16 Dicembre 2021
Cfp legato a “Resto al Sud”, la detassazione è di diritto
Con la risposta n. 815 del 15 dicembre 2021, l’Agenzia chiarisce che il contributo a fondo perduto a sostegno del fabbisogno di circolante dei beneficiari dell’agevolazione “Resto al Sud” per far fronte agli effetti dell’emergenza sanitaria, previsto dall’articolo 245 del Dl “Rilancio”, non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del Tuir, in ossequio all’articolo 10-bis del Dl “Ristori”.
A porre il quesito è un titolare di una ditta individuale, che ha ricevuto un contributo a copertura del fabbisogno di circolante, previsto dall’articolo 245 del Dl n. 34/2020 a favore dei beneficiari dell’agevolazione “Resto al Sud”, con lo scopo di sostenere il rilancio produttivo e far fronte a crisi di liquidità correlate agli effetti socio-economici della pandemia. L’articolo 245 del decreto “Rilancio” non prevede esplicitamente la non imponibilità ai fini Irpef e Irap del contributo a fondo perduto e, espone l’istante, l’Agenzia delle entrate, in simili circostanze, ha disposto che i contributi a fondo perduto, per i quali la legge non riporta esplicitamente la detassazione, devono essere considerati redditi imponibili.
Al contempo ricorda che in sede di conversione del decreto “Ristori”, è stato introdotto un emendamento che all’articolo 10-bis specifica che i contributi erogati a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, tra cui rientra anche il contributo in esame, non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap. L’istante ritiene che si tratti di una norma di carattere speciale rivolta a tutti i contributi e le indennità di qualsiasi natura erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza sanitaria da chiunque erogati e indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione e pertanto il sostegno in esame non è imponibile ai fini Irpef e Irap.
L’Agenzia è d’accordo e ne spiega le ragioni.
Secondo l’Amministrazione, il contributo in esame, seppur circoscritto ai beneficiari della misura agevolativa “Resto al Sud”, soddisfa i requisiti previsti dal citato articolo 10-bis del Dl n. 137/2020 – che nello specifico recita “I contributi e le indennità di qualsiasi natura erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e diversi da quelli esistenti prima della medesima emergenza, da chiunque erogati e indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione, spettanti ai soggetti esercenti impresa, arte o professione, nonché ai lavoratori autonomi, non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) e non rilevano ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917” – , poiché:
– è finalizzato a sostenere il rilancio produttivo dei beneficiari di tale misura e la loro capacità di far fronte a crisi di liquidità correlate agli effetti socio-economici dell’emergenza sanitaria, risultando, quindi, erogato in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica
– è rappresentato da un contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante degli interessati e, pertanto, differente rispetto alla misura “Resto al Sud” esistente prima della stessa emergenza.
Ultimi articoli
Normativa e prassi 7 Novembre 2025
Immobili, le indennità di servitù dal 2024 rientrano nei redditi diversi
La nuova formulazione della norma di riferimento impone la tassazione delle somme percepite per la costituzione di diritti reali di godimento, anche se derivanti da esigenze di pubblica utilità L’indennità di servitù, corrisposta a titolo di saldo in relazione alla costituzione del diritto reale di godimento, come nel caso di una linea elettrica a servizio di un immobile ubicato in un’area interessata da un esproprio finalizzato alla realizzazione di un progetto di pubblica utilità, va tassata come reddito diverso.
Normativa e prassi 7 Novembre 2025
Liquidazione Iva di gruppo, focus sull’esonero dalla garanzia
In una risposta ad interpello l’Agenzia fa luce sui requisiti per fruirne con riguardo alle eccedenze di imposta a credito compensate tra le società che fanno parte del perimetro di liquidazione Con una risposta a un interpello, l’Agenzia fornisce chiarimenti sui requisiti per l’esonero dalla presentazione della garanzia per le eccedenze di credito Iva utilizzate in compensazione nell’ambito della liquidazione dell’Iva di gruppo (articolo 73 comma 3 del Dpr n.
Attualità 7 Novembre 2025
False comunicazioni dell’Agenzia anche a tema rimborsi
In caso di dubbi sulla veridicità delle comunicazioni ricevute apparentemente dalle Entrate, è sempre consigliabile consultare la pagina apposita sul sito istituzionale o rivolgersi all’assistenza Con l’avviso del 7 novembre, è descritta una falsa comunicazione in circolazione che, sfruttando illecitamente il logo dell’Agenzia delle entrate, informerebbe su un presunto rimborso fiscale €1495,39.
Attualità 6 Novembre 2025
Nuova campagna di phishing, sulla dichiarazione delle criptovalute
Una mail fraudolenta induce il destinatario a utilizzare un servizio telematico inesistente dell’Agenzia per effettuare la dichiarazione del proprio patrimonio in valuta virtuale L’Agenzia delle entrate segnala l’ennesimo caso di phishing finalizzato a ottenere i dati degli utenti.