Analisi e commenti

18 Agosto 2025

Dentro la dichiarazione – 3 Il rigo per chi trasloca per lavoro

Nel 730 è il rigo E72 ed è quello da compilare per ottenere fino a 991 euro di detrazione se ci si è trasferiti per il proprio impiego in un comune lontano 100 km e si è presa in affitto una casa

Terza puntata della nostra rassegna dedicata a Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2025 (che è anche il nome della raccolta – presente sul sito dell’Agenzia delle entrate – che fornisce gli spunti per i chiarimenti presenti in questo articolo). Stavolta parliamo di un particolare tipo di detrazione dedicata ai lavoratori.

Nella propria vita lavorativa, infatti, può capitare di doversi trasferire in un’altra località per motivi di lavoro. E, per questa ragione, può capitare di dover prendere in affitto una nuova casa. Per venire incontro a chi si trova in questa condizione, il legislatore ha previsto un’apposita agevolazione, che consiste in una detrazione forfetaria specificamente dedicata ai lavoratori dipendenti che hanno trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi e che siano titolari di un contratto di locazione per un immobile adibito ad abitazione principale. Il nuovo comune di residenza deve distare dal vecchio almeno 100 chilometri e, comunque, deve trovarsi in una diversa regione.

Il beneficio si applica per i primi tre anni dalla data di variazione della residenza e spetta anche ai lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza in conseguenza di un nuovo contratto.

La detrazione nel dettaglio
Se si presenta il 730, l’agevolazione si trova al rigo E72. La detrazione forfetaria, che va rapportata al numero di giorni nei quali l’immobile è stato adibito ad abitazione principale, è pari a:

− 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro

− 495,80 euro se il reddito complessivo supera 15.493,71 euro, ma non 30.987,41 euro.

Nel calcolo del reddito complessivo rientrano anche:

  • i redditi assoggettati a cedolare secca
  • i redditi assoggettati all’imposta sostitutiva del forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni
  • la quota di agevolazione Ace
  • le mance dei lavoratori dipendenti impiegati in strutture ricettive, bar e ristoranti, sottoposte alla specifica imposta sostitutiva
  •  e, dai clienti ai lavoratori del settore privato, impiegati nelle strutture

A questo proposito, ricordiamo che per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale, quando le disposizioni per il riconoscimento della spettanza o per la determinazione di deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria, fanno riferimento al possesso di requisiti reddituali, si tiene comunque conto del reddito effettivo e non di quello concordato.

A chi spetta
Per accedere alla detrazione, le condizioni di partenza sono due: il contribuente che si è trasferito deve essere titolare di un contratto di lavoro dipendente e deve essere titolare di un contratto di locazione di un immobile adibito ad abitazione principale.

Per quanto riguarda il primo requisito, il beneficio, come anticipato, si applica anche a favore dei lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza in conseguenza di un nuovo contratto. Sono invece esclusi i percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

Per quanto riguarda il secondo requisito, il contratto di locazione può essere di qualunque tipo, purché adibito a un’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Dopodiché, l’elemento caratterizzante della detrazione è il trasferimento della residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi, che deve avvenire nei tre anni precedenti a quello in cui si richiede la detrazione. Anche su questo punto, le condizioni da rispettare sono due: il nuovo comune di residenza deve distare dal vecchio almeno 100 chilometri e, comunque, deve essere situato in una diversa regione. I due elementi (distanza pari ad almeno 100 chilometri tra i due comuni e ubicazione del comune in una regione diversa rispetto a quella di provenienza) devono essere rispettati contestualmente.

Se il rapporto di lavoro si chiude
 Se nel corso del periodo di spettanza della detrazione il contribuente cessa di essere lavoratore dipendente, la detrazione non spetta a partire dal periodo d’imposta successivo a quello nel quale non sussiste più tale qualifica.

Se il contratto di locazione è condiviso
Se il contratto di locazione è intestato a più soggetti, la detrazione va divisa tra gli intestatari del contratto in possesso dei requisiti richiesti (qualifica di lavoratori dipendenti e distanza dal comune della precedente residenza), nella misura a ciascuno spettante in relazione al proprio reddito. Ad esempio, in caso di contitolarità tra tre soggetti, due dei quali lavoratori dipendenti, la detrazione spetta solo a questi ultimi, nella misura del 50% ciascuno tenuto conto dei limiti previsti per i relativi redditi.

Se il trasloco è all’estero
La detrazione spetta anche nel caso di trasferimento della residenza all’estero per motivi di lavoro. In questo caso, nell’anno del trasferimento il contribuente avrà diritto alla detrazione in relazione all’annualità in cui è fiscalmente residente in Italia.

Per le annualità successive potenzialmente agevolabili, se non risulta più fiscalmente residente in Italia, il contribuente non può beneficiare della detrazione, dal momento che le detrazioni per canoni di locazione dell’articolo 16 del Tuir non rientrano tra le detrazioni che possono diminuire l’imposta lorda dovuta dai soggetti non residenti.

La documentazione da conservare
Per documentare la spettanza di questa detrazione occorre conservare:

  • il contratto di locazione registrato
  • il contratto di lavoro dipendente, la Cu 2025 che attesta la qualifica di lavoratore dipendente
  • un’autocertificazione nella quale occorre attestare la residenza, che l’immobile è utilizzato come abitazione principale e che risultano rispettate tutte le condizioni previste per beneficiare della detrazione.

Per chi vuole approfondire
Tutte le informazioni su regole e caratteristiche dell’agevolazione prevista per chi si trasferisce per motivi di lavoro sono disponibili nella guida Altre detrazioni e deduzioni”.

Continua
La prima puntata è dedicata alle spese veterinarie.
La seconda puntata è dedicata alle erogazioni liberali a favore di arte, musica e cultura.

Dentro la dichiarazione – 3 Il rigo per chi trasloca per lavoro

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