Normativa e prassi

2 Novembre 2020

Il bonus facciate non ha limiti, il suo fine è solo il decoro urbano

È il miglioramento del decoro urbano l’unico obiettivo del “Bonus facciate”. Pertanto, rientrano nello sconto fiscale tutti gli immobili esistenti (quelli situati nelle zone individuate dalla norma) di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali e, quindi, anche gli immobili patrimonio delle imprese, vale a dire quei beni che non sono né strumentali né merce, ma costituiscono un investimento per l’impresa.

Lo sottolinea l’Agenzia delle entrate nella risposta n. 517 del 2 novembre 2020 fornita a una società che intende fruire dell’agevolazione sul rifacimento della facciata di due appartamenti di sua proprietà, classificati catastalmente come A/2 e A/3, all’interno dei quali svolge l’attività di gestione di immobili.

La conclusione, come di consueto, passa in rassegna la norma introduttrice della detrazione fiscale del 90% delle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (articolo 1, commi da 219 a 224) e, per chiudere il cerchio, la propria prassi chiarificatrice. Nel caso specifico, la circolare n. 2/2020 (vedi articolo “Bonus facciate”: è arrivata l’ora della circolare con i chiarimenti”), nella quale, tra le altre precisazioni, ha spiegato che possono fruire del bonus anche coloro che conseguono reddito d’impresa e che, come anticipato, “la detrazione è ammessa a fronte del sostenimento delle spese relative ad interventi finalizzati al recupero o restauro della “facciata esterna”, realizzati su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o su unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali”.

Un’affermazione in sintonia con lo spirito della norma, quello di voler rendere più gradevoli alla vista i nostri centri urbani, che porta a includere tra gli immobili agevolabili, senza alcun pregiudizio, anche gli immobili patrimonio, di cui all’articolo 90 del Tuir, ossia quei beni che non sono né beni strumentali né beni merce, ma costituiscono un investimento per l’impresa.

La società istante, quindi, può beneficiare del bonus facciate anche con riferimento agli immobili patrimonio, per la quota di competenza dei due appartamenti posseduti.
 

Il bonus facciate non ha limiti, il suo fine è solo il decoro urbano

Ultimi articoli

Attualità 10 Settembre 2024

Concorso 50 funzionari Ict: pronto il calendario per l’orale

Pubblicato, sul sito dell’Agenzia delle entrate, l’avviso con cui l’Amministrazione finanziaria comunica il diario e la sede della prova orale del concorso per l’assunzione di 50 unità per l’area funzionari, famiglia professionale Ict, di cui 25 data analyst (codice concorso DA25) e 25 addetti alle infrastrutture e alla sicurezza informatica (codice concorso AISI25).

Dati e statistiche 10 Settembre 2024

Osservatorio delle partite Iva, i dati del secondo trimestre 2024

Sono 121.542 le nuove partite Iva aperte nel secondo trimestre 2024, un dato che evidenzia un lieve aumento del 2,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Attualità 10 Settembre 2024

Carta “Dedicata a te” 2024: l’Inps passa la mano ai Comuni

Con un avviso pubblicato sul proprio sito, l’Inps rammenta di aver messo online, per ciascun Comune, gli elenchi dei beneficiari della nuova social card “Dedicata a te”.

Normativa e prassi 9 Settembre 2024

Tax credit Zes: ok al modello di comunicazione integrativa

È disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate il modello di comunicazione integrativa che attesta l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2024 degli investimenti nella Zes unica.

torna all'inizio del contenuto
Apri chat
Ti serve aiuto?
Ciao 👋
Come posso aiutarti?