n. 34/2020 (decreto “Rilancio”) per il 2020, confermato poi per il 2021, (Dl n. 73/2021) e riconfermato per gli anni 2022 e 2023 (legge di bilancio 2022) con il benestare della Commissione europea.

Insieme alle proroghe sono arrivati anche contributi più sostanziosi. Rispetto al 10% del rimborso dei costi fissato in prima battuta, il credito concesso è triplicato raggiungendo il 30% della spesa sostenuta. Più ricca anche la dote spendibile, attualmente pari a 60 milioni di euro per ciascun anno, importo che costituisce il limite massimo di spesa. In caso di fondi insufficienti la somma disponibile è ripartita con metodo proporzionale rispetto ai tax credit richiesti.
A occuparsi della gestione del beneficio, per quel che concerne la presentazione delle richieste di accesso al contributo, l’istruttoria delle istanze, e il riconoscimento del credito, è il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri.

Possono beneficiare del bonus le imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione (Roc), con:

  • sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo
  • residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia o con una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività agevolata
  • codice Ateco 58.13 (edizione di quotidiani) o 58.14 (edizione di riviste e periodici).

Per quanto riguarda la determinazione del credito d’imposta, devono essere escluse dal calcolo le spese sostenute per la carta delle inserzioni pubblicitarie. Restano fuori, inoltre, i prodotti editoriali espressamente esclusi dall’articolo 4, comma 183, della legge n. 350/2003 nell’ambito della disciplina che ha introdotto originariamente questo tipo di contributo. Si tratta, ad esempio, di quotidiani e periodici ceduti gratuitamente o venduti per corrispondenza o di pubblicazioni pornografiche.

Contributi alle scuole che acquistano abbonamenti a quotidiani e riviste
Anche il comma 320 è dedicato a una misura, non nuova, ma ampliata, che indirettamente si muove a favore della stampa allargando però gli orizzonti alle pubblicazioni digitali.
La norma prevede, a decorrere dall’anno scolastico 2024-2025, un contributo pari al 90% della spesa sostenuta dalle istituzioni scolastiche statali e paritarie, di ogni ordine e grado, per l’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.

Gli istituti interessati devono chiedere la sovvenzione al dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri, il capo dello stesso dipartimento emana annualmente il bando per l’assegnazione del contributo.
Come anticipato, non si tratta di un debutto, la disposizione che promuove la lettura sostituisce, infatti, l’agevolazione prevista, a decorrere dall’anno 2020, dall’articolo 1, comma 389, della legge n. 160/2019 (legge di bilancio 2020). Non cambiano i destinatari del beneficio, né l’entità del contributo e neanche le modalità di accesso, ma la nuova norma ammette all’agevolazione anche i quotidiani invece esclusi dalla disciplina ora abrogata.

Il comma 320, inoltre, ampliando il perimetro applicativo dell’incentivo, fa uscire di scena altri due contributi previsti dai commi 390 e 391 della legge n. 160/2019, diretti, ma con modalità molto specifiche, a scuole o studenti.

Continua
La prima puntata è stata pubblicata mercoledì 10 gennaio 2024
La seconda puntata è stata pubblicata giovedì 11 gennaio 2024
La terza puntata è stata pubblicata venerdì 12 gennaio 2024
La quarta puntata è stata pubblicata martedì 16 gennaio 2024
La quinta puntata è stata pubblicata giovedì 18 gennaio 2024
La sesta puntata è stata pubblicata lunedì 22 gennaio 2024
La settima puntata è stata pubblicata mercoledì 24 gennaio 2024
L’ottava puntata è stata pubblicata giovedì 25 gennaio 2024
La
nona puntata è stata pubblicata martedì 30 gennaio 2024
La decima puntata è stata pubblicata mercoledì 31 gennaio 2024

Bilancio 2024 in pillole – 11 Bonus per editori e scuole

Ultimi articoli

Normativa e prassi 4 Ottobre 2024

Adempimento collaborativo, codice di condotta più semplice

Più snella la procedura di adesione al regime di adempimento collaborativo (Dlgs n.

Normativa e prassi 4 Ottobre 2024

Riacquisto con diritto di usufrutto, non conta per i benefici prima casa

In caso di vendita, prima dei cinque anni, dell’abitazione acquistata con le agevolazioni “prima casa”, l’acquisto del diritto di usufrutto di altro immobile non consente di evitare la perdita dei benefici fruiti.

Attualità 4 Ottobre 2024

Bonus cinema, istruttorie terminate nuovi beneficiari e nuovi decreti

Nuovi beneficiari per gli investimenti nelle sale cinematografiche e nelle industrie tecniche del settore.

Analisi e commenti 4 Ottobre 2024

Branch o residenza fiscale, l’esame va caso per caso

I prezzi di trasferimento intercompany, fenomeno collegato alla doppia imposizione (o doppia non imposizione) internazionale, sono una tematica analizzata dalle Amministrazioni fiscali e dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).

torna all'inizio del contenuto
Apri chat
Ti serve aiuto?
Ciao 👋
Come posso aiutarti?