Normativa e prassi

22 Giugno 2020

Locazione negozio, il modello Rli per “riacchiappare” la cedolare secca

Può aderire alla cedolare secca per gli anni successivi, il contribuente che, nel 2019, ha affittato un locale commerciale sottoscrivendo un contratto di tipologia S/1 (affitto non a uso abitativo) con decorrenza 1° febbraio 2019-31 gennaio 2025. L’opzione deve essere esercitata presentando il modello Rli 30 giorni prima della scadenza della proroga del contratto.
Il chiarimento fornito dall’Agenzia delle entrate con la risposta n. 190/2020, ricalca, in pratica, quanto già precisato con la risposta n. 184/2020, nella quale veniva affrontato un caso analogo (vedi articolo “Contratto affitto negozio prorogato: cedolare secca ancora accessibile”) e che, quindi, ha richiesto il ricorso al medesimo inquadramento normativo.

In sintesi, l’istante, il 20 febbraio 2019, ha sottoscritto un contratto di affitto relativo a un locale commerciale e cioè prima che la legge di bilancio 2019 (articolo 1, comma 59, legge n. 145/2018) estendesse la possibilità di applicare il regime agevolativo (articolo 3, Dlgs n. 23/2011) anche ai canoni percepiti per la locazione di immobili di classe catastale C/1 (negozi e botteghe, con determinate caratteristiche) e relative pertinenze a partire dallo scorso anno.
Descritti gli ambiti applicativi del regime facoltativo, l’Agenzia conferma che data, classe di immobile e tipologia di locazione corrispondono ai requisiti richiesti per l’applicazione del beneficio.
Per completare il quadro, la risposta fa poi riferimento (come avvenuto per la risposta n. 184/2020 su richiamata) alla circolare n. 26/2011 secondo cui in caso di proroga, anche tacita, la scelta a favore del regime facoltativo deve avvenire entro il termine di versamento dell’imposta di registro tramite la presentazione del modello per la richiesta di registrazione degli atti e per gli adempimenti successivi (Rli). Tale circostanza rispecchia il quesito dell’interpello, ai sensi del citato comma 59, articolo 1 della legge di bilancio 2019.
Il documento richiama, inoltre, la circolare n. 8/2019, con la quale l’Agenzia ha precisato che l’opzione deve essere espressa al momento della registrazione del contratto di locazione ed è valida per l’intera durata del rapporto, salvo revoca.
Ma nel caso in cui (come accaduto nell’interpello) ciò non fosse avvenuto, è possibile accedere alla cedolare secca per le annualità successive aderendo entro il termine previsto per il versamento dell’imposta di registro dovuta annualmente sull’ammontare del canone relativo per il periodo di riferimento e cioè entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità. Stessi termini per esercitare la revoca dal regime.
Per quanto riguarda le modalità, il documento di prassi ricorda che l’adesione alla cedolare secca o la modifica dell’opzione possono essere effettuati tramite il modello Rli inviato online attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate (software Rli o Rli-web) o presentato presso l’ufficio di registrazione del contratto.
In conclusione, l’istante, anche se non ha scelto la cedolare secca all’inizio del rapporto, ovvero nel 2019, potrà aderire al regime per le annualità successive a quella di stipula del contratto, come indicato nella circolare n. 8/2019 e, quindi, presentando il modello Rli entro trenta giorni dalla scadenza di ciascuna annualità.

Locazione negozio, il modello Rli per “riacchiappare” la cedolare secca

Ultimi articoli

Normativa e prassi 13 Maggio 2025

Invio telematico di “Irap 2025”, approvate le specifiche tecniche

La navigazione in questo sito internet e l’utilizzo dei relativi servizi comporta la ricezione di cookie tecnici e, previo tuo consenso, di cookie di profilazione di terze parti, così da assicurarti la migliore esperienza di navigazione e permetterti, in linea con le tue preferenze, di visualizzare alcuni contenuti disponibili sul nostro canale YouTube direttamente all’interno del presente Sito.

Dati e statistiche 13 Maggio 2025

Osservatorio delle partite Iva: +0,7% le new entry nel primo trimestre

Disponibile, sul sito del dipartimento delle Finanze, il report sulle aperture delle partite Iva di imprese e professionisti, registrate nel primo trimestre 2025 e la consueta analisi statistica elaborata dall’Osservatorio delle partite Iva effettuata sulla base delle comunicazioni pervenute all’Amministrazione finanziaria attraverso i modelli AA7/10 (soggetti diversi dalle persone fisiche) o AA9/12 (imprese individuali e lavoratori autonomi) e memorizzate nelle banche dati dell’Anagrafe tributaria.

Normativa e prassi 13 Maggio 2025

Crediti “in attesa di accettazione”, solo se rifiutati ritornano al cedente

Con la risposta n. 130 del 13 maggio 2025 l’Agenzia delle entrate fornisce dei chiarimenti sull’utilizzo di un credito edilizio ceduto dal titolare a una banca e non ancora accettato o rifiutato dalla stessa cessionaria.

Normativa e prassi 13 Maggio 2025

Cessione della proprietà superficiaria, i corrispettivi sono “redditi diversi”

Un’associazione sportiva dilettantistica che ha ceduto la proprietà di una costruzione già esistente, separatamente dalla proprietà del suolo, dovrà considerare i corrispettivi ricevuti come redditi diversi.

torna all'inizio del contenuto
Apri chat
Ti serve aiuto?
Ciao 👋
Come posso aiutarti?