Normativa e prassi

18 Marzo 2020

Proroga e sospensione versamenti: i primi chiarimenti dell’Agenzia

L’Agenzia delle entrate fa chiarezza su alcuni aspetti del decreto Cura Italia, specificando nella risoluzione n. 12/E di oggi, 18 marzo 2020 che la proroga – disposta dall’articolo 60 del Dl n. 18/2020 – al 20 marzo 2020 dei versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria, in scadenza il 16 marzo 2020, riguarda ogni tipologia di contribuente.
Il documento di prassi fornisce, inoltre, i primi chiarimenti anche in tema di sospensione dei versamenti tributari e contributivi per le attività operanti nei settori maggiormente colpiti dal Coronavirus ed elenca, a titolo indicativo, nella tabella allegata alla risoluzione, le attività economiche, individuate dai codici Ateco, che possono usufruire del rinvio.

Ricapitolando sinteticamente l’evoluzione della misura adottata, ricordiamo che con un primo intervento legislativo (articolo 8, comma 1, Dl n. 9/2020) il Governo ha fatto slittare fino al 30 aprile 2020 la scadenza per i versamenti delle ritenute alla fonte e dei contributi previdenziali e assistenziali, dei premi per l’assicurazione obbligatoria, a carico delle imprese turistico-ricettive, delle agenzie di viaggio e turismo e dei tour operator, che operano nel territorio dello Stato o che qui hanno sede legale o domicilio fiscale.

Con l’articolo 61, comma 2, del Dl n. 18/2020, lo stop temporaneo, previsto in un primo momento praticamente soltanto per il settore turistico, è stato esteso anche ai soggetti elencati nelle lettere a) e q) dello stesso comma 2. Il successivo comma 3, poi, ha messo in stand-by, per le stesse categorie, anche i versamenti Iva in scadenza nel mese di marzo 2020 (vedi “Covid-19: il Dl “Cura Italia” è Ufficiale a tutti gli effetti”).

Dando seguito alle disposizioni legislative, l’Agenzia delle entrate, dunque, con la risoluzione in esame riporta, a titolo indicativo, nella tabella allegata i codici Ateco riconducibili alle attività interessate dalla sospensione dei termini dei versamenti di cui alle lettere da a) a q) dell’articolo 61, comma 2, del decreto legge n.18/2020 e dell’articolo 8, comma 1, del decreto legge n. 9/2020.

Proroga e sospensione versamenti: i primi chiarimenti dell’Agenzia

Ultimi articoli

Normativa e prassi 5 Dicembre 2025

Case modulari “chiavi in mano”: sono immobili da cedere senza Iva

L’Agenzia delle entrate chiarisce che le abitazioni prefabbricate pronte all’uso vanno trattate come fabbricati, con esenzione dall’imposta sul valore aggiunto salvo i casi di impresa costruttrice Le case modulari prefabbricate, complete di impianti e rifiniture e pronte per essere abitate, devono essere qualificate come beni immobili (articolo 13-ter del Regolamento Ue n.

Normativa e prassi 5 Dicembre 2025

Integratori e dispositivi medici, chiarimenti sulle aliquote Iva

Nella giornata di oggi due risposte delle Entrate chiariscono il corretto trattamento Iva delle cessioni di un integratore alimentare e di un dispositivo che scherma i raggi X Può beneficiare dell’aliquota Iva al 10% l’integratore alimentare classificato, con apposito parere dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, fra le ”Preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove: ­altre” (Codice NC 210690).

Attualità 5 Dicembre 2025

Nuovo phishing a tema fiscale: false comunicazioni di rimborsi

Una mail fraudolenta induce il destinatario a compilare un modulo con i propri dati anagrafici e i dettagli della carta di credito per ottenere un fantomatico accredito Con l’avviso del 5 dicembre, l’Agenzia allerta i contribuenti su una nuova campagna di phishing basata sulla falsa comunicazione di rimborsi fiscali.

Normativa e prassi 5 Dicembre 2025

Dispositivi medici oftalmici, chiarita l’aliquota Iva applicabile

In questo caso si tratta di prodotti destinati alla cura e prevenzione classificabili nella voce 3004, relativa ai medicamenti preparati per scopi terapeutici, e quindi agevolabili L’Agenzia delle entrate, sulla base dell’istruttoria condotta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), ha sciolto i dubbi di due società produttrici e distributrici di dispositivi medici oftalmici circa la corretta aliquota Iva da applicare, confermando che alle cessioni di questi dispositivi può essere applicata quella ridotta del 10% (risposta n.

torna all'inizio del contenuto