Attualità

3 Agosto 2023

Sport e periferia, dal 1° settembre le proposte per il bando 2023

Nuova linfa per lo Sport. Stanziati ulteriori 75milioni di euro per la realizzazione di progetti presentati dai Comuni con meno di 100mila abitanti finalizzate all’inclusione sociale attraverso l’attività fisica. Per ricevere il contributo gli enti locali, comunica l’avviso “Sport e Periferie 2023”, pubblicato sul sito del dipartimento per lo Sport della presidenza del Consiglio dei ministri, potranno presentare domande e caricare le loro proposte dalle ore 12 del 1° settembre e fino alla stessa ora del 10 ottobre 2023, sull’apposita piattaforma messa a disposizione dal dipartimento stesso, all’indirizzo https://avvisibandi.sport.governo.it/.

Il sostegno economico punta, soprattutto, a promuovere la riqualificazione delle periferie delle città, luoghi in cui il disagio sociale è più evidente, incentivando lo sviluppo di impianti che favoriscano la pratica sportiva e, di conseguenza, nuove opportunità occupazionali.

L’avviso specifica che i progetti devono essere finalizzati a:

  • ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale
  • migliorare la qualità urbana e riqualificare il tessuto sociale
  • incrementare la sicurezza urbana, anche attraverso la promozione di attività sportiva
  • diffondere la cultura del rispetto e della giustizia sociale.

Sono ammessi al contributo gli interventi per:

  • la realizzazione e/o rigenerazione degli impianti sportivi destinati all’attività agonistica e localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane nonché la diffusione, nelle stesse aree, delle attrezzature sportive necessarie per l’allestimento di strutture e impianti
  • il completamento e/o adeguamento degli impianti sportivi esistenti, destinati all’attività agonistica nazionale e internazionale.

Possono partecipare al bando tutti i Comuni al di sotto di 100mila abitanti che non hanno beneficiato di finanziamenti relativi al Fondo Sport e Periferie in relazione agli avvisi pubblicati negli anni 2020 e 2022. Per gli anni precedenti il 2020 (compresi i piani pluriennali), l’ente potrà richiedere il contributo 2023 a condizione che l’intervento già finanziato sia stato completato e che l’impianto sia utilizzabile dagli utenti.
La sovvenzione richiesta non può superare i 700mila euro per ogni opera e deve prevedere una quota di cofinanziamento in funzione della popolazione residente.

Richieste di altri eventuali chiarimenti possono essere inviate all’indirizzo e-mail serviziosecondo.sport@governo.it.

Sport e periferia, dal 1° settembre le proposte per il bando 2023

Ultimi articoli

Normativa e prassi 4 Novembre 2025

Se la permuta è con bene futuro, non c’è sconto sulla plusvalenza

Il regime fiscale agevolato richiede che il corrispettivo sia costituito esclusivamente da beni ammortizzabili, ma poiché non esistono ancora non possono essere iscritti in bilancio come tali In caso di permuta tra un bene presente, come un terreno edificabile, e un bene futuro, come dei posti auto da costruire, non si applica il regime agevolato previsto dall’ultimo periodo del comma 2 dell’articolo 86 del Tuir.

Normativa e prassi 3 Novembre 2025

Attività concertistica della Onlus, erogazioni ammesse all’art bonus

L’evoluzione delle disposizioni contenute nei decreti ministeriali non pregiudica la fruizione dell’agevolazione per l’associazione con attività strutturata nel mondo dello spettacolo Possono beneficiare dell’art bonus le erogazioni liberali destinate a sostenere l’attività di un’associazione senza scopo di lucro dedita all’attività concertistica e corale, ricevute a partire dall’anno 2024, sulla base del decreto ministeriale n.

Normativa e prassi 3 Novembre 2025

Autonomi, contributi in conto impianti in linea con il criterio di competenza

Le erogazioni pubbliche ricevute dal professionista per l’acquisto di attrezzature non sono tassate per cassa come i compensi, ma seguono l’imputazione delle quote di ammortamento del bene agevolato Con la risposta n.

Normativa e prassi 3 Novembre 2025

Beneficio di inventario in corso, il minore ha già lo status di erede

Ai fini degli obblighi dichiarativi, non è richiesta la conclusione della procedura, essendo sufficiente che sia stata presentata al tribunale la dichiarazione di accettazione dell’eredità Un figlio minorenne che dopo la morte della madre, avvenuta nel 2025, è stato autorizzato in qualità di erede dal competente tribunale dei minori ad accettare l’eredità con beneficio d’inventario è fiscalmente obbligato a presentare nei termini di legge la dichiarazione per i redditi percepiti dal genitore nel 2024, anche se l’inventario non è ancora stato concluso.

torna all'inizio del contenuto