22 Novembre 2018
Catasto, plenaria del Comitato Uesull’affidabilità giuridica dei dati
La Conferenza di Vienna si è conclusa con una dettagliata relazione sulle attività svolte durante il mandato semestrale di presidenza austriaca e con il passaggio di consegne alla Romania
Il Comitato permanente è stato costituito nel 2002 con la finalità istituzionale di realizzare una knowledge community europea atta a favorire le reciproche conoscenze e l’analisi comparata dei diversi sistemi catastali nazionali, oltre che individuare le best practices, le strategie e le azioni condivise per la partecipazione alle politiche e iniziative comunitarie nel settore catastale.
Il tema dell’affidabilità delle informazioni catastali
La PCC Conference dal titolo “Let´s Talk About (Legal) Reliability of the Cadastre”, organizzata dalla BEV-Bundesamt für Eich-und Vermessungswesen, l’Agenzia nazionale austriaca di metrologia e misurazione che in Austria gestisce il catasto e la cartografia, ha ospitato nelle sessioni di lavoro che si sono succedute i vari interventi delle delegazioni internazionali, offrendo una panoramica sulla situazione nei paesi membri del PCC sul tema dell’affidabilità legale dei sistemi catastali europei, sulle forme di utilizzazione dei dati, sugli aspetti qualitativi fissati e sulle sfide previste e attuate per far sì che le informazioni catastali siano qualitativamente adeguate a svolgere il proprio ruolo.
Un ruolo in fase di forte espansione, considerata l’ampia disponibilità di dati e lo sviluppo dei sistemi informativi, che ha esteso l’uso delle informazioni catastali non solo per i tradizionali fini civili di supporto alle transazioni immobiliari o per la tassazione locale e nazionale, ma anche per consolidare il compito ormai multifunzione di essere parte dell’infrastruttura di dati territoriali indispensabile per l’eGovernment dei Paesi.
Oggi gli archivi catastali sono disponibili in tutta Europa prevalentemente in formato digitale, le informazioni sono in genere disponibili e facilmente accessibili tramite portali web e i cittadini utenti utilizzano le informazioni catastali per molteplici scopi. In questo contesto, un sistema catastale idoneo e al passo coi tempi deve consentire agli utenti d’identificare con estrema affidabilità e precisione l’ubicazione e i diritti di godimento relativi al patrimonio immobiliare.
Poiché le informazioni catastali sono utilizzate in combinazione con altri dati o come strato in un’infrastruttura di dati territoriali (SDI, Spatial data infrastructure), il tema dell’attendibilità dei dati diventa sempre più rilevante. Le informazioni territoriali sono raccolte e gestite secondo diversi livelli di sicurezza e precisione, per cui la loro inaffidabilità può realmente incidere sulla qualità del processo decisionale a livello di singola particella o di unità immobiliare.
La disponibilità di informazioni catastali di adeguata qualità è un requisito fondamentale per sostenere il processo decisionale nell’uso del suolo e nello sviluppo del territorio, dà fiducia a cittadini, professionisti e istituzioni, utenti abituali delle informazioni catastali, e rafforza l’affidabilità (legale) dei sistemi catastali.
L’agenda della PCC Conference austriaca
La PCC Conference, organizzata in collaborazione con EuroGeographics, è stata aperta da Franz Resetar, rappresentante del ministero federale austriaco degli Affari economici e digitali e da Julius Ernst, vicedirettore della divisione Verifiche catastali dell’Agenzia austriaca.
Nel corso della prima sessione, moderata dall’olandese Martin Salzmann, sono stati presentati i contributi delle delegazioni del Belgio, Finlandia, Germania e dell’Italia.
L’amministrazione catastale italiana, che partecipa costantemente alle iniziative del PCC già dal 2002, detenendone la presidenza in tre diversi semestri, l’ultimo dei quali nella seconda metà del 2014, in concomitanza con il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea, era rappresentata da Franco Maggio, responsabile della direzione centrale Servizi catastali, cartografici e di Pubblicità immobiliare dell’Agenzia delle entrate, e da Arturo Angelini, responsabile dell’ufficio Metodologie operative catastali del settore Servizi catastali della stessa struttura centrale.
L’affidabilità del sistema catastale italiano e le iniziative di miglioramento della qualità dei dati
Gli interventi dei delegati italiani sono stati orientati al tema della “Reliability of the Italian cadastral system – data quality and improvement prospects”, l’affidabilità delle informazioni contenute nel sistema catastale italiano, non probatorio per la gran parte del territorio nazionale (con l’eccezione di alcune zone nord-orientali del Paese dove vige il sistema catastale tavolare di origine asburgica), fornendo una dettagliata analisi delle ragioni, anche storiche, connesse in gran parte alla pregressa gestione indipendente del catasto terreni e del catasto edilizio urbano (istituiti con norme diverse e in tempi differenti), che ha generato, fin dall’origine, un significativo disallineamento tra le informazioni registrate negli archivi catastali censuari e in quello cartografico.
La necessità di una gestione del territorio in forma integrata è emersa, peraltro, solo in tempi recenti, dopo la completa informatizzazione degli archivi catastali cartacei, sia censuari (completata in Italia negli anni ‘90) che cartografici (terminata a fine decennio scorso).
Ulteriori criticità sono costituite dai residui dell’arretrato accumulatosi fino agli anni ’90, anche a causa della grande quantità di pratiche di aggiornamento catastale presentate a seguito dei condoni edilizi, e dalla presenza di errori introdotti nella fase di informatizzazione degli archivi.
Al consesso internazionale sono state presentate le molteplici attività e i progetti di miglioramento attivati dall’amministrazione catastale italiana, specie negli ultimi decenni, per lo sviluppo innovativo delle infrastrutture tecnologiche e la gestione georeferenziata e interoperabile delle informazioni immobiliari con database esterni, a garanzia di informazioni geospaziali più efficienti, fruibili, qualitativamente affidabili e conformi agli standard e alle direttive europee.
Le principali iniziative orientate al miglioramento e all’affidabilità dei dati sono state la campagna sugli “immobili fantasma”, che, a partire dal 2007, ha reso possibile l’individuazione di oltre 2 milioni di fabbricati non dichiarati dai soggetti obbligati, quella più recente sui fabbricati rurali originariamente presenti (per norma) solo al catasto terreni e da dichiarare al catasto urbano, la costituzione dell’Anagrafe dei titolari che contiene le informazioni integrate e le relazioni tra gli immobili catastalmente identificati e i soggetti titolari di diritti reali, la bonifica degli indirizzi catastali con la realizzazione dell’Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici (Ansc).
A queste si aggiungono le iniziative di miglioramento della qualità del sistema cartografico catastale, anch’esse particolarmente rilevanti ai fini della completezza e della coerenza delle informazioni registrate, quali l’unificazione dei sistemi di riferimento, il recupero della qualità tramite le mappe originali di impianto, l’eliminazione delle discontinuità tra i fogli di mappa (congruenza topologica tra fogli contigui).
La conclusione dei lavori
La PCC Conference austriaca si è conclusa efficacemente con una dettagliata relazione sulle attività svolte durante il mandato semestrale di presidenza austriaca, un dibattito sul ruolo e la struttura del Permanent Committee, la consegna della bandiera del PCC alla Romania, che assumerà la presidenza per il primo semestre del 2019.
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