Normativa e prassi

5 Dicembre 2022

Distributori automatici obsoleti, più tempo per lo svecchiamento

Dopo il lungo periodo di crisi economica innescato dall’epidemia di Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive imposte anche ai gestori di distributori automatici, il termine del 31 dicembre 2022, fissato con il provvedimento del 30 giugno 2016 (vedi articolo “Corrispettivi da vending machine: le regole per trasmetterli online”), concesso a questi ultimi per rinnovare le vecchie vending machine, mettendole in condizione di memorizzare e trasmettere online le informazioni sui corrispettivi giornalieri, è cancellato. Lo stabilisce il direttore dell’Agenzia con un provvedimento del 5 dicembre 2022, finalizzato a non gravare gli stessi operatori economici di ulteriori oneri per l’adeguamento di tali apparecchi.

Con successivi interventi normativi, la tempistica di svecchiamento dei distributori automatici sarà ripianificata insieme alla riformulazione delle specifiche tecniche messe a punto al momento dell’attuazione dell’obbligo introdotto dall’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo n. 127/2015. Attuazione arrivata con il richiamato intervento di giugno 2016, poi completata con un altro provvedimento del 30 marzo 2017 (vedi articolo “Corrispettivi da vending machine: la via senza porta di comunicazione”).

Ricordiamo brevemente che la necessità di prevedere strumenti di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso i distributori automatici trova origine nella legge delega n. 23/2014, resa operativa, come accennato, dal Dlgs n. 127/2015, nel quale è stato previsto, tra l’altro, che a partire dal 1° gennaio 2017, gli operatori che svolgono l’attività di erogazione di beni attraverso vending machine debbano memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente i dati dei corrispettivi giornalieri.
Nello stesso decreto, inoltre, in considerazione dello stato di obsolescenza e impreparazione tecnologica a rispettare l’obbligo di molti apparecchi già in funzione, è stato previsto un tempo sufficientemente congruo per consentire ai gestori di trovare le giuste soluzioni tecniche per assolverlo.

Distributori automatici obsoleti, più tempo per lo svecchiamento

Ultimi articoli

Normativa e prassi 3 Maggio 2024

Integratori alimentari con Iva al 10%, serve la classificazione delle Dogane

L’aliquota Iva ridotta, pari al 10%, non può applicarsi in via generalizzata alle vendite di integratori alimentari, essendo riconosciuta solo se i prodotti sono classificabili nella voce doganale 2106 della nomenclatura combinata di cui al regolamento Cee 2658/87, allegato 1.

Normativa e prassi 3 Maggio 2024

Depositi fiscali e recupero Iva, che fare per il surplus d’imposta

L’azienda che acquista gasolio per autotrazione immesso in un deposito fiscale, senza addebito Iva al momento della transizione, in base al regime introdotto dalla legge di bilancio 2018, e provvede al versamento cumulativo dell’imposta sulla stima delle estrazioni previste, recupera l’eventuale eccedenza Iva nei periodi successivi fino a esaurimento del credito.

Attualità 3 Maggio 2024

Attenzione allo “smishing”, falsi rimborsi che corrono via sms

È in circolazione una nuova forma di false comunicazioni dell’Agenzia delle entrate costruite ad arte da malintenzionati per acquisire illecitamente dei dati.

Attualità 2 Maggio 2024

Definizione agevolata dei pvc, modello fac-simile dell’Agenzia

A partire dai verbali emessi dalle Entrate o dalla Guardia di finanza a decorrere dallo scorso 30 aprile, il contribuente che riceve un processo verbale di constatazione può scegliere di definire il suo contenuto integrale con sanzioni particolarmente ridotte, secondo il nuovo istituto previsto dall’articolo 5-quater del Dlgs n.

torna all'inizio del contenuto