Analisi e commenti

3 Settembre 2025

Dentro la dichiarazione – 15 Abbonamenti ai mezzi pubblici

Lo sconto d’imposta vale sia per i propri titoli di viaggio che per quelli dei familiari a carico, a condizione che siano utilizzati servizi, di qualsiasi tipo, di trasporto pubblico

Ultimo appuntamento per la serie dedicata al mondo delle voci presenti in dichiarazione. Dopo aver gironzolato tra detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta, ci meritiamo un approfondimento sull’ agevolazione prevista per chi deve spostarsi quotidianamente con i mezzi pubblici. La misura viene incontro, ad esempio, ai molti che non hanno la fortuna di poter raggiungere il proprio luogo di lavoro, la scuola o il negozio a piedi o in bicicletta. Sono solo alcuni esempi non esaustivi, comunque.

In generale, infatti, i contribuenti possono contare su una detrazione pari al 19% delle spese sostenute per gli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, su un costo annuo massimo di 250 euro. I righi del modello 730 di dichiarazione dedicati all’agevolazione sono quelli da E8 a E10 (“Altre spese”). Il codice da indicare è 40.

Sconto anche per i familiari a carico
L’agevolazione, disciplinata dall’articolo 15, comma 1, lettera i-decies), e comma 2, del Tuir, è in vigore dal 2018. È applicabile per gli abbonamenti acquistati dal contribuente per sé o per i familiari a carico, fino a una spesa massima complessiva di 250 euro annuali. Ciò vuol dire che, ad esempio, nel calcolo per la verifica del raggiungimento della soglia ammissibile, il genitore deve considerare il totale di quanto speso per il proprio abbonamento e per quello del figlio. Lo sconto d’imposta massimo ottenibile è, quindi, di 47,5 euro.

Devono essere comprese nel computo della soglia agevolabile anche gli oneri indicati ai punti da 341 a 352 della Certificazione unica 2025 con il codice 40.

La detrazione è determinata in base al principio di cassa, pertanto, per quanto riguarda la dichiarazione 2025, è possibile usufruire del beneficio per i titoli di viaggio acquistati nello scorso anno a prescindere dal periodo di validità. È perciò detraibile, ad esempio, l’abbonamento acquistato a dicembre 2024 ma utilizzabile nel 2025 e non quello acquistato nel 2023 e utilizzato nel 2024.

Nessuna detrazione, invece, per i costi di trasporto rimborsati, nel 2024 stesso, dai datori di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali, indicati nella CU 2025 (punti da 701 a 706) con il codice 40. L’agevolazione spetta, comunque, per l’eventuale spesa residua sempreché rientri nel limite complessivo di 250 euro.

I dati sulle spese sostenute dagli utenti e i rimborsi erogati sono trasmessi annualmente, all’Amministrazione finanziaria ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, come ha stabilito il decreto Mef del 29 marzo 2023. I contribuenti possono comunque opporsi alla comunicazione dei dati sugli abbonamenti acquistati (vedi “Anche gli abbonamenti al bus nella dichiarazione precompilata”)..

Cos’è un abbonamento di trasporto pubblico
Per beneficiare del taglio fiscale è importante che il titolo di viaggio acquistato possegga determinate caratteristiche. In particolare, deve essere un “abbonamento”, ossia un titolo di trasporto che consenta di effettuare un numero illimitato di viaggi, per più giorni, per lo stesso percorso o per l’intera rete, in un determinato periodo di tempo. Inoltre, il servizio erogato deve essere di natura pubblica e non privata.

Sono esclusi dall’agevolazione i ticket con scadenza oraria anche se superiore a quella giornaliera, e le cosiddette “carte di trasporto integrate” che includono anche servizi aggiuntivi, come l’ingresso a musei o spettacoli.

Rientrano nel servizio di trasporto pubblico locale, regionale o interregionale, i trasporti di persone effettuati con qualsiasi mezzo, resi da azienda o enti pubblici o privati che gestiscono il trasporto, in quest’ultimo caso, sulla base di concessioni o autorizzazioni da parte di soggetti pubblici.

Rientra nell’agevolazione qualsiasi servizio di trasporto pubblico, a prescindere dal mezzo di trasporto utilizzato, che operi in modo continuativo o periodico, all’interno di una o più regioni, con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite.

Buttando l’occhio ai casi particolari, può interessare sapere che chi deve attraversare la frontiera utilizzando un unico abbonamento può usufruire della detrazione soltanto per la quota di spesa riferibile alla tratta italiana. Tuttavia, nel caso in cui il costo non sia distinguibile lo sconto è calcolato sull’intero importo pagato.

L’accesso alla detrazione, dal 2020, prevede un limite di reddito. La spesa, entro la soglia di 250 euro, è interamente detraibile per i titolari di reddito fino a 120mila euro. Superato tale limite, lo sconto d’imposta diminuisce fino a sfumare del tutto per i redditi pari o superiori a 240mila euro.

Pagamenti tracciabili
L’accesso alla detrazione è subordinato, tra l’altro, all’utilizzo di metodi di pagamento tracciabili.

I dati identificativi della spesa sostenuta e relativi alla durata dell’abbonamento devono essere indicati sul titolo di viaggio o sulla ricevuta di pagamento. Se la ricevuta è intestata a un familiare a carico il contribuente che effettua la detrazione deve produrre una dichiarazione sostitutiva con l’indicazione di chi ha sostenuto il costo.

Inoltre, in caso di emissione o ricarica di un titolo di viaggio elettronico nominativo, dalla documentazione in possesso del contribuente deve essere possibile individuare: le caratteristiche del titolo acquistato, il tipo di servizio reso, chi lo utilizza, il periodo di validità, l’importo e la data della spesa sostenuta. In assenza del nominativo, qualora l’abbonamento sia comunque riconducibile in modo univoco all’avente diritto (ad esempio tramite il numero identificativo dell’abbonamento a lui intestato), i requisiti sono considerati soddisfatti.

Infine, in caso di titolo non nominativo intestato a un familiare a carico, oltre alla documentazione su evidenziata, è necessaria una dichiarazione sostitutiva che precisi chi ha sostenuto la spesa.

Per approfondire
Maggiori dettagli su questa agevolazione sono disponibili nella guida “Altre detrazioni e deduzioni”, all’interno della raccolta “Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2025”.

Tutte le informazioni sono inoltre contenute nelle istruzioni ai modelli delle dichiarazioni, disponibili sul sito internet dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it.

Fine

La prima puntata è dedicata alle spese veterinarie
La 
seconda puntata è dedicata alle erogazioni liberali a favore di arte, musica e cultura
La 
terza puntata è dedicata ai trasferimenti per motivi di lavoro
La quarta puntata affronta il tema delle agevolazioni dedicate al mondo della scuola
La quinta puntata è dedicata alle spese universitarie
La sesta puntata descrive il Bonus mobili ed elettrodomestici
La settima puntata affronta il tema delle agevolazioni per le donazioni al volontariato
L’ottava puntata è dedicata ai premi per le assicurazioni sulla vita e contro le calamità
La nona puntata ha per oggetto le spese sostenute per l’attività sportiva praticata dai giovani
La 
decima puntata è dedicata alle spese per l’assistenza personale delle persone non autosufficienti
L’undicesima puntata è dedicata alle spese per gli interessi dei mutui sulle abitazioni
La dodicesima puntata è dedicata alle spese per le adozioni internazionali
La tredicesima puntata è dedicata alle spese connesse a condizioni di disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa)
La quattordicesima puntata è dedicata alla deduzione dei contributi dei collaboratori domestici

Dentro la dichiarazione – 15 Abbonamenti ai mezzi pubblici

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